Luca Barbareschi dice di non piacere alla gente perché "sono profondamente ebreo"
Luca Barbareschi si racconta in un'intervista per i suoi 50 anni di carriera in cui rivela che probabilmente risulta antipatico perché ebreo
Luca Barbareschi in una lunga intervista ha parlato della sua carriera, del suo imminente film da regista in arrivo nelle sale e della sua vita privata senza peli sulla lingua. Non ha risparmiato confessioni sul rapporto difficile con i figli, i vari scontri con i colleghi italiani e stranieri sia per le vedute artistiche che politiche e ha avuto modo di parlare anche di un provino tragicomico. Un bilancio dei suoi 50 anni di carriera e 70 anni di vita che compirà il prossimo anno. Spera di festeggiare il traguardo con i figli, in particolare Angelica la più grande con cui però i rapporti sono al minimo e che lo “odia a morte”.
- Luca Barbareschi ebreo discriminato?
- Luca Barbareschi e il parere sui colleghi
- Il rapporto con Giorgia Meloni
- La carriera politica di Luca Barbareschi
Luca Barbareschi ebreo discriminato?
A La Repubblica si è espresso con schiettezza sul suo essere molto divisivo tra i colleghi e il pubblico. Secondo Luca Barbareschi tutto nasce dalle sue origini ebree da parte di madre, l’economista Maria Antonietta Hirsch, che lo abbandonò quando aveva 7 anni. “Sono profondamente ebreo. E noi ebrei abbiamo un modo di pensare che è, per natura, divisivo” ha spiegato l’attore e regista.
La profondità della cultura ebraica spinge “a non accontentarti della semplificazione” per Luca Barbareschi e questo induce la gente a non apprezzarlo, subito durante una conversazione.
IPA
Luca Barbareschi e il parere sui colleghi
C’è spazio anche per parlare dei colleghi. Luca Barbareschi rivela di apprezzare come regista Luca Medici, in arte Checco Zalone, e come attori italiani Sergio Castellitto, Sergio Rubini e Walter Chiari. Non nasconde invece che Alberto Sordi e Nino Manfredi siano stati molto egoriferiti. In particolare racconta una lite con Manfredi che secondo lui voleva sempre avere l’ultima parola.
Per quanto riguarda invece Alberto Sordi, ha sempre pensato che fosse simpatico e un grande attore ma non era curioso e non amava le nuove generazioni. Luca Barbareschi ricorda anche un provino tragicomico negli Stati Uniti con il regista Ron Howard.
Tanti appuntamenti fissati ma sempre saltati con l’ex attore di Happy Days fino a quando riuscì ad incontrarlo ma rifiutò di lavorare con lui al film Angeli e Demoni.
“Mi dispiace, ma non posso fare il suo film, mi candido alle elezioni e cambierò il Paese” queste le parole rivolte al regista statunitense. Nemmeno Clint Eastwood riuscì a convincerlo al punto tale che lo stesso Luca Barbareschi gli spiegò che era troppo tardi perché “era al servizio dello Stato”.
Il rapporto con Giorgia Meloni
Lo scorso anno il regista e attore che festeggia 50 anni di carriera aveva fatto parlare di sé per la candidatura spontanea al Centro sperimentale di cinematografia al posto del dimissionario Sergio Castellitto.
All’epoca parlò anche delle sue simpatie politiche rivelando di apprezzare Giorgia Meloni.
Queste le sue parole “sono un uomo libero. Ho votato Giorgia Meloni: posso avere il diritto di dirlo? Siamo in democrazia. L’ho detto con onestà, molti dicevano di non votare Berlusconi e lo votavano”.
La carriera politica di Luca Barbareschi
Proprio il suo legame con Silvio Berlusconi, aveva portato Luca Barbareschi ad essere deputato della Repubblica con Forza Italia dal 2008 al 2013. Eletto nella circoscrizione della Sardegna, è stato vicepresidente della commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni.
