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Migranti e integrazione sociale: il modello Versoprobo

Versoprobo è la cooperativa italiana che permette ai richiedenti asilo di integrarsi in modo pratico ed efficace nella nuova realtà locale

Di: ASKANEWS | Pubblicato:

Nel delicato contesto dell’accoglienza e dell’integrazione dei richiedenti asilo, l’Italia può contare su un esempio virtuoso e consolidato: la cooperativa sociale Versoprobo, fondata nel 2009 a Vercelli da Islao Patriarca,  Presidente e anima guida dell’organizzazione.

Fin dalle sue origini, Versoprobo si è posta un obiettivo ambizioso e profondamente umano: offrire accoglienza, protezione e opportunità concrete a uomini, donne, minori, mamme con bambini e famiglie in fuga da situazioni di grave difficoltà, provenienti soprattutto da Paesi dell’Africa e dell’Asia. La cooperativa si fonda su due principi cardine: accoglienza e integrazione, considerati non solo valori morali, ma strumenti fondamentali per costruire una società più giusta, solidale e coesa.

Oggi Versoprobo gestisce con competenza e dedizione oltre 2.000 beneficiari e impiega più di 400 soci lavoratori, dislocati in numerosi centri di accoglienza nelle regioni Piemonte, Lombardia, Veneto e Abruzzo. Il lavoro quotidiano degli operatori – altamente qualificati e costantemente formati – è finalizzato a favorire una convivenza armoniosa, pacifica e inclusiva, nel rispetto delle diverse identità culturali, etniche e religiose.

L’impresa sociale come comunità educativa

Il modello operativo di Versoprobo si ispira alla logica dei college comunitari, luoghi in cui si impara a vivere insieme pur provenendo da storie, lingue e Paesi differenti. In tale ottica, i centri non sono semplici spazi di accoglienza, ma veri e propri laboratori di cittadinanza attiva, dove si studia l’italiano, si avvia un percorso di formazione professionale e si partecipa alla vita culturale e sociale del territorio.

Fondamentale è la collaborazione con le scuole, le associazioni, gli enti locali, le imprese e i professionisti del territorio, che insieme a Versoprobo costruiscono reti di sostegno solide e durature. Tra le attività più significative si segnalano gli eventi culturali e sportivi, occasioni preziose per favorire l’integrazione e lo scambio reciproco tra migranti e cittadini, arricchendo entrambe le parti.

Un lavoro che genera valore sociale

“Grazie alla passione e alla competenza dei nostri operatoriafferma la Presidenza di Versoprobosiamo riusciti a creare percorsi di accoglienza su misura, capaci di restituire dignità e progettualità ai richiedenti asilo, trasformandoli in risorse preziose per le comunità locali in cui vivono e lavorano. Gli stessi operatori, spesso cresciuti professionalmente all’interno dei nostri centri, sono testimoni del valore generativo di questo lavoro, che unisce vocazione sociale e sviluppo territoriale.”

Nel 2015 è stato aperto il primo centro di accoglienza migranti, segnando l’inizio di un percorso che ha condotto Versoprobo a diventare una realtà nazionale di riferimento, capace di coniugare l’efficienza organizzativa con una forte sensibilità etica e culturale.

Premi, riconoscimenti e ricerca scientifica

Nel corso degli anni, Versoprobo e il suo Presidente Islao Patriarca sono stati destinatari di numerosi riconoscimenti ufficiali per il loro impegno nel campo della cooperazione, dell’integrazione e dell’accoglienza. Tra questi si segnala il Premio “Cavalieri del Bene 2024”, conferito per l’eccellenza dimostrata nella gestione inclusiva e solidale dei progetti migratori.

Nel 2016 la cooperativa ha istituito un Comitato tecnico-scientifico, presieduto dal prof. Maurizio Ambrosini, docente di Sociologia delle Migrazioni all’Università degli Studi di Milano, con l’obiettivo di analizzare, sviluppare e innovare le prassi operative nel campo dell’accoglienza. Questo importante strumento di studio e riflessione consente a Versoprobo di coniugare prassi e ricerca, restando costantemente aggiornata rispetto alle evoluzioni sociali, giuridiche e culturali del fenomeno migratorio.

Versoprobo rappresenta oggi un punto di riferimento nel panorama nazionale dell’integrazione, grazie a una visione lungimirante e a una governance saldamente orientata al bene comune. Il suo fondatore, Islao Patriarca, ne è il motore e l’ispiratore instancabile, capace di trasformare un’idea di solidarietà in una realtà strutturata, operativa e profondamente umana.

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