La bomba sotto casa di Sigfrido Ranucci aveva un chilo di esplosivo e non aveva un timer

Un ordigno rudimentale con un chilo di esplosivo e senza timer: cosa sappiamo sulla bomba esplosa sotto casa di Sigfrido Ranucci

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Aveva circa un chilo di esplosivo la bomba che ha distrutto l’auto di Sigfrido Ranucci sotto casa sua a Pomezia. A causare l’esplosione sarebbe stato un ordigno artigianale, senza timer, che sarebbe stato piazzato con la miccia accesa all’esterno della villetta. È quanto emerso dai primi rilievi degli investigatori sull’attentato subito dal giornalista e conduttore di Report, sotto scorta da diversi anni.

Bomba sotto casa di Sigfrido Ranucci a Pomezia

Nella serata di giovedì 16 ottobre, attorno alle 22, una bomba è esplosa davanti casa di Sigfrido Ranucci a Pomezia, alle porte di Roma.

L’esplosione ha distrutto l’auto del giornalista e danneggiato l’altra vettura di famiglia, usata abitualmente dalla figlia.

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 Sul caso indagano i carabinieri

Ranucci ha raccontato che la figlia aveva parcheggiato l’auto neanche venti minuti prima dell’esplosione.

Sulla vicenda sono in corso indagini dei carabinieri, coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia di Roma.

Cosa sappiamo sulla bomba

I residui della bomba sono stati sequestrati dai carabinieri e verranno sottoposti ad analisi.

Dai primi accertamenti è emerso che a provocare l’esplosione sarebbe stato un ordigno rudimentale con circa un chilo di esplosivo posizionato vicino all’auto di Sigfrido Ranucci. Lo riporta Ansa.

Dai rilievi effettuati sul posto sembra che la bomba sia esplosa tra la vettura parcheggiata e il cancello della villetta.

La bomba non sarebbe stata azionata a distanza o con un timer, ma sarebbe stata lasciata, presumibilmente con la miccia accesa, tra due vasi all’esterno dell’abitazione.

Le indagini sull’attentato

Sul caso ha aperto un fascicolo d’indagine la procura di Roma, al momento il reato ipotizzato dai pm della Dda è danneggiamento con l’aggravante del metodo mafioso.

I carabinieri stanno acquisendo le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona che potrebbero aver immortalato chi ha piazzato la bomba.

“Ci sarà il massimo impegno delle forze di polizia per accertare rapidamente gli autori”, ha dichiarato il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi.

“Ho dato mandato di rafforzare al massimo ogni misura a sua protezione“, ha aggiunto.

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