Città di Castello, lite per un parcheggio degenera: aggredisce una donna, in casa gli trovano di tutto

Un uomo di 66 anni è stato denunciato a Città di Castello per aggressione e detenzione abusiva di armi dopo una lite per parcheggio.

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Un uomo di 66 anni è stato denunciato per lesioni personali, violenza privata e detenzione abusiva di armi a seguito di un’aggressione avvenuta in un parcheggio di un centro commerciale. L’episodio si è verificato a Città di Castello, dove la Polizia di Stato è intervenuta dopo la querela presentata dalla vittima. L’uomo, identificato dagli agenti, è stato sottoposto anche al ritiro cautelativo delle armi legalmente detenute e al sequestro di 26 cartucce non denunciate.

La fonte della notizia

Stando alle informazioni pubblicate sul sito della Polizia di Stato, la vicenda ha avuto origine da una segnalazione presentata da una donna residente nel comune tifernate, che ha denunciato di essere stata vittima di aggressione in un’area di parcheggio di un centro commerciale.

La dinamica dell’aggressione

L’episodio si è consumato in un pomeriggio ordinario presso un parcheggio di un noto centro commerciale di Città di Castello. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, una discussione nata per futili motivi legati alla sosta delle automobili è rapidamente degenerata. Il 66enne, visibilmente alterato, avrebbe afferrato la donna per un braccio, strattonandola con forza e causandole un trauma distorsivo al polso. La vittima, spaventata e dolorante, si è subito rivolta alle forze dell’ordine per denunciare quanto accaduto.

L’intervento della Polizia e l’identificazione

Gli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza si sono immediatamente attivati per raccogliere la testimonianza della donna e acquisire eventuali elementi utili all’indagine. Grazie a un rapido lavoro di accertamento, il presunto autore dell’aggressione è stato identificato in un uomo nato nel 1959, residente nella stessa zona. Dopo aver ricostruito i fatti e ascoltato i testimoni presenti, la Polizia ha proceduto a denunciare l’uomo per violenza privata e lesioni personali.

Il ritiro delle armi e il sequestro delle cartucce

Considerata la gravità dell’episodio e la natura dei reati contestati, le autorità hanno disposto il ritiro amministrativo in via cautelativa delle armi legalmente detenute dal 66enne, come previsto dalla normativa vigente in materia di pubblica sicurezza. Durante le operazioni di ritiro, gli agenti hanno scoperto la presenza di 26 cartucce a palla calibro 7, delle quali non era stata effettuata la prevista denuncia. Questo ulteriore elemento ha portato al sequestro delle munizioni e a una nuova denuncia per detenzione abusiva di armi.

Le conseguenze per l’uomo denunciato

Il protagonista della vicenda, già gravemente compromesso dalla denuncia per lesioni personali e violenza privata, dovrà ora rispondere anche del reato di detenzione abusiva di armi davanti all’Autorità Giudiziaria. Il ritiro delle armi rappresenta una misura cautelare adottata per prevenire ulteriori episodi di violenza e garantire la sicurezza pubblica.

L’episodio avvenuto a Città di Castello evidenzia l’importanza della prevenzione e della tempestività nell’intervento delle forze dell’ordine. Grazie all’azione della Polizia di Stato, è stato possibile identificare e denunciare il responsabile, adottando tutte le misure necessarie per tutelare la vittima e la collettività.

Polizia repertorio IPA

Il presente articolo è stato redatto con l’ausilio di sistemi di intelligenza artificiale e con una successiva verifica e valutazione umana.