Inquinamento: quanto è colpa delle auto?

Stando ai dati di una recente ricerca, la risposta è tanto, ma proprio tanto.

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Redazione

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Pubblicato: 27 Agosto 2018 12:54Aggiornato: 27 Agosto 2018 12:54

I veicoli a motore emettono una serie di sostanze inquinanti di cui molto probabilmente la più dannosa è il particolato, una combinazione di materiale organico e sostanze inorganiche generato normalmente sia da attività naturali che umane: particelle, fibre, acidi, metalli e silice sono solo alcuni degli elementi che lo compongono. Ovviamente si parla di sostanze non visibili all’occhio umano, ma inoltrandoci nel mondo dell’estremamente piccolo, più piccola è la particella, più è dannosa; infatti le particelle di diametro inferiore a 10 micrometri sono in grado di entrare nei polmoni, e una volta in circolazione nel corpo umano può anche causare problemi cardiaci gravi.

I composti organici volatili (noti anche come COV o VOC) si trovano anche nell’inquinamento atmosferico e sono molto pericolosi, poiché a differenza del particolato e di altri inquinanti ben noti, i VOC non hanno sapore, odore o colore. Sono conosciuti come “volatili” a causa della facilità con cui evaporano a temperatura ambiente. Alcuni di essi, come il benzene, sono noti agenti cancerogeni. Sebbene i COV siano prodotti principalmente attraverso mezzi industriali, i veicoli li rilasciano mentre bruciano carburante. Così come gli interni delle auto.

Alla luce di ciò è lecito chiedersi quanto inquinamento producono le automobili? La risposta è molto complicata. Per cominciare, l’inquinamento atmosferico non è coerente in tutto il mondo o addirittura all’interno di ogni singolo paese, infatti varia in base alla densità della popolazione. Un altro fattore di cui tener conto sono le condizioni meteorologiche che influiscono anche sulla qualità dell’aria, provocando fluttuazioni quotidiane della sua respirabilità.

Nonostante tutte queste variabili, gli scienziati sono in grado di darci una percentuale approssimativa dell’inquinamento atmosferico prodotto dalle auto, ad esempio, negli Stati Uniti. Secondo l’Environmental Protection Agency, i veicoli a motore producono circa la metà degli inquinanti come i COV, l’ossido di azoto e il particolato. Il 75% delle emissioni di monossido di carbonio proviene dalle automobili. Nelle aree urbane, le emissioni nocive per autoveicoli sono responsabili di una percentuale compresa tra il 50 e il 90 percento dell’inquinamento atmosferico. Tutto sommato, quindi, è un bel po’ l’inquinamento atmosferico proveniente dai nostri veicoli.

A questo punto non resta che continuare a lavorare su due punti: sensibilizzare le persone a rinunciare all’automobile e continuare a sostenere lo sviluppo di veicoli ibridi ed elettrici. Però bisognerebbe farlo cercando di non rendere il litio per produrre le batterie il nuovo petrolio, onde evitare tutti i problemi politici, finanziari e di concentrazione di potere in poche mani cui abbiamo assistito negli ultimi due secoli nel nome dell’Oro Nero.

Aria pulita per un mondo migliore.