Targhe personalizzate auto, il Governo apre all’introduzione in Italia

Le targhe personalizzate, già adottate in America, potrebbero arrivare pure in Italia: il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti dà segnali di apertura

Pubblicato: 16 Aprile 2019 16:49

Foto di Manuel Magarini

Manuel Magarini

Giornalista automotive

Classe 90, ha una laurea in Economia Aziendale, ma un unico amore: la scrittura. Da oltre dieci anni si occupa di motori, in ogni loro sfaccettatura.

Il sogno di tanti automobilisti italiani potrebbe avverarsi a breve: sono in arrivo le targhe personalizzate per le auto. Da anni si parla della loro introduzione nella nostra penisola, sullo stile di quanto già avviene negli Stati Uniti. Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sta vagliando la possibilità.

Come si legge nel PNR, il Programma nazionale di riforma allegato al DEF – Documento di Economia e Finanza, la volontà del dicastero è quella di dettare delle norme precise al fine di consentire l’emissione di identificativi connotati da sequenze di elementi personalizzati anche al fine di incentivarne la portabilità, rispettando però le codificazioni alfanumeriche già esistenti.

Strategia di semplificazione

Nella fattispecie, il documento recita: “è intenzione del Mit dettare regole puntuali per consentire, nel rispetto delle codificazioni alfanumeriche esistenti, l’emissione di targhe connotate da sequenze di elementi personalizzanti anche al fine di incentivarne la portabilità”. Le parole di apertura avranno forse un seguito, alla pari di altre questioni delicate inerenti ad alcune cattive pratiche messe in atto dai soliti ‘furbetti’.

Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sottolinea di aver applicato “una strategia che mira alla massima semplificazione degli adempimenti burocratici e alla penalizzazione di condotte elusive delle prescrizioni di circolazione statale”. Nel programma, di ampio respiro, una nota puntualizza la particolare attenzione riposta in tre elementi attinenti agli identificativi: l’esterovestizione, la portabilità e, appunto,  la personalizzazione.

Il provvedimento, se introdotto, permetterà agli automobilisti italiani di scegliere combinazioni specifiche di numeri e lettere, rispettando comunque l’attuale formula, AB 123 CD. La targa, dunque, dovrà essere sempre alfanumerica e contenere lettere e numeri nella sequenzialità prevista per la numerazione. Inoltre, dovrebbe essere vietato l’utilizzo di iniziali come X, Y e Z per problemi legati alla visibilità e quindi alla conseguente identificazione dei veicoli.

Un’idea non nuova

A dire il vero, in Italia tale possibilità esiste già dal 2010, dopo la riforma del Codice della Strada, ma non è rimasta in attesa, vista la mancanza di un regolamento attuativo. Con l’arrivo della personalizzazione delle targhe, l’Italia andrebbe ad emulare quello che succede già in paesi come Stati Uniti, Australia, Emirati Arabi e anche in Germania. In America sono dei precursori e nello Stato del Queensland hanno appena introdotto la facoltà di applicare delle emoticon: si può optare tra cinque diversi tipi di faccine, esclusivamente sorridenti.

La mormorata svolta legislativa è un tema caldo per il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che si sta già occupando da anni del fenomeno della sopra accennata esterovestizione. In Italia circolano tante automobili con targa straniera, escamotage usato da molti per non pagare bollo ed assicurazione ed evitare anche eventuali multe in caso di infrazioni al Codice della Strada.

Il precedente normativo aveva favorito le condotte di un gruppo di guidatori in costante crescita, nella convinzione di rimanere impuniti. Al fine di porre fine ad un fenomeno dilagato negli ultimi anni, è stato modificato l’articolo 93 C.d.S., vietando la possibilità di circolare con un veicolo immatricolato all’estero a tutti coloro i quali hanno stabilito la propria residenza in Italia da oltre 60 giorni.