Stop diesel Euro 5 in Piemonte: passo indietro della Regione

La Regione Piemonte fa un passo indietro, annullando il blocco alle auto diesel Euro 5 e avviando la ricerca di soluzioni alternative per il prossimo futuro

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Davide Raia

Esperto di tecnologia e motori

Editor e copywriter, mi occupo principalmente di tecnologia, in tutte le sue forme, e di motori. Appassionato di viaggi, vivo tra Napoli e la Grecia.

Salta lo stop ai veicoli diesel Euro 5 in Piemonte. Il passo indietro della Regione, infatti, permette al Governo Meloni di bloccare uno dei provvedimenti contro l’inquinamento che, nel corso del 2025, dovrebbe essere esteso a tutta la Pianura Padana. A questo punto, prende il via un confronto tecnico tra Governo e Regione per trovare soluzioni alternative necessarie a raggiungere gli obiettivi sulla qualità dell’aria nel corso del prossimo futuro.

Salta lo stop ai diesel

Il progetto dello stop alla circolazione dei veicoli diesel Euro 5 risale a qualche anno fa. Nel 2020, infatti, l’Italia è stata condannata dalla Corte di giustizia dell’UE per aver superato il valore limite delle concentrazioni di particelle inquinanti, senza aver adottato contromisure sufficienti per ridurre lo smog.

Alle Regioni padane era stato richiesto l’anticipo dello stop alla circolazione dei veicoli diesel Euro 5. In Piemonte, la partenza del provvedimento era programmata per il 15 settembre. La norma prevedeva lo stop in 76 comuni piemontesi, a partire dal capoluogo Torino, in anticipo di due anni rispetto all’introduzione di limitazioni simili in altre regioni della Pianura Padana come Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto.

Ad anticipare i prossimi passi c’è un comunicato della Regione Piemonte in cui si evidenzia: “ha preso il via oggi ufficialmente il confronto tra il governo nazionale e la Regione Piemonte per individuare una soluzione che garantisca la tutela della salute e il mantenimento degli obiettivi europei di riduzione delle emissioni inquinanti, scongiurando il blocco dei veicoli diesel Euro 5 a partire dal 15 settembre

Al tavolo tecnico parteciperanno i ministeri dei Trasporti e dell’Ambiente, che lavorano anche a un nuovo bonus benzina, oltre ai tecnici regionali e all’Arpa. L’obiettivo è ora quello di “valutare l’aggiornamento del piano della qualità dell’aria con la pianificazione di misure e interventi alternativi al blocco Euro 5, alla luce degli interventi già messi in campo negli ultimi anni, grazie agli investimenti regionali, nazionali e alle misure del Pnrr

Le possibili soluzioni

Lo stop al blocco dei veicoli diesel Euro 5 non potrà avvenire senza l’adozione di una misura alternativa. Gli obiettivi sulla qualità dell’aria, infatti, non possono essere trascurati, soprattutto dopo le decisioni dell’UE degli ultimi anni.

Mentre il settore dell’auto si avvia allo stop alla vendita di auto benzina e diesel, infatti, l’Italia deve adottare immediatamente misure per il contenimento delle emissioni, in particolare in quelle aree più colpite dall’inquinamento. Servirà un apposito decreto per chiarire la questione. In arrivo potrebbero esserci anche incentivi per il rinnovamento del parco circolante regionale.

Nel frattempo, il Piemonte ha già adottato misure mirate al contenimento delle emissioni. Tra queste c’è l’adozione del dispositivo Movie-In che consente ai diesel Euro 5 di percorrere fino a 9 mila chilometri (11 mila chilometri per i veicoli commerciali) all’anno nei Comuni in cui è previsto il blocco alla circolazione.

La Regione, inoltre, ha introdotto dei bonus per incentivare l’uso dei mezzi pubblici a livello locale oltre a incentivi per le imprese, agevolate nell’acquisto di veicoli a basso impatto ambientale. Nel comunicato pubblicato dall’ente regionale si legge anche la volontà di lanciare un nuovo provvedimento per diverse categorie economiche soggette a “un uso chilometrico più alto del proprio veicolo“.

In sostanza, chi, per lavoro, è costretto a percorrere tanti chilometri potrà contare su agevolazioni per cambiare auto. La Regione ha anche evidenziato il successo delle misure già adottate: a parità di condizioni siccitose, infatti, sono state registrate meno giornate di sforamento del Pm10 in Piemonte, a termine dei primi cinque mesi dell’anno.