GP di Imola esce dal Mondiale di Formula 1, l'Italia perde un indotto di almeno 300 milioni di euro

Dopo l'esclusione del GP di Imola dal calendario 2026 del Mondiale di Formula 1, l'Italia perde un indotto di circa 300 milioni di euro: le reazioni

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Non c’è il GP di Imola nel calendario del Campionato mondiale 2026 di Formula 1. Per l’Italia è una brutta notizia: a maggio, il presidente di Regione De Pascale aveva parlato di circa 300 milioni di euro in riferimento all’indotto generato dal Gran Premio dell’Emilia-Romagna. Sempre a maggio il ministro Salvini aveva annunciato uno stanziamento di 5 milioni all’anno a favore di Aci per i GP di Monza (contratto in vigore fino al 2031) e Imola (contratto scaduto quest’anno).

Niente GP di Imola al Mondiale 2026 di Formula 1: il nuovo calendario

Fia e Formula 1 hanno reso noto ufficialmente il calendario del Campionato mondiale 2026, che conterà in totale 24 gran premi. Le novità sono il GP di Madrid che entra nell’elenco e il Gran Premio di Imola che, invece, ne esce.

“Siamo entusiasti di dare il benvenuto a Madrid nel calendario”, ha dichiarato Stefano Domenicali, presidente e Ceo di Formula 1, secondo cui “il 2026 segnerà una nuova era per la Formula 1” in quanto “assisteremo a un regolamento completamente nuovo per il nostro sport, con auto e motori alimentati al 100% da carburante sostenibile”.

GP Imola Mondiale Formula 1ANSA

Uno scatto dall’ultimo Gran Premio di Formula 1 di Imola.

Quanti milioni perde l’Italia senza GP di Imola dal Mondiale di F1

Per dare un’idea delle ricadute economiche per l’Italia derivanti dall’esclusione del GP di Imola dal Mondiale 2026 di Formula 1 è possibile fare riferimento alle dichiarazioni ufficiali rese dal presidente della Regione Emilia-Romagna in un comunicato datato 17 maggio. Michele de Pascale aveva sottolineato che l’indotto generato dal Gran Premio di Imola è pari a “circa 300 milioni di euro, con un potenziale molto superiore”.

Alcuni giorno dopo, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini aveva annunciato uno stanziamento di 5 milioni all’anno a favore di Aci per le gare di Formula 1 di Monza (che vanta un contratto valido fino al 2031) e di Imola (il cui contratto è scaduto quest’anno).

L’ultimo contratto prevedeva un investimento da 25 milioni di euro a edizione, ripartito tra Governo, Regione, Comune, ACI e Con.Ami. Il futuro, però, richiedeva un impegno diverso: secondo le prime stime riportate da Sport Finanza, erano necessari 30-35 milioni a GP per mantenere la gara con rotazione biennale o triennale con altri circuiti europei storici e 50-55 milioni a edizione per un contratto annuale stabile, allo stesso modo dei circuiti “premium” nel calendario di Formula 1.

Le reazioni all’esclusione del GP di Imola dal Mondiale di F1

In una nota congiunta, il presidente dell’Emilia-Romagna Michele de Pascale e il sindaco di Bologna Marco Panieri hanno tenuto a sottolineare: “Come Regione e Comune abbiamo fatto veramente tutto quello che si poteva fare in questa fase. Abbiamo evidenziato più volte, a più riprese, con diverse modalità, a tutti gli attori coinvolti, l’importanza e la strategicità della questione. Lo abbiamo fatto con trasparenza, chiarezza, massima disponibilità e collaborazione istituzionale. Inoltre il territorio aveva confermato da oltre un anno la propria disponibilità e stanziato a bilancio le risorse necessarie anche per il 2026, come era stato chiesto dagli altri partner istituzionali e sportivi dopo l’impegno assunto di recuperare il prossimo anno la mancata edizione del 2023 a causa dei drammatici eventi alluvionali”.

De Pascale e Panieri hanno assicurato che “questa notizia non rappresenta affatto la parola fine” e che “il percorso intrapreso da Imola e dal Gran Premio del Made in Italy e dell’Emilia-Romagna non si chiude qui”.

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