Via libera allo stop per la patente di guida in tutta Europa

Il voto del Parlamento europeo cambia lo scenario attuale, infatti gli effetti del ritiro della patente varranno entro tutti i confini dell'Unione europea

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Tommaso Giacomelli

GIORNALISTA AUTOMOTIVE

Nato e cresciuto a Lucca, laureato in Giurisprudenza a Pisa, sono riuscito a conciliare le due travolgenti passioni per auto e scrittura. Una grande fortuna.

Importante novità per tutti gli automobilisti italiani, il ritiro della patente vale all’interno di tutto il territorio dell’Unione Europea. Anche nel caso di superamento dei limiti di velocità si attiverà la perdita o la sospensione della licenza di guida a livello continentale, per fare un esempio, oltrepassando di 30 chilometri orari il limite nelle aree residenziali.

Questo nuovo scenario è stato possibile grazie al voto favorevole ottenuto dal Parlamento europeo, cha ha dato il proprio consenso alle proposte della Commissione UE del marzo 2023 per innalzare gli standard di sicurezza sulle strade. Adesso, il nuovo Parlamento europeo, eletto a giugno, avrà il compito di completare l’iter legislativo, mentre gli Stati membri non hanno ancora approvato la propria posizione in Consiglio.

La situazione attuale

Oggi giorno, se un conducente perde la patente per un’infrazione stradale in uno dei Paese appartenenti all’UE, ma differente da quello che ha rilasciato la licenza di guida, nella stragrande maggioranza dei casi la sanzione sarà applicabile soltanto nello Stato nel quale è stata commessa l’infrazione e non comporterà altre restrizioni nel resto dell’UE.

La riforma proposta dall’esecutivo comunitario e approvata dall’Eurocamera, invece, prevede che sospensione, restrizione o revoca della patente siano applicate in tutti i Paesi europei, con l’obbligo di trasmettere decisioni di questo genere allo Stato che ha rilasciato la patente. Un cambio radicale di prospettiva.

Altre sanzioni gravi

Gli eurodeputati hanno aggiunto la guida senza patente all’elenco delle infrazioni stradali gravi, che va ad affiancare la guida in stato di ebbrezza o l’incidente stradale mortale. Tutti questi scenari, anche nella proposta della Commissione, fanno scattare l’obbligo di scambio di informazioni sul ritiro della patente. E arriva dall’Eurocamera la richiesta di prevedere che rientri tra le infrazioni gravi anche la guida a 50 km/h oltre il limite di velocità, fissando anche una soglia più bassa a 30 km/h per le aree residenziali, che diventano sempre più presenti, come nel caso della nostra Bologna che ha fatto, però, dietrofront.

Tra gli interventi del Parlamento anche la voglia di determinare un termine massimo di dieci giorni lavorativi ai Paesi per informarsi in modo reciproco su decisioni riguardanti il ritiro di una patente e 15 per decidere se sia applicato in tutta UE. Il conducente, a sua volta, andrà informato della decisione entro sette giorni lavorativi. La posizione del Parlamento è stata adottata in prima lettura con 372 voti favorevoli, 220 contrari e 43 astensioni.

Patente ritirata e non solo, il tema sicurezza

Il pacchetto sulla sicurezza stradale mostrato dalla Commissione nel marzo 2023 punta ad avvicinarsi il più possibile al target di zero vittime nel trasporto stradale dell’UE entro il 2050. Secondo i dati dell’esecutivo nel 2022 le vittime della strada sono state 20.600 e in aumento del 3% dall’anno prima contestualmente al ritorno del traffico nel post-pandemia. Tra il 2001 e il 2010 il numero di morti sulle strade è dimezzato, scendendo di un altro 50% tra il 2011 e il 2020.

Certamente un buon passo in avanti, anche se la sicurezza in auto è un tema dibattuto, anche alla luce delle azioni di qualche “eroe mascherato” che abbatte gli autovelox, sistemati primariamente sulle strade per dare uno strumento deterrente alle alte velocità.