Mihogo One, l’e-bike con un’autonomia incredibile

Con ben 270 km di autonomia, la Mihogo One sfida i limiti delle e-bike offrendo una dotazione tecnica avanzata per un'efficienza energetica superiore

Foto di Riccardo Asta

Riccardo Asta

Giornalista smart mobility

Nato a Genova nel 1985, laureato in architettura ma con una formazione multidisciplinare. Da anni collabora con riviste specializzate trattando temi legati alla mobilità sostenibile e al mondo bici, occupandosi in particolare del segmento e-bike e di tutte le novità che lo riguardano

La Mihogo One emerge nel panorama delle e-bike per la sua incredibile autonomia di 270 chilometri, una caratteristica che la distacca significativamente dai modelli standard disponibili oggi nel mercato. Nonostante il peso, la Mihogo One riesce a mantenere un’eccellente maneggevolezza e ad offrire caratteristiche interessanti come una doppia batteria e un sensore di coppia a due vie.

Le caratteristiche tecniche della Mihogo One

A prima vista sembra una classica e-bike piegabile dalle ruote fat, ma la Mihogo One nasconde diversi segreti. Il primo è una batteria ausiliaria all’interno del telaio lungo il tubo obliquo, il secondo è certamente l’innovativo sensore di coppia che permette di ottimizzare l’energia erogata; poi ci sono tutta una serie di piccole attenzioni come il grado di protezione IP65, il telaio in lega di magnesio di grado aerospaziale con trattamento antiruggine e un sistema intelligente di gestione della batteria che monitora le sue condizioni in tempo reale ed evita sovralimentazioni, sottocariche e cortocircuiti.

Mihogo One è quindi, perlomeno sulla carta, una buona sintesi di tutte le caratteristiche che una bici elettrica urbana dovrebbe possedere, soprattutto nel caso di grandi metropoli dove avere molta carica elettrica risulta indispensabile. 270 km sono davvero tanti, anche se il primato lo detiene ancora la speed e-bike Delfast Prime 2.0, con i suoi (dichiarati) 380 km di autonomia.

Mihogo One in versione cargo
Fonte: Mihogo One press kit
La grande autonomia permette di avere una scorta energetica che consente il trasporto di parecchio carico per lunghe distanze

Batteria e sensore di coppia

La doppia batteria è così concepita: una viene posizionata nel telaio ed è rimovibile quando pieghiamo la bici, l’altra si trova invece  in posizione centrale ed è possibile rimuoverla con molta facilità dall’alto. Questa collocazione ha purtroppo costretto i progettisti a non mettere un motore centrale, che quindi troviamo nel mozzo posteriore. Entrambe sono costruite con celle ad alta densità simili a quelle della Tesla X, che quindi sopportano almeno 3000 cicli di ricarica. La comodità di una ricarica poco frequente è indiscutibile, ma ricordiamoci sempre che anche da ferme le batterie decadono energeticamente

Ma torniamo all’altro punto interessante, il sensore di coppia. Mihogo One dispone di un innovativo sistema che, diversamente da quelli classici, prende le informazioni da entrambi i piedi: questo significa una maggiore efficienza del motore ed un risparmio di batteria che, secondo il produttore, si aggira intorno al 23%. La velocità massima in pedalata assistita è di 25 km/h e tra i sei livelli disponibili c’è anche la modalità “accelerazione senza pedali” che rende quindi di fatto illegale la bici in Italia (se non previa immatricolazione). Peccato per il peso: 28 kg non sono pochi, purtroppo i modelli con tanta autonomia pagano questo prezzo.

Mihogo one, la bici piegata
Fonte: Mihogo One press kit
Questa e-bike si piega dal telaio ma anche dal manubrio, diventando estremamente compatta

Autonomia si o no?

Il discorso dell’autonomia è un po’ insidioso: aumentando la capacità delle batteria aumenta anche il peso, che a sua volta aumenta la richiesta energetica e così via, come nei più classici circoli viziosi. Ecco perché si sta molto puntando sulle bici elettriche leggere, che danno una mano in caso di necessità, ma possono essere guidate anche senza l’ausilio del motore. In realtà sembra ci sia spazio per un altro filone, quello delle e-bike pesanti (sopra i 50 kg) che a quel punto si troverebbero ad avere un’enorme autonomia, la possibilità di portare parecchio carico (compreso un passeggero) ed una maggiore protezione contro i furti.

C’è però da dire che molto dipende dal nostro stile di guida, dal territorio in cui ci muoviamo e da altri parametri che fanno del concetto di autonomia un tema un po’ opinabile. Possiamo però dire che l’argomento sta subendo un’evoluzione rapida: alcuni modelli offrono batterie con ricarica veloce che possono garantire 40 km di autonomia in soli 20 minuti di allaccio alla corrente, altri, come One di Mihogo, che includono opzioni di range extender e doppia batteria, altri ancora che prevedono l’utilizzo di pannelli solari per ricaricarsi in corsa (una di queste è il prototipo TERRA di Daymak). 

Un nuovo scenario

La versatilità della Mihogo One si estende oltre il design ripiegabile e le caratteristiche tecniche innovative. I parafanghi e gli pneumatici larghi di Kenda migliorano la sua adattabilità a vari terreni, mentre il portapacchi integrato offre ulteriore comodità per il trasporto di carichi. Queste caratteristiche, combinate con la sua eccezionale autonomia, la rendono un’opzione ideale per una vasta gamma di utilizzi, dalla pendolarità urbana alle escursioni più impegnative.

La predisposizione per doppie batterie, come nel caso della ZEMO e della LeMonde Prolog, indica una tendenza non solo verso una maggiore autonomia, ma anche e soprattutto una maggiore flessibilità o, come direbbe Baumann, fluidità. Fortunatamente l’enfasi sulle soluzioni sostenibili e sulla riduzione dell’impatto ambientale, sta guidando il settore verso uno sviluppo di bici elettriche sempre più efficienti dal punto di vista energetico, sia in fase di produzione che in quella di esercizio.

Prezzo della bici

La sostenibilità è una considerazione fondamentale nel design delle e-bike moderne. L’uso di materiali riciclabili e la progettazione per la massima efficienza energetica sono diventati aspetti cruciali. Modelli come Mihogo One rappresentano un importante passo avanti nel mondo delle e-bike, non solo per la sua eccezionale autonomia, ma anche per il suo design e la sua versatilità. Man mano che il settore continua a evolversi, possiamo aspettarci ulteriori innovazioni che spingono i limiti sempre più avanti (speriamo non troppo), rendendo le e-bike più desiderabili e accessibili a un pubblico più ampio.

Se siete interessati, la bici è disponibile in campagna Indiegogo a diverse opzioni di acquisto. Il modello singolo da 270 km viene proposto a circa 1.200 euro.