Fiat, stop auto diesel e benzina nel Regno Unito: la decisione storica

Alla pari di tanti altri brand, anche Fiat è sul punto di abbandonare i vecchi sistemi a combustione interna per abbracciare un corso completamente elettrico

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Manuel Magarini

Giornalista automotive

Classe 90, ha una laurea in Economia Aziendale, ma un unico amore: la scrittura. Da oltre dieci anni si occupa di motori, in ogni loro sfaccettatura.

Pubblicato: 1 Giugno 2022 16:16Aggiornato: 30 Giugno 2024 21:51

Fiat si avvicina sempre più alla totale elettrificazione. La transizione energetica è sempre più vicina, soprattutto in Europa, nonostante ancora non tutti siano perfettamente d’accordo. In effetti, abbiamo sentito il pensiero del ministro Giancarlo Giorgetti, che in qualche modo è andato contro contro le imposizioni dell’Unione Europea. A quanto pare, l’Italia non è in linea con i piani futuri della Commissione UE, intenzionata a elettrificare totalmente la mobilità entro il 2035. Sono tanti i dubbi e parecchie le opposizioni, quindi tocca attendere gli sviluppi senza escludere nessun tipo di scenario.

Anche diverse Case automobilistiche hanno espresso la loro incertezza in merito alla svolta nei propulsori. Ancora non siamo pronti, e i motori termici a basse emissioni potrebbero almeno affiancare quelli elettrici per i primi anni. Il cambiamento radicale rischia, infatti, di sortire degli effetti deleteri all’economia e, visto il periodo burrascoso già affrontato dall’industria delle quattro ruote, non sarebbe affatto un bene.

Che cosa sta facendo Fiat

In tale scenario, il noto brand torinese fa un passo avanti verso l’elettrificazione della sua offerta. Nel Regno Unito infatti ha deciso di non voler più vendere vetture con motorizzazioni termiche, ma solo ibride e elettriche dal 1° luglio 2022. Dunque, stop definitivo a ciascun propulsore a combustione pura, rappresentanti già nel 2021 meno del 40% del totale della gamma in UK. I cittadini britannici da tempo mostrano un notevole interesse verso le nuove forme di mobilità, come confermano i dati riportati da Fiat. Per questo la Casa ha preso una decisione così importante a livello nazionale e il proposito è di proporre esclusivamente veicoli a zero emissioni entro la fine del decennio.

La crescita dell’elettrico

Fiat mostrava un buon potenziale nel settore elettrico. Nel 2021 infatti il marchio torinese aveva registrato la maggiore crescita annuale delle immatricolazioni di unità elettrificate, e per quanto riguarda le auto elettriche pure aveva registrato uno straordinario +88,3% delle immatricolazioni. Niente male, insomma. Numeri incoraggianti, destinati peraltro ad aumentare, vista la scelta assunta in UK di fare full-in sugli esemplari ibridi e full electric. Le soluzioni a benzina e diesel, oltretutto, dovevano essere completamente vietate nel Regno Unito a partire dal 2030, e ciò lasciava prospettare delle importanti conseguenze sul comparto, prima del rinvio al 2035.

Non dimentichiamo: il percorso di Fiat sul fronte dell’elettrificazione è iniziato con il lancio di Panda e 500 Hybrid, come la Casa stessa aveva voluto sottolineare, ed è poi proseguito anche con la Nuova 500 elettrica. La produzione, teneva a sottolineare l’azienda torinese, “offre una serie di caratteristiche best-in-class, come le tecnologie di guida autonoma di livello 2, una varietà di opzioni di batteria (24 kWh o 42 kWh) e un’autonomia fino a 199 miglia (320 km, in ciclo WLTP), la più alta di qualsiasi city car elettrica presente oggi sul mercato”.

L’amministratore delegato di Fiat e Abarth UK, Greg Taylor, aveva dichiarato: “Questo passaggio nella storia di Fiat rappresenta un punto cruciale nel nostro impegno per fornire soluzioni di mobilità sostenibili e convenienti a tutti i nostri clienti. La mossa si sposa con i nostri veicoli pensati per le aree urbane, guidati dalla popolarità della Nuova 500”.