Il voto di La Russa se l'Inter dovesse vincere la Champions, barba tricolore ma niente referendum o Bella Ciao
Il presidente del Senato La Russa ha promesso di tingersi la barba tricolore se l'Inter dovesse vincere la Champions League
Il presidente del Senato Ignazio La Russa ha detto che si tingerà la barba di verde, bianco e rosso, se l’Inter, la squadra di calcio per cui tifa, dovesse vincere la finale di Champions League. Si è però rifiutato di cantare Bella Ciao o di votare al referendum su lavoro e cittadinanza come voto per la vittoria.
- Il voto di La Russa per l'Inter
- Le dichiarazioni di La Russa su Bella Ciao e sul referendum
- Le polemiche sul referendum
Il voto di La Russa per l’Inter
“Mi hanno detto che devo fare la barba bianca rossa e verde. Ho detto che va bene. Io bevo pochissimo, ho smesso di fumare, non intendo fare altri sacrifici” così ha dichiarato il presidente del Senato La Russa, parlando della finale di Champions League di sabato 31 maggio.
Si tratta di un voto, da rispettare in caso di vittoria, da parte dell’Inter, di quella che è considerata la più prestigiosa competizione calcistica per club al mondo. La Russa è un grande tifoso dell’Inter, ed è anche presidente dell’Inter Club Parlamento, che riunisce tutti i parlamentari che supportano la squadra milanese.
ANSA
L’Inter giocherà la finale contro il Paris Saint Germain, che in questa stagione ha vinto il campionato francese. Per l’Inter la finale di Champions League è anche l’ultima possibilità per aggiudicarsi un trofeo in questa stagione prima del Mondiale per club.
Le dichiarazioni di La Russa su Bella Ciao e sul referendum
Subito dopo le dichiarazioni di La Russa sulla possibilità di tingersi la barba in caso di vittoria dell’Inter, i giornalisti presenti hanno chiesto al presidente del Senato altri possibili gesti per celebrare l’eventuale trionfo europeo.
Alcuni hanno chiesto al presidente del Senato di cantare Bella Ciao, canzone simbolo della Resistenza contro l’occupazione nazista. Altri di votare ai referendum su lavoro e cittadinanza che si terranno l’8 e il 9 giugno.
La seconda carica dello Stato si è però rifiutata di accettare le proposte, rimanendo sulle sue posizioni.
Le polemiche sul referendum
La provocazione su Bella Ciao fa riferimento alle posizioni politiche di La Russa, che ha alle spalle una lunga militanza nell’estrema destra italiana, dall’MSI fino al suo attuale partito, Fratelli d’Italia.
Le domande sul referendum invece fanno riferimento a dichiarazioni recenti del presidente del Senato a riguardo. La Russa ha dichiarato non solo che non andrà a votare, ma che farà propaganda per l’astensione.
Perché un referendum abrogativo sia valido in Italia, devono votare il 50%+1 degli aventi diritto. Di conseguenza, il fronte del “No” spesso fa propaganda per l’astensione.
