Il Capodanno è sinonimo di festa, ma anche di rumore, con petardi e fuochi d’artificio protagonisti indiscussi, anche se non ovunque è possibile accenderli in libertà. Le normative nazionali e locali pongono restrizioni sempre più severe sull’uso di materiali pirotecnici, per motivi di sicurezza, inquinamento e rispetto della quiete pubblica.
Le categorie di petardi e le limitazioni secondo la legge
I petardi sono classificati come artifici pirotecnici e divisi in quattro categorie in base alla quantità di polvere esplosiva e ai decibel prodotti:
- Categoria 1: rischio basso e rumore trascurabile. Vendibili ai maggiori di 14 anni.
- Categoria 2: fino a 0,5 grammi di polvere esplosiva. Vietati ai minori di 18 anni.
- Categoria 3: fino a 10 grammi di polvere. Richiedono porto d’armi o nulla osta del questore.
- Categoria 4: uso esclusivamente professionale.
Indipendentemente dalla categoria, il loro utilizzo è subordinato al rispetto di norme locali e nazionali. Secondo l’articolo 703 del Codice Penale, far esplodere petardi senza licenza in luoghi abitati o pubblici può comportare sanzioni o, in caso di luoghi affollati, l’arresto.
Le regole e i divieti in ogni città per Capodanno 2025
Le norme sui petardi variano da città a città ma il principio comune è garantire la sicurezza e minimizzare i rischi per persone, animali e ambiente. Prima di onorare le tradizioni di Capodanno con botti e petardi è meglio informarsi sulle regole locali. Le ordinanze locali definiscono le restrizioni durante il periodo festivo. Di seguito, un’analisi delle principali città e regioni italiane.
Milano e Lombardia
A Milano, nonostante l’annullamento del divieto da parte del TAR nel 2022, il Comune invita alla moderazione per ridurre l’inquinamento. Altri centri lombardi come Bergamo e Mantova adottano un approccio severo, vietando i botti in tutto il territorio comunale. A Brescia e Cremona, le restrizioni riguardano solo il centro storico e le aree pubbliche.
Roma
Il sindaco di Roma ha firmato un’ordinanza che vieta tutti i dispositivi pirotecnici, anche di libera vendita, con multe fino a 500 euro e sequestro del materiale per i trasgressori.
Napoli e Campania
Napoli non prevede divieti specifici, ma a Salerno i botti sono vietati in aree pubbliche per tutto il periodo festivo. Benevento applica il divieto totale, mentre a Caserta è vietato disturbare il riposo pubblico o mettere a rischio animali e persone.
Firenze e Toscana
A Firenze, il divieto riguarda gli spazi pubblici del centro abitato dalle 17:00 del 31 dicembre alle 7:00 del 1° gennaio. Siena segue un approccio simile, limitando i botti nelle aree di eventi comunali. Ad Arezzo e Pistoia, le ordinanze includono fasce orarie simili, mentre Lucca vieta i petardi per tutto il pomeriggio e la sera di San Silvestro.
Venezia e Veneto
A Venezia, i petardi sono vietati in tutto il territorio comunale senza necessità di ordinanze straordinarie. A Treviso, il divieto è in vigore fino al 7 gennaio 2025.
Torino e Piemonte
A Torino, l’esplosione di petardi è vietata nei luoghi pubblici o privati dove si svolgono eventi. Anche altre città piemontesi come Vercelli e Alba seguono un approccio restrittivo, con ordinanze locali per garantire la sicurezza.
Genova e Liguria
A Genova, il divieto si applica dalle 19:00 del 31 dicembre alle 7:00 del 1° gennaio. Stessa misura a Savona, con restrizioni estese dal 30 dicembre.
Napoli e Campania
A Napoli non sono previsti divieti ufficiali, ma città come Salerno, Benevento e Caserta adottano regole più stringenti per tutelare il pubblico e gli animali.
Sardegna
In città come Sassari e Olbia, ordinanze vietano l’uso di botti. A Cagliari, il divieto è parte del regolamento comunale.
Abruzzo e Marche
A Pescara, Teramo e Ancona, i botti sono vietati per tutto il periodo festivo. Marche e Abruzzo mirano a limitare i disagi per gli animali.
Calabria e Sicilia
Reggio Calabria vieta i botti fino all’8 gennaio, mentre a Messina è in vigore un’ordinanza permanente dal 20 dicembre al 10 gennaio.
Molise e Basilicata
Campobasso e Potenza applicano divieti per i fuochi d’artificio fino all’Epifania, con multe per chi non rispetta le regole.