Come collegare la batteria dell’auto correttamente

Collegare la batteria dell'auto in maniera corretta è fondamentale per un buon funzionamento di tutti i vari componenti elettronici e ne prolunga la durata

Foto di Francesco Menna

Francesco Menna

Ingegnere Meccanico

Laureato in Ingegneria Meccanica, sono un appassionato di motori e musica. Quando non scrivo, suono la chitarra. Il mio sogno? Lavorare nel mondo automotive.

La batteria rappresenta il cuore pulsante dell’auto, fornendo l’energia necessaria per avviare il motore e alimentare i sistemi elettrici di bordo. Come ogni componente, la sua efficienza tende a scemare con il tempo, richiedendo una sostituzione periodica per mantenere le funzionalità del veicolo.

Com’è fatta una batteria

Le batterie per auto sono accumulatori elettrochimici che convertono l’energia chimica in elettrica. La loro struttura si basa su alcuni componenti chiave:

  • elettrodi: costituiti da piastre di piombo immerse in una soluzione di acido solforico diluito (definita anche elettrolita). Possono essere di due tipi, anodo (polo negativo) e catodo (polo positivo);
  • separatore: è costituito da materiale poroso (ad esempio, plastica o fibra di vetro) che impedisce il contatto diretto tra gli elettrodi, prevenendo cortocircuiti. Permette il passaggio degli ioni necessari alla reazione chimica;
  • elettrolita: soluzione di acido solforico diluito (H2SO4) in acqua. La densità specifica è determinante per lo stato di carica della batteria;
  • contenitore: realizzato in plastica resistente agli acidi, protegge i componenti interni da urti e vibrazioni. È sigillato per evitare perdite di elettrolita;
  • terminali: sono connessioni metalliche poste sul contenitore. Permettono il collegamento della batteria al circuito elettrico dell’auto. Sono identificati con il simbolo + per il polo positivo e – per quello negativo.

Il processo di carica e scarica nel dettaglio

Quando un’automobile è in funzione, l’alternatore produce energia elettrica. Quest’ultima è utilizzata per alimentare i vari sistemi elettronici del veicolo e per ricaricare la batteria. Durante questo processo, l’alternatore trasforma l’energia meccanica del motore in elettrica, che viene quindi inviata alla batteria attraverso il sistema di ricarica. Durante la fase di ricarica, la corrente elettrica passa attraverso la batteria, provocando una reazione chimica che converte il piombo delle piastre in piombo solfato e restituisce energia chimica al dispositivo di stoccaggio.

Quando l’auto è spenta e alcuni dispositivi elettronici rimangono accesi o quando la batteria non viene ricaricata adeguatamente dall’alternatore, essa inizia a scaricarsi. Durante questa fase, il piombo solfato presente sulle piastre della batteria si combina con l’acido solforico, riducendo la capacità della stessa di produrre energia elettrica.

Inoltre, se si scarica completamente e rimane in uno stato di scarica prolungata, si verifica un fenomeno chiamato solfatazione, in cui il piombo solfato si cristallizza sulle piastre, compromettendo ulteriormente la capacità di fornire energia. La presenza della batteria è proprio il motivo per cui è importante, periodicamente, mettere in moto la propria auto, qualora non fosse utilizzata per lungo tempo. In alternativa, può tornare utile staccare la batteria per il periodo di fermo e ricollegarla solo quando il veicolo verrà riutilizzato con continuità.

Come collegare la batteria

Saper collegare la batteria della propria auto e verificarne il funzionamento può sempre tornare utile. Ecco, quindi, una guida passo-passo:

  • preparazione: assicurarsi che il motore dell’auto sia spento e che tutte le luci e i dispositivi elettronici siano disattivati per evitare cortocircuiti. Indossare i guanti e gli occhiali protettivi per proteggersi da eventuali schizzi di acido.
  • identificare la batteria: aprire il cofano e individuare la batteria. Solitamente si trova su un lato del vano motore, vicino al parafango;
  • verificare la polarità: osservare i terminali della batteria. Il positivo è contrassegnato con un segno + e solitamente è rosso, mentre quello negativo è evidenziato con un segno – e di solito è nero;
  • collegamento del morsetto positivo: prendere il cavo del morsetto positivo e collegarlo al terminale positivo della batteria. Assicurarsi che il cavo sia saldamente attaccato e che non ci siano sporcizia o corrosione tra il morsetto e il terminale;
  • collegamento del morsetto negativo: prendere il cavo del morsetto negativo e collegarlo al terminale negativo della stessa. Anche in questo caso, assicurarsi che il cavo sia ben attaccato e che non ci siano interferenze;
  • fissaggio dei morsetti: assicurarsi che entrambi i morsetti siano saldamente attaccati ai terminali. È possibile utilizzare una chiave o una pinza per stringerli, ma è importante evitare di serrare troppo per non danneggiarli;
  • verifica: controllare attentamente che tutti i collegamenti siano sicuri e che non ci siano fili allentati o esposti. Chiudere il cofano e assicurarsi che sia ben chiuso;
  • prova: avviare il motore per accertarsi che la batteria sia stata collegata correttamente. Controllare che tutti i dispositivi elettronici funzionino a dovere.

Seguendo la procedura al contrario, è possibile smontarla. Come già anticipato, durante i lunghi periodi in cui l’auto non viene usata, conviene togliere la batteria dal cofano e ricaricarla periodicamente con un caricatore esterno. Ciò aiuta a prolungarne la durata ed evitare danni da una scarica prolungata.