Convergenza ruote auto: perché va fatta e quando

Come la convergenza influisce su sicurezza, consumi e usura pneumatici. Consigli, costi e informazioni pratiche

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Maurizio Chiogna

meccanico-elettronico automotive

La passione per i motori mi ha spinto, fin da quando avevo 16 anni, a dedicarmi alla riparazione delle auto, sviluppando una notevole esperienza nel settore automotive e diventando un meccanico elettronico. Dal 2020 ho iniziato a scrivere per il web, unendo così questa passione al mondo della divulgazione.

Pubblicato: 23 Novembre 2024 12:48

Un’auto instabile, che “tira” da un lato, o pneumatici che si consumano in modo anomalo sono chiari segnali di un possibile assetto ruote non corretto. La convergenza, in particolare, è un tassello fondamentale per la stabilità e l’efficienza del veicolo. Vediamo questo aspetto di grande importanza per la sicurezza e le prestazioni dell’auto.

Assetto ruote o convergenza

Prima di tutto, è importante distinguere tra i termini “assetto ruote” e “convergenza“, in quanto spesso confusi. L’assetto ruote è un concetto più ampio che indica l’insieme delle regolazioni delle ruote e delle sospensioni, con l’obiettivo di garantire la corretta tenuta di strada, stabilità e comfort di guida. La convergenza, invece, è uno dei parametri che compongono l’assetto ruote e si riferisce all’angolo formato dalle ruote anteriori rispetto all’asse longitudinale del veicolo.
In poche parole, la convergenza mostra come le ruote anteriori sono orientate l’una rispetto all’altra e possono esserci tre regolazioni:

  • convergenti: le ruote sono orientate verso l’interno;
  • divergenti: le ruote sono direzionate verso l’esterno;
  • parallele: le ruote sono perfettamente parallele.

Oltre alla convergenza, l’assetto ruote comprende altri due parametri fondamentali:

  • campanatura: è l’inclinazione della ruota rispetto alla verticale, vista frontalmente. Una campanatura negativa (ruota inclinata verso l’interno) aumenta l’aderenza in curva, mentre una campanatura positiva (ruota inclinata verso l’esterno) favorisce la stabilità in rettilineo;
  • incidenza: è l’angolo formato dall’asse dello sterzo e la verticale, quindi determina quanto la ruota è posizionata all’indietro o in avanti rispetto all’asse dello sterzo.L’incidenza influenza molto la sterzata del veicolo e il ritorno del volante dopo la sterzata.

Questi tre parametri, insieme, determinano l’assetto delle ruote. Non su tutte le auto presenta la regolazione della campanatura e incidenza , ma è possibile regolare solo la convergenza. Comunque tutti e tre questi valori hanno un impatto diretto su:

  • stabilità: la capacità del veicolo di mantenere la traiettoria desiderata dal guidatore;
  • tenuta di strada: l’aderenza degli pneumatici al terreno;
  • usura degli pneumatici: il consumo regolare e uniforme del battistrada.

Importanza di fare la convergenza

Effettuare periodicamente la regolazione dell’assetto delle ruote è fondamentale per diversi motivi:

  • sicurezza: una convergenza ottimale garantisce la stabilità del veicolo, riducendo il rischio di perdere il controllo, specialmente in curva o in frenata. Inoltre, una risposta più precisa dello sterzo consente di effettuare manovre rapide in caso di emergenza, evitando incidenti;
  • durata degli pneumatici: oltre alla sicurezza previene anche l’usura irregolare del battistrada, prolungando la durata e garantendo prestazioni ottimali;
  • consumo di carburante: riducendo la resistenza al rotolamento degli pneumatici, si ottimizza il risparmio di carburante che può arrivare fino al 10%. Un minor consumo di carburante significa anche minori emissioni inquinanti, a beneficio dell’ambiente;
  • comfort di guida: oltre ai benefici sopra citati si eliminano le vibrazioni al volante e le sensazioni di instabilità, rendendo la guida più fluida e rilassante, specialmente nei lunghi viaggi.

Ogni quanto effettuare la convergenza

Non esiste una regola fissa per la frequenza con cui effettuare la convergenza, ma ci sono delle indicazioni da seguire e dei segnali da tenere in considerazione:

  • ogni 20.000-30.000 km circa, o secondo le indicazioni specifiche del costruttore del veicolo;
  • dopo un urto, come quello contro un marciapiede, una buca profonda o un ostacolo;
  • nel caso di sostituzione di componenti meccanici, come ammortizzatori, molle, braccetti, tiranti dello sterzo o scatola guida;
  • dopo la sostituzione di pneumatici nuovi per avere un consumo uniforme del battistrada;

in particolare quando si notano questi segnali:

  • volante storto;
  • tendenza a tirare a destra o a sinistra;
  • usura irregolare degli pneumatici;
  • vibrazioni al volante;
  • rumori anomali provenienti dalle ruote o dalle sospensioni;
  • difficoltà a mantenere la traiettoria rettilinea.

Cause della convergenza errata

Oltre alle situazioni sopra elencate, ci sono altre cause che possono portare a una convergenza errata:

  • usura dei componenti delle sospensioni: con il tempo e l’utilizzo, i componenti delle sospensioni (ammortizzatori, molle, braccetti, boccole) possono usurarsi o deformarsi, alterando la geometria delle ruote;
  • deformazioni del telaio: incidenti o sollecitazioni eccessive possono causare deformazioni del telaio, che a loro volta possono influenzare l’assetto delle ruote;
  • pressione degli pneumatici non corretta: una pressione di gonfiaggio non adeguata può variare l’appoggio desiderato del battistrada a terra e influenzare la convergenza;
  • carichi eccessivi sul veicolo: il trasporto di carichi pesanti o il traino di un rimorchio possono modificare l’assetto del veicolo con conseguente staratura dei valori dell’assetto ruote.

Controllo e regolazione della convergenza

La regolazione di questi parametri non si può effettuare in autonomia ma si controlla e si regola in un officina specializzata con l’ausilio di un banco prova convergenza. Questo strumento, dotato di sensori di precisione al laser o a onde radio, misurano gli angoli delle ruote (convergenza, campanatura, incidenza) e permette al tecnico di effettuare le regolazioni necessarie. Il processo di regolazione dell’assetto ruote prevede diverse fasi:

  1. verifica preliminare: vengono ispezionate visivamente le sospensioni e gli pneumatici per individuare eventuali anomalie o danni prima di effettuare le regolazioni;
  2. montaggio dei sensori: il veicolo viene posizionato sul banco di convergenza e vengono installati i sensori che rilevano la posizione e l’orientamento delle ruote;
  3. misurazione degli angoli: i sensori trasmettono i dati al computer, che elabora le misure degli angoli caratteristici delle ruote rendendoli decifrabili per il tecnico;
  4. regolazione: successivamente, seguendo le specifiche del costruttore, si regola la convergenza e gli altri valori di campanatura e incidenza agendo sui componenti che permettono la regolazione;
  5. verifica finale: una volta effettuate le regolazioni, si verifica nuovamente gli angoli per assicurarsi che rientrino nelle tolleranze previste e si effettua il test su strada.

È fondamentale affidarsi a un’officina specializzata per la regolazione della convergenza, in quanto si tratta di un’operazione che richiede competenze specifiche, strumenti professionali e un’attenta interpretazione dei dati. Un intervento errato potrebbe compromettere la stabilità del veicolo, causare un’usura anomala degli pneumatici e ridurre la sicurezza alla guida.

Costo della convergenza

Il costo può variare da diversi fattori, a seconda del tipo di veicolo, dell’officina e della complessità delle regolazioni. Ma vediamo una media della spesa prevista:

  • regolazione della sola convergenza: il costo può variare tra 30 e 70 euro;
    assetto ruote completo: il costo può arrivare fino a 250 euro, a seconda dei tempi di lavorazione e delle regolazioni necessarie, in quanto essendoci molti parametri da regolare, potrebbe essere necessario ripeterla più volte per raggiungere un risultato ottimale.