Omicidio di Manuel Mastrapasqua, Daniele Rezza condannato a 27 anni: lo aveva ucciso per un paio di cuffie

La prima sentenza nel processo per l'omicidio di Manuel Mastrapasqua ha condannato Daniele Rezza a 27 anni di carcere

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Daniele Rezza è stato condannato a 27 anni di carcere per aver ucciso Manuel Mastrapasqua, per rubargli un paio di cuffie wireless. La sentenza è particolarmente dura: la procura aveva chiesto per il ragazzo una condanna inferiore, 20 anni. La corte ha contestato a Rezza i reati di omicidio e rapina, legati dal vincolo di continuità ma non dal nesso teleologico.

La condanna di Daniele Rezza

La sentenza del tribunale di Milano ha riconosciuto a Rezza le attenuanti generiche, e ha escluso quasi tutte le principali aggravanti che si sarebbero potute applicare in un caso come questo.

Tra le aggravanti riconosciute, quella di aver agito di notte e quella dei motivi abbietti e futili. La pena aggiuntiva causata da entrambe le aggravanti è stata però annullata dalle attenuanti generiche.

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Rozzano, dove è avvenuto l’omicidio

La corte ha stabilito anche un risarcimento per i familiari della vittima, Manuel Mastrapasqua, da stabilire in sede civile. Rezza ha evitato una pena ancora più grave perché il tribunale non ha riconosciuto il nesso teleologico tra i due reati.

Cos’è il nesso teleologico, la spiegazione della sentenza

Il nesso teleologico viene riconosciuto in un processo quando la corte riscontra che un reato (detto reato mezzo) è stato commesso per creare le condizioni di commetterne un altro (detto reato fine). Si tratta di un’aggravante, che aumenta la pena del reato mezzo.

In questo caso, l’ipotesi era che Rezza avesse ucciso Mastrapasqua per rapinarlo. L’omicidio sarebbe stato il reato mezzo, la rapina il reato fine. Il tribunale non ha però ritenuto che i fatti si siano svolti in questo modo.

Rezza avrebbe quindi ucciso Mastrapasqua come conseguenza del tentativo di rapina, non per rubargli le cuffie. L’imputato era inoltre già noto alle forze dell’ordine per piccoli reati, circostanza che ha escluso ulteriori sconti di pena.

L’omicidio di Manuel Mastrapasqua

I fatti per cui Rezza è stato condannato erano avvenuti nella notte tra il 10 e l’11 ottobre 2024 nel comune di Rozzano, alla periferia sud di Milano. Mastrapasqua stava rientrando dal lavoro quando Rezza lo avrebbe minacciato con un coltello per farsi consegnare le cuffie.

In un primo momento, la vittima avrebbe consegnato le cuffie al suo aggressore, ma avrebbe poi tentato di riprenderle. Allora Rezza avrebbe reagito, colpendo Mastrapasqua con una coltellata al torace.

Il 31enne era stato portato in ospedale alla vicina clinica Humanitas, ma era morto poco più di un’ora dopo.

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