Tutti i consigli utili per la manutenzione moto fai da te

Tutti i consigli per effettuare da soli i controlli ai diversi impianti della moto e viaggiare in sicurezza

Foto di Elena Panico

Elena Panico

esperta di automotive e mobilità sostenibile

Copywriter e Storyteller specializzata in Automotive. Da sempre appassionata di motori, mobilità sostenibile e tecnologia, ama viaggiare in scooter, scoprire in anteprima i nuovi modelli automobilistici.

Pubblicato: 13 Giugno 2024 08:40

Per avere sempre la massima sicurezza e le migliori prestazioni, anche il nostro mezzo a due ruote ha bisogno di una manutenzione regolare: oltre al tagliando e ai controlli programmati, ci sono infatti una serie di interventi che possiamo fare in autonomia e che, con l’attrezzatura e l’esperienza giusta, possono permetterci di usare la nostra moto o il nostro scooter con grande tranquillità ed avere sempre il mezzo pronto per ogni evenienza. Un controllo in officina in caso di operazioni specifiche o se si progetta un viaggio di lunga durata, completeranno la manutenzione.

Cosa occorre per la manutenzione fai da te

Prima di iniziare con il controllo delle varie parti è bene accertarsi di avere a disposizione il libretto di uso e manutenzione del mezzo, che contiene tutte le informazioni per gli interventi di base, come, ad esempio quando occorre cambiare l’olio motore e il liquido dei freni.

Successivamente, occorre avere a disposizione l’attrezzatura giusta per svitare le varie parti e realizzare tutti gli interventi: set di attrezzi essenziali come chiavi inglesi, chiavi a T, cacciaviti di varia forma, chiavi dinamometriche, un multimetro e un calibro. Spesso le case costruttrici forniscono un kit di attrezzi di base, adatti per queste operazioni. Saranno anche molto utili dei cavalletti alzamoto per lavorare più comodamente e in sicurezza, un compressore per rimuovere lo sporco e residui vari, un’ecotanica per raccogliere l’olio esausto, oltre a lubrificanti e prodotti specifici per la pulizia di parabrezza, telaio, cerchi e casco (qui tutti i modelli esistenti).

Ultimo accorgimento, non per importanza, è possedere i vari dispositivi di protezione personale, come guanti, occhiali in plastica e mascherina per evitare di inalare sostanze tossiche e pericolose. Meglio ancora poi, per le varie operazioni, lavorare in un luogo tranquillo, areato e luminoso come ad esempio un garage. Evitare di fare queste operazioni di manutenzione in strada o in un luogo troppo trafficato.

Prima di iniziare la manutenzione

La prima cosa da fare, prima di iniziare la manutenzione, è lavare e pulire bene la moto o lo scooter, togliendo tutto lo sporco e le incrostazioni presenti, come terra e residui di grasso.

Si comincia con la pulizia esterna con acqua e sapone dopo aver però protetto le parti che potrebbero venire danneggiate dal lavaggio, come il tubo di scarico, le componenti elettriche e le prese d’aria. Per i detergenti, meglio utilizzare prodotti specifici in modo da non rovinare le cromature e le plastiche del veicolo. Un’attenzione particolare va poi dedicata al motore, dove si utilizzano anche qui solo prodotti specifici per questo tipo di operazione, seguendo le indicazioni riportate sulla confezione.

Molto importante anche la pulizia di freni e forcelloni, dove occorre un’azione decisa e al tempo stessa delicata per non rovinare le componenti. Dopo la fase di pulizia, occorre asciugare bene la moto utilizzando stracci, carta assorbente o aria compressa, in modo da non lasciare parti bagnate o grondanti acqua che potrebbero essere pericolose anche per chi esegue i lavori. Per non perdere nemmeno un passaggio inoltre, si può fare un elenco dei controlli da fare e passare poi in rassegna la lista per verificare di aver fatto tutte le operazioni necessarie per un’ottima manutenzione.

Il controllo degli pneumatici

Partiamo dalle ruote con il controllo della pressione e l’usura dei battistrada, anche qui ci viene in aiuto il libretto di uso e manutenzione con tutte le informazioni sugli pneumatici. In linea generale, lo spessore minimo del battistrada è di 1 mm per i motocicli e di 0,50 mm per i ciclomotori. In questo caso, è possibile fare una misurazione con un misuratore specifico per verificare lo stato delle gomme. Le condizioni degli pneumatici sono molto importanti per viaggiare in sicurezza e con comodità, infatti gomme troppo dure o sgonfie, oltre a rappresentare una situazione di pericolo per la scarsa aderenza al terreno, possono compromettere anche il comfort di guida.

La giusta pressione degli pneumatici è riportata sul libretto di manutenzione del veicolo, ed è molto importante che sia regolata a seconda del peso e del periodo dell’anno: solitamente la pressione varia tra 1,9-2,3 bar per le ruote anteriori e 2,1-2,6 bar per quelle posteriori. Controllare anche eventuali lesioni o forature sulle spalle e sui fianchi dei copertoni, affinché non siano deformati o danneggiati dagli eventuali urti o dalle condizioni del terreno. Nel caso, rivolgetevi ad un gommista per un controllo accurato ed effettuare le eventuali riparazioni, valutando anche la sostituzione degli pneumatici se troppo rovinati.

Il controllo dell’impianto elettrico

Si parte da un check di tutte le luci, anteriori e posteriori, abbaglianti e anabbaglianti, gli indicatori di direzione, e la luce della targa verificando anche il funzionamento del clacson, così che sia tutto in ordine. In caso di malfunzionamenti, si può controllare la tensione con un multimetro e, anche qui, potrebbe essere necessario un controllo più approfondito da parte di un meccanico specializzato. Potrebbe però anche trattarsi di un problema legato alla batteria (qui tutte le informazioni) che potrebbe essere scarica o esausta, occorre allora controllarne l’efficienza.

Per effettuare il controllo del livello di carica della batteria occorre misurare la tensione: la tensione di solito è tra 12,1 V e 12,9 V con il motore spento; in caso di motore acceso, il valore si alza a circa 14 V. Se si registrano dei parametri anomali, potrebbe essere necessario sostituire la batteria oppure portare il veicolo dal meccanico per ulteriori approfondimenti.

Se poi prevedi di non usare la moto per lungo tempo, meglio staccarla per evitare che si scarichi completamente oppure utilizzare un mantenitore elettronico che manterrà la batteria in condizioni di efficienza. Buona regola è pulire regolarmente i contatti della batteria, evitando la formazione di sporco, ossidazione e ruggine che vanno poco d’accordo con le componenti elettriche.

Il controllo del motore

Per un corretto funzionamento del motore, evitandone così la rottura o la precoce usura, occorre controllare che sia ben lubrificato e monitorare spesso il livello dell’olio.

Il controllo del livello dell’olio si effettua a motore spento, con la moto ferma e in posizione perpendicolare su un terreno pianeggiante per evitare sfasature nella lettura e permettere a tutto l’olio in circolo di tornare nella coppa. Il livello dell’olio deve stare tra il minimo e il massimo e si può vedere o guardando un piccolo oblò posizionato sul fondo del motore dove si trova la coppa, oppure sfilando l’asticella dal foro del rabbocco.

Se il livello è troppo basso, si può effettuare un’integrazione dell’olio, utilizzando un imbuto o la cannuccia presente solitamente insieme alla tanica. Ricordare anche di sostituire regolarmente il filtro dell’olio, che raccoglie le impurità presenti nell’olio impedendo che entrino nel motore. Una sostituzione che solitamente si effettua ogni 5.000 km circa.

Occorre controllare anche il livello del liquido di raffreddamento del motore, necessario per evitare il surriscaldamento d’estate e il congelamento durante l’inverno. Come per l’olio, deve trovarsi tra le misure minime e massime, altrimenti occorre fare un rabbocco oppure, in caso sia necessaria una sostituzione completa, rivolgersi ad un professionista.

Per una manutenzione ancora più accurata, si può procedere ulteriormente con il controllo del filtro aria, filtro benzina e dello stato delle candele, quest’ultime devono essere sempre in efficienza per garantire le migliori prestazioni del mezzo, consumi più contenuti e minore inquinamento.

Il controllo dei freni

L’impianto dei freni costituisce un’altra componente che deve essere sempre monitorata e tenuta in ottima condizione per evitare pericolose cadute e permettere l’utilizzo delle varie tecniche di frenata. I dischi risultano usurati quando lo spessore del singolo disco scende al di sotto del livello previsto dal libretto di uso e manutenzione e si può controllare misurandolo con un calibro. Per quanto riguarda le pastiglie, sono usurate quando la parte frenante è inferiore o pari a circa un millimetro di spessore.

Se dischi e pastiglie sono usurati vanno prontamente sostituiti, da soli se si ha una buona manualità oppure presso un’officina specializzata e occorre fare attenzione anche allo sporco e alla presenza di gocce di liquido sui freni che ne potrebbero compromettere le prestazioni nella frenata.

Un controllo anche al liquido dei freni è indispensabile, soprattutto per i mezzi con impianto a disco. Il serbatoio per il freno anteriore è collocato, generalmente, sul manubrio, mentre il serbatoio dell’impianto posteriore, nelle moto, lo troviamo sopra il pedale del freno. Anche qui, si può procedere da soli per il rabbocco mentre per la sostituzione completa meglio affidarsi a mani esperte.

Il controllo degli organi di trasmissione

Gli organi di trasmissione sono esposti alle sollecitazioni dell’ambiente e dell’uso frequente, quindi, bisogna mantenerli in efficienza per evitare improvvise rotture con conseguenze che si potrebbero rivelare pericolose. Si inizia, pulendo la catena e la corona da sporco e grasso, applicando dei prodotti specifici, spesso in spray per raggiungere meglio i componenti.

In seguito, si controlla il tensionamento della catena, allentando il bullone di sostegno della ruota e agendo sui sistemi di registro posti sulla forcella: si può così spostare la ruota avanti e indietro, regolando la catena alla giusta tensione. L’oscillazione della catena deve essere di circa 25/30 mm per i mezzi stradali e di circa 40/45 mm per le moto da cross. Per conoscere tutte le specifiche del modello, si può fare sempre riferimento al libretto di uso e manutenzione.

Dopo la regolazione, bisogna poi lubrificare nuovamente la catena con grasso o prodotti spray adatti. Inoltre, per assicurare un buon comfort di guida e un’ottima sicurezza, soprattutto in curva, è indispensabile un controllo accurato degli organi di sospensione, verificando che non ci siano perdite d’olio e che l’oscillazione degli ammortizzatori sia morbida e graduale.

Il controllo degli ammortizzatori si effettua, per la parte anteriore, tenendo la leva del freno premuta e spingendo sul manubrio, le forcelle della moto devono quindi abbassarsi e tornare in posizione lentamente. Per la parte posteriore, occorre eseguire la stessa manovra spingendo sulla sella e avere il medesimo risultato del controllo sulla parte anteriore. Se l’oscillazione risulta troppo debole, significa che gli ammortizzatori vanno revisionati o sostituiti.

Ogni quanto fare la manutenzione

La manutenzione va effettuata solitamente intorno ai 5.000 km, sia per le moto che per gli scooter, con intervalli regolari e viene consigliato anche un primo checkup dopo la fase di rodaggio del mezzo, controllando il livello e lo stato dell’olio del motore, il filtro, i freni, l’impianto elettrico e la trasmissione per una verifica di base. Un’ottima abitudine, per chi ama guidare a lungo, è quella di fare un controllo generale prima di partire per una vacanza, verificando anche di avere tutta la documentazione necessaria e controllando la data di scadenza di revisione, assicurazione e patente.

Per gli interventi previsti dalla legge, invece, la revisione di motoveicoli e ciclomotori va effettuata dopo 4 anni dall’immatricolazione del mezzo, poi ogni 2 anni. Bisogna provvedere poi anche alla registrazione del numero dei chilometri, presso un centro specializzato e come previsto dalla normativa europea dalla nuova normativa europea 2014/95 contro le truffe sulla falsificazione del chilometraggio.