Volvo, prodotta l’ultima auto diesel: era un’icona delle station-wagon

Dallo stabilimento di Gand, in Belgio, Volvo ha sfornato l'ultima sua vettura a gasolio. La fine di un'epoca e l'inizio di un nuovo corso ecologico

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Tommaso Giacomelli

GIORNALISTA AUTOMOTIVE

Nato e cresciuto a Lucca, laureato in Giurisprudenza a Pisa, sono riuscito a conciliare le due travolgenti passioni per auto e scrittura. Una grande fortuna.

Il tempo passa e il mondo cambia. Anche Volvo decide di dare il proprio contributo a questa striscia di rivoluzioni che condizionano il mondo delle quattro ruote, dicendo addio a una pagina ricca della sua importantissima storia. Dallo stabilimento di Gand (Belgio), dalle sue ricche ed efficienti catene di montaggio, è uscita l’ultima vettura con motore diesel del costruttore svedese, ed è una V60 Cross Country. Non poteva che essere una station wagon a concludere questo straordinario percorso, forse, la miglior interprete dell’antica tradizione di Volvo, costituita intorno alla fama di vetture solide come querce e ideali per una numerosa famiglia.

Il piano di Volvo

Volvo ha messo in pratica quanto aveva affermato lo scorso settembre, quando aveva annunciato l’addio ai motori a gasolio entro le prime fasi del 2024. Dunque, promessa mantenuta. Il costruttore scandinavo, quindi, è entrato in quel circolo ristretto che vede i Marchi tradizionali abbandonare definitivamente una tecnologia trainante, per tantissimi anni, dell’industria automobilistica, in primis europea, e poi mondiale.

Rinunciare ai propulsori a gasolio è l’ultimo passaggio di un sentiero intrapreso nel 2021 con la scelta di commercializzare soltanto auto elettriche nel 2030, proseguito con lo stop alla ricerca e allo sviluppo di innovativi motori a combustione e sublimato con la cessione della partecipazione in Aurobay, la joint venture con la controllante Geely nel campo delle tecnologie endotermiche prossima a confluire nel progetto Horse portato avanti da Renault.

La strategia adesso prevede l’esclusiva vendita di modelli con motori ibridi plug-in ed elettrici, ma Volvo non ha nessuna intenzione di investire nello sviluppo di propulsori endotermici, dato l’imminente passaggio al full electric: fino a quel momento, saranno usate le tecnologie attualmente a disposizione.

Addio a una classica

La Volvo V60 Cross Country è una delle grandi vetture dell’azienda svedese, una di quelle che ha segnato un’epoca, diventano una vera icona nel settore delle station wagon, nel quale ha rappresentato una gemma all’interno del ventaglio di proposte a marchio Volvo. Questo è durato per molti anni, specialmente con la combinazione al motore diesel. Grazie alla sua versatilità e alla sua indole quasi da offroad, ha guadagnato uno spazio nel cuore tra gli appassionati del Brand, in tutto il globo.

Un futuro elettrico

Tornando alle motorizzazioni, Volvo è orientata senza indugio verso l’elettrico, che reputa una risorsa fondamentale e decisamente importante delle propria produzione. “Il nostro futuro è rappresentato dai propulsori elettrici, che sono superiori ai motori termici, poiché sono meno rumorosi, generano meno vibrazioni, comportano minori costi di manutenzione per i nostri clienti e non generano emissioni allo scarico”, ha dichiarato Jim Rowan, CEO di Volvo Cars. “Siamo focalizzati sulla creazione di un’ampia gamma di auto di fascia alta, completamente elettriche, in grado di offrire tutto ciò che i nostri clienti si aspettano da una Volvo, oltre a costituire un elemento chiave della nostra risposta al cambiamento climatico”.

Capostipite della nuova visione di Volvo è la EX30, il piccolo SUV totalmente elettrico presentato alcuni mesi fa e che in breve tempo ha già conquistato giudizi univocamente positivi a livello globale. Un buon modo per iniziare un’altra grande avventura.