Recapita un pacco bomba con un ordigno carico a un'agenzia di recupero crediti, artificieri in azione: video

Un sessantenne indagato per aver inviato un pacco bomba a un'agenzia di recupero crediti a La Spezia.

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Un 60enne è stato denunciato dai poliziotti della Digos di La Spezia e di Ravenna dopo aver recapitato un pacco contenente una bomba da mortaio a un’agenzia di recupero crediti. L’episodio, avvenuto il 16 luglio, ha portato all’evacuazione dello stabile e all’intervento degli artificieri, che hanno messo in sicurezza l’ordigno. L’uomo, residente a Faenza, è stato individuato grazie alle indagini e denunciato per l’invio di materiale bellico.

L’arrivo del pacco e l’intervento degli artificieri

Stando alle informazioni pubblicate sul sito della Polizia di Stato, la vicenda ha avuto inizio quando un pacco sospetto è stato recapitato presso una società di recupero crediti a La Spezia. Il pacco, arrivato il 16 luglio, ha immediatamente destato preoccupazione tra i dipendenti, che hanno richiesto l’intervento delle forze dell’ordine.

Il rinvenimento del pacco sospetto ha portato all’evacuazione dell’intero stabile, una misura precauzionale coordinata dagli agenti del Nucleo artificieri della Polizia di Stato. Gli specialisti, una volta intervenuti, hanno aperto il pacco e scoperto al suo interno una bomba da mortaio, risultata carica e potenzialmente letale. L’ordigno è stato messo in sicurezza dagli artificieri, scongiurando così gravi conseguenze per le persone presenti.

Le indagini della Digos

L’episodio ha dato il via a un’approfondita attività investigativa da parte della Digos di La Spezia e Ravenna. Gli investigatori hanno ricostruito la provenienza del pacco, riuscendo a risalire all’ufficio postale da cui era stato spedito. Decisive sono state le testimonianze degli impiegati postali, che hanno permesso di identificare il presunto responsabile.

L’identificazione del sospettato

Grazie alle informazioni raccolte, i poliziotti hanno individuato un uomo di 60 anni, residente a Faenza, come possibile mittente del pacco contenente l’ordigno bellico. Gli agenti hanno quindi proceduto a una perquisizione personale e locale nei confronti dell’indagato, estendendo i controlli anche a un terreno agricolo da lui frequentato.

Il ritrovamento di altri ordigni

Durante la perquisizione, le forze dell’ordine hanno rinvenuto in un terreno agricolo altri due ordigni, uno dei quali perfettamente analogo a quello spedito all’agenzia di recupero crediti. Gli ordigni sono stati messi in sicurezza dagli artificieri, che hanno provveduto a rimuoverli e a impedire qualsiasi rischio per la collettività.

Le accuse e la denuncia

L’uomo è stato denunciato per l’invio di materiale bellico e per aver messo in pericolo la sicurezza pubblica. L’operazione, condotta in collaborazione tra le Digos di La Spezia e Ravenna, ha permesso di individuare rapidamente il responsabile e di sequestrare gli ordigni, prevenendo possibili ulteriori episodi di reato.

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Il presente articolo è stato redatto con l’ausilio di sistemi di intelligenza artificiale e con una successiva verifica e valutazione umana.