Sigle delle gomme: il significato per poter scegliere quelle corrette

Guida pratica per non sbagliare più la scelta delle gomme, cosa significa il codice presente sul lato del pneumatico e come leggerlo

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Maurizio Chiogna

meccanico-elettronico automotive

La passione per i motori mi ha spinto, fin da quando avevo 16 anni, a dedicarmi alla riparazione delle auto, sviluppando una notevole esperienza nel settore automotive e diventando un meccanico elettronico. Dal 2020 ho iniziato a scrivere per il web, unendo così questa passione al mondo della divulgazione.

Pubblicato: 16 Ottobre 2025 10:11

Quando arriva il momento di cambiare le gomme, la domanda è sempre la stessa: quali sono le misure giuste per la mia auto? Per trovare la risposta, la prima cosa da fare è consultare la carta di circolazione del veicolo. È lì, solitamente alla sezione 3 o in una parte dedicata, che si trova la lista completa delle misure di pneumatici che il costruttore ha approvato per quel modello. Vediamo ora come interpretare i codici per scegliere le gomme corrette in base al cerchio montato e alle proprie necessità.

Le sigle sul fianco della gomma

Una volta verificate le opzioni sul libretto, è indispensabile saperle riconoscere sulla spalla dello pneumatico. Prendiamo come riferimento una misura sportiva per cerchi di grandi dimensioni: “225/35 ZR 19”:

  • 225: il primo valore esprime, in millimetri, la larghezza del battistrada. Un numero maggiore corrisponde a una gomma con un’impronta a terra più ampia, che solitamente migliora l’aderenza;
  • 35: definisce il rapporto, in percentuale, tra l’altezza della spalla e la larghezza della gomma. Un valore molto contenuto come 35 è sinonimo di un fianco “ultra-ribassato”, tipico delle auto ad alte prestazioni per massimizzare la reattività e la tenuta in curva;
  • ZR 19: la sigla ZR indica una gomma con struttura Radiale (“R”) omologata per velocità superiori ai 240 km/h (“Z”). Il numero “19”, invece, si riferisce al diametro del cerchio, espresso in pollici, su cui la gomma deve essere montata.

Indice di carico e velocità

Dopo la misura, sul fianco dello pneumatico si trovano anche un numero e una lettera che indicano l’indice di carico e il codice di velocità specifici (ad esempio, 88Y). Questi dati riportano rispettivamente la portata massima di ogni singola gomma e la velocità massima per cui è stata omologata. È severamente proibito utilizzare gomme con indici più bassi di quelli specificati sul libretto, con l’eccezione delle gomme da neve durante il periodo invernale, come previsto dalla normativa.

La data di produzione “DOT”

Un’altra marcatura fondamentale per la sicurezza è il DOT. Per leggerlo, bisogna concentrarsi sulle ultime quattro cifre, spesso racchiuse in un ovale. Le prime due rappresentano la settimana di produzione, le altre due l’anno. Per esempio, “3523” indica una gomma prodotta durante la trentacinquesima settimana del 2023. Con il passare del tempo, la mescola si secca e perde le sue proprietà di aderenza, anche con un battistrada in perfette condizioni. Come regola pratica da officina, suggerisco di evitare l’acquisto di gomme con più di due anni e di far ispezionare da un professionista quelle che hanno già compiuto il quinto anno.

Le sigle per inverno ed estate

Infine, per orientarsi nella scelta stagionale, è necessario riconoscere due simboli specifici:

  • M+S: l’acronimo di “Mud and Snow” (Fango e Neve). Questa marcatura permette di rispettare le normative invernali vigenti in Italia ed è comune sia sulle gomme invernali sia sulle quattro stagioni;
  • 3PMSF: il simbolo con un fiocco di neve sovrastato da una montagna a tre cime. Questa non è un’autodichiarazione, ma una garanzia ufficiale di performance su fondi innevati e ghiacciati, ottenuta dopo test specifici, e identifica i veri pneumatici invernali.

Gli pneumatici estivi sono privi di queste sigle e sono realizzati con mescole che garantiscono la massima efficienza e sicurezza con temperature superiori ai 7°C. Scegliere la gomma adatta è il primo passo, ma la sicurezza dipende anche da una corretta manutenzione. Un fattore chiave, spesso sottovalutato, è la verifica periodica della pressione dei pneumatici, indispensabile per assicurare tenuta di strada, consumi ottimali e per evitare un’usura anomala del battistrada.