Jeep e quel baby SUV elettrico che prometteva l’inizio di una nuova era

A dispetto delle dimensioni compatte, la baby Jeep era uno dei progetti più interessanti in circolazione: le voci di corridoio avevano entusiasmo il pubblico

Foto di Manuel Magarini

Manuel Magarini

Giornalista automotive

Classe 90, ha una laurea in Economia Aziendale, ma un unico amore: la scrittura. Da oltre dieci anni si occupa di motori, in ogni loro sfaccettatura.

Nel marzo 2022, in occasione della presentazione del piano strategico “Dare Forward 2030” di Stellantis, il CEO Carlos Tavares aveva mostrato le immagini del primo SUV Jeep 100% elettrico, un nuovo tassello delle numerose iniziative intraprese dal marchio a livello globale che miravano alla completa elettrificazione della propria famiglia di veicoli a ruote alte.

Questo nuovo SUV Jeep totalmente elettrico sarebbe stato lanciato all’inizio dell’anno successivo, andando così ad ampliare l’offerta del brand. Un passo ulteriore verso la “Zero Emission Freedom” (Libertà a zero emissioni), concetto alla base della “vision” del Costruttore a stelle e strisce. Nel prosieguo si sarebbe apprese maggiori informazioni sulla BEV, diffuse direttamente dalla Casa.

Le foto spia della nuova baby Jeep elettrica

In prossimità del debutto dell’auto elettrica Jeep, i “paparazzi delle quattro ruote” l’avevano avvistata per la prima volta su strada. Il piccolo Sport Utility di Stellantis era stato fotografato “in segreto”, allora non si sapeva granché a riguardo, addirittura il nome era celato nel mistero, ma l’estetica era già chiara.

La vettura era stata avvistata dai fotografi spia mentre girava le scene dello spot pubblicitario, in fede alle voci di corridoio, perché gli stessi scatti erano trapelati a marzo, quando il CEO Carlos Tavares ne anticipato l’arrivo già per il 2023. Era la versione definitiva, con livrea gialla e dettagli neri, e con il dettaglio della piccola “E di elettrico” sulla griglia anteriore, elemento distintivo presente pressoché sull’intera gamma Jeep. Il debutto era forse previsto in occasione del Salone di Parigi a ottobre, ancora non è certo, ma l’hype era alle stelle.

L’estetica dell’auto

Dal materiale emerso il piccolo SUV appariva ben proporzionato e con un look piacevole e armonioso, senza forzature estetiche e stile sopra le righe, che va di moda oggi. Come accennato, all’anteriore figurava la classica mascherina Jeep, composta in totale da sette feritoie verticali e ai lati sono stati posizionati fari sottili. Sul paraurti una parte in plastica grezza abbastanza corposa, mentre una modanatura in grigio era stata posta alle estremità.

Molto robusto l’aspetto del cofano, nonostante le dimensioni ridotte, presentante due nervature laterali confluenti nelle due estremità della mascherina. Portellone verticale, all’altezza dei due fanali era stata posizionata una sporgenza con un motivo luminoso “geometrico”. La lettera “E” in azzurro impressa sia al frontale, sia al posteriore, stava a indicare la propulsione green.

La gamma

Dalla lunghezza inferiore rispetto alla sorella Renegade a listino, sarebbe stata la pioniera della Casa ad annoverare una variante full electric, basata sulla piattaforma CMP di PSA, poi entrata in Stellantis insieme a FCA, e adoperata su vari altri modelli del Gruppo, tipo la fortunata Opel Mokka, nonché la DS 3 Crossback,e la Peugeot 2008.

Comunque, era chiaro: non vi sarebbe stata esclusivamente la tipologia a combustione interna, pena il tagliarsi le gambe da soli in alcuni territori dove la transizione si trovava appena agli inizi, su tutti Italia e Spagna. L’auto sarebbe stata prodotta nello stabilimento di Tychy, in Polonia, in ottima compagnia. E allora avete capito di che auto stiamo parlando? Sì, della Jeep Avenger, eletta World Car of the Year 2023.