Lamborghini a folle velocità in autostrada: a quanto andava

Il telelaser della Polizia non gli ha lasciato scampo: un uomo a bordo della sua Lamborghini è stato “beccato” mentre viaggiava a folle velocità

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Laura Raso

AUTOMOTIVE SPECIALIST

Cresciuta nel paese della Moto Guzzi, coltiva la passione per i motori e trasforma l’amore per la scrittura in lavoro, diventando Web Content Editor esperta settore automotive.

Quello del superamento dei limiti di velocità sulle nostre strade è un argomento molto sentito, purtroppo infatti è spesso causa di incidenti, anche gravi. Le norme che puniscono i trasgressori che spingono pesantemente il piede sul pedale dell’acceleratore sono – per questo motivo – sempre più severe.

Eppure nei giorni scorsi un uomo è stato sorpreso alla guida della sua supercar mentre guidava a velocità folle sull’autostrada.

Il telelaser lo incastra

Il telelaser della Polizia non gli lascia scampo e lo “fotografa” mentre sfreccia sull’A21 a ben 253 km/h. Una velocità “da arresto” e pericolosissima, se pensiamo che i limiti in Italia sono fermi a 130 km/h, nonostante il Ministro Salvini abbia intenzione di elevarli a 150.

Il fatto è avvenuto il 9 aprile alle ore 14.11, il conducente della Lamborghini rossa – che viaggiava sopra i 250 km/h di velocità – si è meritato una maxi multa e la sospensione della patente.

L’episodio è stato commentato dalla Comandante della Polizia Stradale di Cremona, Federica Deledda, molto amareggiata dall’accaduto: “Andare a velocità così elevate in autostrada (ma su qualunque tratta) è una condotta assolutamente irresponsabile che non tiene conto della propria vita e nemmeno di quella altrui”.

Tra l’altro, l’uomo scoperto mentre sfrecciava sulla sua Lamborghini non è stato l’unico multato nella settimana di controlli organizzati da “RoadPol – European Roads Policing Network”.

Nello stesso tratto di strada che è stato sottoposto a controllo infatti si sono verificate in realtà decine di infrazioni per superamento dei limiti di velocità. Troppi automobilisti viaggiavano a velocità superiori a 200 km/h e per questo sono state erogate parecchie multe. Non dimentichiamo che purtroppo l’Italia è al quarto posto a livello mondiale per numero di multe date per infrazioni al Codice della Strada, uno dei diversi tristi primati del nostro Paese.

Il 21 aprile è stata attivata l’operazione “Speed Marathon”, una maratona della Polizia Stradale contro tutti coloro che viaggiano a velocità sopra i limiti concessi, infrangendo la legge e costituendo anche un enorme pericolo sulla strada. L’obiettivo della campagna europea è aumentare i livelli di sicurezza sulle strade e far calare invece il numero di vittime da incidenti stradali, in adesione al Piano d’Azione Europeo 2021-2030.

Sinistri stradali: la strage italiana

Il mese scorso abbiamo visto i dati sugli incidenti stradali in Italia, il numero di vittime che hanno perso la vita a causa di sinistri in Italia nei week end da gennaio a marzo è stato altissimo: si parla addirittura di quasi 200 morti.

I dati provengono dall’Asaps, associazione amici e sostenitori della Polizia Stradale, e ancora una volta riportano alla luce una situazione triste e tragica, a cui tra purtroppo siamo pure abituati. Non è di certo la prima volta che parliamo di questo problema e del numero davvero troppo alto di persone che perdono la vita sulle nostre strade, soprattutto durante i fine settimana.

Le cause? Prima su tutte l’eccesso di velocità – come abbiamo detto – ma anche l’uso dello smartphone al volante, la guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Insomma, sono davvero troppi gli incidenti provocati dalla guida distratta.

Per questo motivo da anni chiediamo si chiede l’inasprimento delle sanzioni amministrative. L’emergenza sulle strade in Italia è costante, anche il Governo, attraverso il Ministro a Infrastrutture e Trasporti Matteo Salvini, ha deciso di mettere mano ad alcune norme del Codice della Strada all’inizio dell’anno, e ha ricordato quanto sia importante e necessaria una maggiore educazione stradale nelle scuole.