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NOTIZIE 11 GIUGNO 2021

Europei, quella volta che l'Italia vinse grazie a una monetina

L’Italia ha disputato fino a oggi tre finali agli Europei, vincendo una sola volta. Era il 1968 e in panchina c’era il commissario tecnico Ferruccio Valcareggi. A determinare il successo degli Azzurri non fu soltanto il talento dei giocatori, che quell’anno componevano una squadra d’eccellenza, ma anche un pizzico di fortuna. Tutto dipese dal lancio di una monetina durante il pareggio dell’Italia in semifinale con l’Urss. Mentre si attende di vedere come si comporterà la Nazionale azzurra agli Europei 2021 (qui come vederla), ecco come andarono le cose nel 1968.

Il lancio della monetina e la vittoria dell’Italia

La fase finale degli Europei del 1968 si giocò in Italia, ma in quell’edizione gli Azzurri rischiarono di essere eliminati. Durante la semifinale del 1968 l’Italia giocò a Napoli contro l’Unione Sovietica. La formazione che l’allenatore Valcareggi portò in campo era composta da: Zoff, Burgnich, Facchetti, Ferrini, Bercellino, Castano, Domenghini, Juliano, Mazzola, Rivera e Prati. All’epoca gli Europei avevano una fase di qualificazione e poi si tenevano i quarti di finale in partite d’andata e ritorno. L’Italia ’68 erano piena di talenti che hanno fatto la storia del calcio, come appunto Gianni Rivera, Dino Zoff e Gigi Riva, che nella semifinale però non giocò.

L’Urss al San Paolo fece le barricate. L’unica occasione l’ebbe Angelo Domenghini che colpì il palo. Al 90esimo minuto la partita finì 0-0, il risultato non cambiò neanche durante i tempi supplementari e, all’epoca, i calci di rigore non esistevano. L’arbitro tornò negli spogliatoi con i due capitani di Italia e Urss. Una monetina avrebbe deciso chi passava il turno, mentre gli spettatori erano con il fiato sospeso ad attendere il verdetto. Per decretare la squadra vincente del match furono necessari ben due lanci. La prima volta che la monetina venne lanciata restò in bilico infilata su una mattonella. Il lancio fu quindi annullato e se ne tentò un secondo. In quell’occasione il capitano dell’Italia Giacinto Facchetti disse “testa” e la scelta fu quella vincente. Grazie a quella moneta, gli azzurri andarono in finale all’Olimpico di Roma e batterono la Jugoslavia 2-0. Nell’ultima partita dell’Italia agli Europei ’68 la formazione era: Zoff, Burgnich, Facchetti, Rosato, Guarneri, Salvadore, Domenghini, Mazzola, Anastasi, De Sisti e Riva. A segnare nella partita finale furono Gigi Riva e Pietro Anastasi. Urla di gioia allo stadio e nelle case di tutti gli italiani, gli Azzurri divennero Campioni d’Europa per la prima e unica volta.

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