Codice della Strada: auto più potenti per giovani neopatentati

Il Codice della Strada è pronto a dare auto più potenti ai neopatentati, così come si ammorbidiscono le sanzioni per chi guida con lo smartphone

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Tommaso Giacomelli

GIORNALISTA AUTOMOTIVE

Nato e cresciuto a Lucca, laureato in Giurisprudenza a Pisa, sono riuscito a conciliare le due travolgenti passioni per auto e scrittura. Una grande fortuna.

Il Codice della Strada opera una riforma che allarga le maglie di una delle categorie che – finora – ha avuto maggiori restrizioni: i neopatentati. Coloro che sono freschi di licenza di guida, potranno guidare delle auto più potenti di quelle concesse fino a questo momento, anche se la decisione desta qualche perplessità da più parti.

Cambiano anche le sanzioni per chi viene beccato alla guida intento a telefonare o a scrivere qualche messaggino sullo smartphone. Anche in questo caso si va verso una direzione che auspica maggiore leggerezza. La soluzione stride un po’ con quanto affermato fino a poco fa, quando si richiedevano misure più drastiche e pesanti.

Neopatentati: auto più potenti

In mezzo ai 770 emendamenti che la Commissione Trasporti della Camera ha esaminato, c’è quello che riguarda la sorte dei neopatentati, indirizzati verso una maggiore fruibilità nell’uso delle macchine. Questa categoria di automobilisti potrà guidare auto più potenti anche nei primi 3 anni dal rilascio della licenza di guida, dopo che l’emendamento fissa il divieto per la guida di autoveicoli con una potenza superiore a 75 kW/t e di autovetture con potenza massima di 105 kW.

Infatti, attualmente il Codice prevede il limite a 55 kW/t per gli autoveicoli in generale e a 70kw/h per le autovetture. Il ddl di riforma aveva allungato il divieto da 1 a 3 anni, lasciando invariate le potenze dei mezzi dopo l’incidente causato dagli youtuber romani alla guida di una Lamborghini.

Smartphone al volante

Nel nuovo Codice della strada la sanzione amministrativa per guida con lo smartphone passerà da un minimo di 250 euro a un massimo di 1.000 euro rispetto all’importo originariamente previsto dal ddl di riforma, che prevedeva sanzioni da un minimo di 422 euro a un massimo di 1.697 euro.

Dunque, si ammorbidisce anche la stretta sui recidivi: la multa passa da una forbice fissata tra 644 e 2.588 euro a un’altra tra 350 e 1.400 euro. C’è, inoltre, un tetto massimo degli interessi sulle multe, che definisce la maggiorazione che non può essere superiore ai tre quinti dell’importo della sanzione, pari al 60%.

Seguendo le direttive del nuovo Codice chi viene sorpreso al volante con lo smartphone in mano avrà la patente sospesa per una settimana, se su questa ci sono almeno 10 punti, se tuttavia i punti dovessero essere meno di dieci la sospensione della patente sarà di 15 giorni. I tempi, poi, raddoppiano se l’uso del telefonino causa un incidente o manda fuori strada un altro veicolo.

Autovelox non esclusi

Anche grazie alle vicende di Fleximan, che sta seminando il terrore in tutta Italia, la commissione ha rivisto la normativa sugli autovelox: nel caso in cui si prendano più multe nello stesso tratto stradale, in un periodo di tempo di un’ora e di competenza dello stesso ente si paga una sola sanzione: quella più grave aumentata di un terzo.

Ringrazio tutti i componenti della commissione trasporti che hanno dimostrato che lavorando seriamente, mettendo al centro la sicurezza dei cittadini, la politica può rendere un buon servizio“, ha dichiarato il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, sottolineando che “essere in aula il primo marzo con il nuovo codice della strada è un grande risultato”.