La constatazione amichevole attraverso la compilazione del modulo Cai accelera l’istruttoria quando c’è intesa sulla dinamica e sussistono i presupposti del risarcimento diretto. La stessa scorciatoia può trasformarsi in un boomerang se usata nel contesto sbagliato. In ballo ci sono la protezione del diritto al risarcimento e dichiarazioni affrettate che poi pesano in giudizio. Le guide istituzionali indicano la bussola: con accordo si firma in due; senza accordo si compila anche singolarmente e si demandano gli accertamenti ai rilievi.
Indice
Feriti e priorità di legge: prima le persone, poi i moduli
Se nell’incidente ci sono feriti, la constatazione amichevole congiunta non è prioritaria ed è inopportuna. La legge impone soccorso, chiamata al 112 e rispetto degli obblighi di cui all’articolo 189 del Codice della Strada. Solo dopo i rilievi e le cure si presenta la denuncia alla compagnia assicurativa, eventualmente con Cai singola per fissare la propria versione. Compilare e firmare a caldo espone a errori che complicano liquidazione e contenzioso.
Se i conducenti non concordano su come è avvenuto il sinistro, non conviene firmare una constatazione amichevole congiunta “per chiuderla lì”. Le dichiarazioni rese sul modulo hanno peso probatorio e assumono valore confessorio per chi le sottoscrive. La scelta accorta è redigere un modello Cai singolo, raccogliere testimoni e foto, indicare l’eventuale intervento dell’Autorità e inviare subito tutto alla compagnia.
Due casi: più auto coinvolte e veicolo estero
Negli incidenti con tre o più veicoli la constatazione amichevole a doppia firma rischia di semplificare una dinamica complessa. Il risarcimento diretto nasce per collisioni tra due veicoli identificati e assicurati. Con pluralità di mezzi, spesso si scivola nella procedura ordinaria e la ricostruzione delle responsabilità richiede rilievi e denunce distinte. Forzare accordi a coppie può confondere ruoli e colpe.
Negli incidenti senza collisione oppure in aree private con dinamica controversa, la constatazione amichevole congiunta non accelera nulla: il risarcimento diretto presuppone urto tra due veicoli a motore all’interno del perimetro Italia, San Marino, Vaticano. In questi casi è più utile puntare su rilievi, testimonianze e denunce chiare, invece di cristallizzare in congiunta una ricostruzione discutibile.
Se l’altro mezzo è immatricolato all’estero, la constatazione amichevole può servire per raccogliere dati, ma non esaurisce la pratica. L’interlocutore diventa l’Ufficio centrale italiano, che instrada la richiesta verso l’assicuratore estero o il mandatario in Italia. Conviene curare l’identificazione della targa e dello Stato, allegare fotografie e seguire le indicazioni Uci, senza confidare in una constatazione amichevole congiunta nazionale firmata in fretta.
Non assicurato, non identificato o fuga
Con responsabile non assicurato, non identificato o in fuga, la constatazione amichevole congiunta è impossibile e non ha utilità giuridica. Subentra il Fondo di garanzia per le vittime della strada, con regole proprie, talora franchigie per i danni a cose e una compagnia designata per territorio. La rapidità della liquidazione dipende dalla qualità del fascicolo: verbali, referti e prove puntuali contano più di un modulo incompleto.
Se emergono elementi di guida in stato di ebbrezza o sotto stupefacenti, oppure danni ingenti con forti contestazioni, la constatazione amichevole diventa terreno scivoloso. Meglio attendere i rilievi e far mettere a verbale i fatti, evitando accordi di comodo che potrebbero scontrarsi con esiti tecnici successivi. La prudenza paga in istruttoria e in tribunale.
Con pedoni o ciclisti coinvolti, la priorità è la tutela della persona e la ricostruzione ufficiale. La constatazione amichevole nasce per due conducenti di veicoli a motore; qui i profili tecnici cambiano ed esulano dal risarcimento diretto. La denuncia va comunque presentata, ma la constatazione amichevole congiunta può irrigidire la dinamica: contano di più rilievi e documentazione sanitaria.
Quando c’è il sospetto di frode
Sospetto di incidente studiato o di frode è il classico copione in cui la congiunta non va firmata: se si rilevano incongruenze evidenti su danni, posizioni dei veicoli o comportamenti dei presenti (compresi i “consulenti” comparsi dal nulla), fermare la penna, chiamare le forze dell’ordine, scattare foto a scena e contesto e limitare la propria esposizione a una constatazione amichevole singola precisa e circostanziata. L’istruttoria può poi appoggiarsi su rilievi ufficiali senza che una frase ambigua diventi la scorciatoia preferita per respingere il risarcimento.
Allo stesso tempo, se non si comprende cosa si sta sottoscrivendo oppure non si riesce a fissare con precisione targa, polizza, luogo e ora, la constatazione amichevole congiunta rischia di cristallizzare errori. In questi frangenti l’approccio è compilare una constatazione amichevole singola, indicare testimoni, allegare foto e far confluire il tutto nella denuncia entro i termini.
Auto aziendali, leasing e noleggio a lungo termine
Se il veicolo è aziendale, in leasing o in noleggio a lungo termine, la constatazione amichevole congiunta rischia di trasformarsi in un atto frettoloso che non rispetta le procedure interne del proprietario o del gestore della flotta. In genere ci sono istruzioni precise su come denunciare il sinistro, su quale carrozzeria utilizzare e su quali dati siano per l’apertura del fascicolo; firmare una CAI a quattro mani con informazioni incomplete può metterti in rotta di collisione con il fleet manager, rallentare l’autorizzazione alla riparazione e creare attriti con le penali contrattuali.
In questi contesti conviene fotografare bene la scena, raccogliere testimoni, inviare subito una denuncia dettagliata e allinearsi alle regole della società proprietaria, rimandando ogni firma congiunta a quando la ricostruzione è davvero condivisa.
CAI digitale o cartacea: cambia il canale, non la sostanza
Dal 2025 esiste la constatazione amichevole digitale accanto al modulo tradizionale. La comodità non deve però indurre a firmare se manca un accordo reale sulla dinamica. Occorre sempre conservare traccia dell’invio e verificare i dati. Il digitale è un canale in più, non una scorciatoia logica: a parità di contenuti, gli effetti probatori restano identici.
Se non si firma congiuntamente non si resta fermi. La constatazione amichevole singola serve a fissare dati, luogo, ora, danni apparenti, eventuali testimoni e riferimenti all’Autorità intervenuta. Inviata con rapidità, consente alla compagnia di avviare la pratica e, se del caso, il diretto. Nelle situazioni di disaccordo o non collaborazione, la qualità della denuncia pesa più delle discussioni sul ciglio della strada.
Il diretto funziona quando la collisione coinvolge due veicoli a motore, identificati e assicurati nel perimetro Italia, San Marino, Vaticano, con urto materiale. Fuori da questi presupposti – veicolo estero, più veicoli, responsabilità diffuse o assenza di contatto – la pratica transita nella procedura ordinaria e la CAI congiunta non garantisce tempi più rapidi.