Sparatoria a Rozzano, un ragazzo gambizzato per gelosia. Giovane di 20 anni fermato per tentato omicidio

È stata la gelosia a scatenare la sparatoria di Rozzano. Hanno poco più di vent’anni la vittima e il suo aggressore

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A Rozzano, popoloso centro alle spalle di Milano, si è verificata una sparatoria per strada. A essere stato colpito è un ragazzo di 25 anni, in gravi condizioni dopo essere stato ferito con un colpo di pistola alle gambe. L’aggressore, fermato per tentato omicidio, è un 20enne, la cui ira sarebbe nata per motivi di gelosia verso la fidanzata.

Sparatoria a Rozzano

Attorno alle ore 19.20 di venerdì 6 giugno, in viale Toscana 3, di fronte alla sede centrale della Tim di Rozzano, ha avuto luogo una sparatoria.

Secondo le prime ricostruzioni, a sparare sarebbe stato un giovane arrivato sul posto a bordo di un’auto Peugeot, in seguito abbandonata.

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La sparatoria a Rozzano, nell’hinterland di Milano

I colpi di arma da fuoco sono stati rivolti verso due uomini, padre e figlio, arrivati poco prima forse per un appuntamento.

Quando il guidatore della Peugeot ha iniziato a sparare, il padre è riuscito a fuggire e trovare riparo dietro una siepe.

Il figlio, 25enne con piccoli precedenti penali, è invece stato colpito in modo grave alle gambe.

Gambizzato un ragazzo di 25 anni

Il padre della vittima ha chiamato immediatamente i soccorsi, e pochi minuti dopo è arrivata un’ambulanza.

Il 25enne è stato condotto d’urgenza al pronto soccorso del vicino ospedale Humanitas, dove è stato ricoverato in codice rosso.

Sottoposto a un’operazione chirurgica, nonostante le gravi perdite di sangue, il giovane si trova ora fuori pericolo.

Un gruppo di circa venti persone, tra amici e familiari, è accorso fuori dal pronto soccorso dell’Humanitas per far visita alla vittima.

La lite per gelosia

Dopo la sparatoria, l’aggressore ha abbandonato la propria auto, fuggendo a piedi in direzione di piazza Alboreto.

L’uomo è stato rintracciato dagli agenti delle forze dell’ordine nella tarda mattina di sabato 7 giugno.

Fermato dai carabinieri del Nucleo investigativo di Milano e della Compagnia di Corsico, il 20enne deve rispondere all’accusa di tentato omicidio.

Pare che a causare l’agguato sia stata una lite causata dalla gelosia. “Lascia stare la mia ragazza”: così l’aggressore avrebbe minacciato il rivale.

L’episodio è avvenuto a poca distanza dal luogo in cui, pochi mesi prima, era stato ucciso Manuel Mastrapasqua.

In seguito a quell’episodio, la zona di Rozzano è stata dichiarata zona rossa dalle autorità della Città Metropolitana di Milano.

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