Radja Nainggolan a Le Iene parla della sua ludopatia e delle scommesse sui siti illegali "per l'adrenalina"

Radja Nainggolan ha parlato a Le Iene della ludopatia e delle scommesse sui siti illegali: cos'ha rivelato il calciatore ex Cagliari, Roma e Inter

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Radja Nainggolan, ex calciatore di Cagliari, Roma e Inter, si è raccontato a Le Iene, parlando anche della ludopatia e delle scommesse sui siti illegali, oltre che del recente arresto in Belgio con l’accusa di traffico internazionale di droga. Il Ninja ha raccontato di aver perso al casinò anche 200 mila euro in una sola sera.

Il racconto di Nainggolan a Le Iene sulla ludopatia e le scommesse

Dopo aver parlato della sua infanzia difficile in Belgio, caratterizzata anche da risse e furti, Nainggolan ha detto a Le Iene: “La mia fortuna è che sono andato via a 16 anni, altrimenti non so come sarei finito”. Il “Ninja” ha rivelato i suoi “eccessi” in carriera e la conversazione si è spostata sul gioco: “Ho giocato tanto al casinò. Una volta al casinò ho perso 200 mila euro in una sola sera. Come ti senti? Speri che passa il prossimo mese e li riprendi”.

Nel servizio si è parlato di “ludopatia”. Nainggolan ha ammesso: “Ero bello malato, è come la droga: finché non la provi no sai com’è ma una volta che la provi la rivuoi. Perché tanti calciatori lo fanno? Magari per un po’ di adrenalina. Io giocavo a un po’ di tutto. Ho scommesso anche su siti illegali. Ne ho lasciati tanti di soldi, mi divertivo. Pensando oggi, sono stati soldi buttati, ma in quel momento sentivo che era la cosa giusta”.

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Radja Nainggolan.

L’aneddoto di Nainggolan su un episodio con Totti, Pjanic e Spalletti

Nainggolan ha raccontato anche un aneddoto che lo ha visto protagonista assieme a Francesco Totti e Miralem Pjanic ai tempi in cui indossava la maglia della Roma, prima di una partita contro l’Atalanta.

Il suo racconto: “Eravamo in camera di Totti io e Pjanic. Stavamo giocando a punto-banco. Non era neanche troppo tardi, l’una o l’una e mezza di notte. Usciti dalla camera di Totti, io e Pjanic dovevamo andare dall’altra parte del corridoio e c’era Spalletti addormentato in mezzo al corridoio. Quindi, io e Pjanic, zitti, zitti, cerchiamo di scavalcarlo per andare nella nostra camera ma lui si è svegliato e ci ha detto: ‘Dove ca*** andate?!’. Il giorno dopo tutti in panchina”.

La spiegazione di Nainggolan sull’arresto per traffico internazionale di droga

A proposito dell’arresto in Belgio per traffico internazionale di droga, Radja Nainggolan ha tenuto a precisare: “Io sono contro la droga, anche se mi hanno descritto come Escobar“.

Il calciatore ha chiarito poi il suo legame con Nasr-Eddine Sekkaki, fratello minore di Ashraf, noto trafficante belga: “Mi scambio dei messaggi con lui e la polizia pensa che erano dei messaggi in codice per altre cose, in realtà c’è stato uno scambio di soldi in prestito tra me e lui, ma la droga non c’entra e neanche i debiti di gioco. A lui lo conosco da tempo”.

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