Non è un mistero che in tutto il mondo le città stanno diventando sempre più grandi, inglobando al loro interno quel territorio che una volta si definiva la provincia. Milano e il suo hinterland sono un perfetto esempio di questo fenomeno ed è davvero difficile pensare che sia destinato ad attenuarsi nel breve periodo. Le città si stanno ingrandendo perché l’umanità sta crescendo di numero e con essa le richieste energetico-alimentari, le quali incentivano uno sfruttamento insostenibile delle risorse. Appare chiaro però che insieme a questa crescita devono di pari passo crescere (o quanto meno diventare più efficienti) anche i servizi, non ultimo il settore dei trasporti pubblici. Il fatto è che ci troviamo d i fronte a un cane che si morde la coda.
Prendiamo ad esempio la ormai famosa nube tossica di inquinamento sulla Pianura Padana, un fenomeno certamente complesso dipendente da vari fattori e non solo dalle automobili; è chiaro che usarne di meno potrebbe comunque iniziare a rendere l’aria più respirabile, ma come riuscire a farlo se la popolazione aumenta? In qualche modo è possibile ridurre il traffico e migliorare contemporaneamente gli spostamenti degli abitanti?
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L’elefante nella stanza
La risposta sarebbe di per se facile: si, è possibile farlo, e anche in maniera piuttosto veloce. Gran parte delle persone scelgono il mezzo privato a causa dei margini di libertà che permette, nonostante in realtà sia solo apparente visto che poi si cade vittima di traffico e soprattutto della ricerca di un parcheggio. Entrambi i problemi si possono notevolmente arginare utilizzando scooter e moto, veicoli purtroppo poco sfruttati dalla maggioranza delle persone se non in condizioni climatiche favorevoli. Inoltre, alcuni modelli eccessivamente potenti, hanno dei consumi paragonabili a quelli delle auto e in fase di scelta bisognerebbe porre particolare attenzione a questo aspetto. L’automobile è quindi ancora la scelta primaria, al contrario del trasporto pubblico locale.
Fermo restando le iniziative volte ad incentivarlo, è indubbio che vi sia una richiesta relativa a spostamenti private veloci ed economici, ma sempre un’opzione impossibile da realizzare. È davvero così? Beh, qualche soluzione ci sarebbe, prima fra tutte quella dei moto-taxi. In molte parti del mondo li usano con successo al posto delle automobili e per offrire quasi lo stesso servizio, con risultati che dovremmo prendere in considerazione, specialmente nel caso venissero utilizzati dei motori elettrici.
Moto-taxi, perché usarli
Il moto-taxi si presenta come un sistema altamente efficiente per lo spostamento privato in quanto si muove bene nel traffico, costa poco, consuma altrettanto poco (se scelto correttamente) e permette molte più corse. Chiaramente si tratta di un servizio integrativo, non sostitutivo. Le automobili saranno ancora necessarie per coppie, famiglie e chi trasporta bagagli. Ma per tutti quelli che, da soli in città, si trovano a volte costretti a ricorrere all’automobile perché non hanno alternative, il moto-taxi potrebbe essere la soluzione vincente. Questi mezzi vengono molto utilizzati in parti del mondo non occidentale: tuttavia ciò non ci deve fuorviare. Se analizziamo correttamente le motivazioni dietro al loro uso vediamo che sorgono in contesti sempre più confusi e affollati, proprio come quelli in cui si troveranno le nostre città in fase di espansione. Nel Regno Unito sembra che l’abbiamo già capito, visto che a Londra è presente da molti anni un servizio di moto-taxi estremamente efficiente e che lavora in sinergia con quello a quattro ruote. Ma non è l’unico paese occidentale a farne uso, anche in alcune località degli Stati Uniti e della Francia sono presenti i moto-taxi.
I vantaggi
Quando si parla di moto-taxi bisogna tenere bene presente i seguenti vantaggi, perché non si tratta proprio di aspetti trascurabili:
- Agilità: I moto-taxi, come tutti i veicoli a due ruote, hanno una migliore capacità di movimento nel traffico e difficilmente restano bloccati in coda;
- Velocità: La conseguenza diretta del primo punto è una riduzione dei tempi di percorrenza durante il servizio;
- Frequenza: allo stesso modo, il secondo punto punto si traduce in maggior numero di servizi, soddisfacente sia per il cliente che per il moto-taxista;
- Capillarità: Con il moto-taxi si possono raggiungere punti più difficili, basti pensare ad alcune strade dei centri storici europei;
- Consumi: se scelto il modello corretto, la moto consuma meno dell’automobile: ciò significa anche una tariffa più bassa per il cliente;
- Riduzione traffico: infine, l’uso del moto-taxi influisce direttamente sul traffico, togliendo mezzi a quattro ruote dalle strade.
Infine ci sarebbero dei ragionamenti da fare se venissero usati mezzi a motore elettrico perché a quel punto ci sarebbe anche un impatto in termini di inquinamento atmosferico ed acustico, oltre ad una riduzione generale dei consumi.
Qui da noi
E in Italia? Qui la questione è più spinosa perché una delle ultime riforme del codice della strada ha effettivamente previsto la possibilità di utilizzare motocicli come servizio di taxi e di prima emergenza sanitaria. Il problema è che sta tutto in mano ai comuni e che le licenze che vengono erogate non possono superare un certo limite, il quale è già abbondantemente occupato. Se quindi non viene in qualche modo rivista tutta la disciplina relativa i moto-taxi c’è il serio rischio di non vederne alcuno circolare lungo le nostre strade, cosa di cui invece ne avremmo un gran bisogno. Ribadiamo che se questi fossero elettrici, i vantaggi sarebbero ancora più evidenti, nonostante tutto l’interesse pubblico sia inspiegabilmente orientato solo verso le e-car.
Sono in realtà gli scooter e le moto elettriche a trarre molto più vantaggio dall’elettrificazione, sotto tutti i punti di vista. Le batterie sono più piccole, si caricano più facilmente, possono essere sostituite, sono molto più leggeri e quindi consumano meno. Anche in questo caso è necessaria una certa educazione, far capire che se usate correttamente le due ruote possono essere un toccasana per i moderni aggregati urbani in cui viviamo, e un modo per farlo è proprio quello di farli vedere in giro sotto forma di moto-taxi.