Monza accende il motore della sua rivoluzione verde, e lo fa in silenzio, lontano dalle promesse rimandate di certe agende politiche. Giovedì 11 luglio è stato presentato il primo dei tre bus elettrici destinato alla linea urbana Z206, già operativi da venerdì 12, collegando l’Ospedale San Gerardo a via della Robbia, tra la sorpresa iniziale dei pendolari, non ancora abituati alle nuove forme di mobilità.
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Maggiore attenzione alla qualità dell’aria
Prodotto da Menarini, il mezzo, un Citymood, mette a disposizione 86 posti, oltre a due spazi per le carrozzine. A bordo, una mirror cam occupa il posto degli specchietti e un sistema di videosorveglianza in tempo reale garantisce la massima sicurezza, mentre, in termini di prestazioni, l’autonomia è da record, superando quota 400 km. Si tratta di un salto in avanti tangibile nel traffico urbano, come sottolineato dal sindaco Paolo Pilotto alla presentazione: “Il rinnovo del parco mezzi in città è un tassello importante di un piano più ampio che ripensa il futuro della mobilità a Monza – stiamo lavorando per offrire ai residenti e a chi raggiunge la città per lavoro, studio o svago un servizio efficiente e più attento alla qualità dell’aria”.
I tre bus entrati in servizio sulla linea Z206 fanno parte di un investimento ad ampio respiro: 15 milioni di euro, coperti da fondi del PNRR (che non ha avuto particolare successo nei bandi per l’installazione delle colonnine lungo lo Stivale) e del Piano Strategico Nazionale della Mobilità Sostenibile. Nei primi mesi del 2026 arriveranno altri 12 autobus elettrici di NET e 11 di Autoguidovie, portando a 26 i nuovi mezzi a batteria in circolazione. Due linee saranno completamente green entro l’inizio dell’anno prossimo: la Z206 e la Z201 (che collega S. Alessandro e S. Albino). Un cambio netto di paradigma, che va oltre l’aspetto tecnologico e assume una funzione sociale, rendendo il trasporto accessibile e più silenzioso per chi vive lungo i percorsi urbani.
Un passo nella transizione energetica
Anche Francesco Manzulli, presidente di NET, ha rimarcato il valore dell’operazione: “I nuovi bus elettrici rappresentano un passo concreto nel piano di transizione energetica e in termini di accessibilità – un impegno che oggi si estende alla città di Monza e che, come Gruppo Atm, abbiamo già avviato negli scorsi anni a Milano. I nuovi mezzi tecnologicamente all’avanguardia offriranno un servizio di trasporto sempre più efficiente e inclusivo”.
A supporto dei veicoli appena introdotti, NET sta completando anche la riconversione del deposito di via Aspromonte, dove sono in fase di installazione 21 colonnine di ricarica. La struttura – imprescindibile in questa fase di transizione – sarà in grado di ospitare l’intera flotta di e-bus (ormai una certezza in altre zone d’Italia, ad esempio a Torino), in modo da garantire ricariche rapide e continuità del servizio.
Il caso di Monza dimostra l’importanza di tener fede alle promesse. Mentre diverse città annunciano programmi futuri, qui i bus sono già sulle strade, a basso impatto, e filtra una sensazione positiva. Nessuno rimpiangerà i vecchi mezzi rumorosi e inquinanti, anzi vedere uno dei nuovi mezzi elettrici tagliare silenziosamente il traffico cittadino sembra già un’istantanea del domani.