UNRAE, conferenza di fine anno: im-mobilità o mobilità del futuro?

In questa nuova puntata del Tg di Virgilio Motori si parla di quanto emerge dall'ultima conferenza UNRAE sull'andamento del settore automotive in Italia nel 2023

Foto di Serena Cappelletti

Serena Cappelletti

Giornalista e Automotive Specialist

Giornalista, autrice e conduttrice di programmi tv, PR specializzata, sempre nel settore dell'Automotive. L'ultima esperienza l’ha vista responsabile della comunicazione dell'Autodromo Nazionale Monza. Interviste esclusive, prove auto e un nuovo format video: Serena è il volto [e la voce] di Virgilio Motori.

Non sono bastati 11 mesi di crescita, quasi tutti a doppia cifra, per colmare la perdita di volume generata dalle crisi di mercato e di produzione succedute al Covid: a novembre 2023 il mercato delle auto in Italia è ancora sotto di 321.000 unità rispetto al 2019 (-18,1%). Le previsioni per i prossimi anni delineano una sostanziale stagnazione: fino al 2027, quando si stimano 1,8 milioni di immatricolazioni, il mercato sarà ancora inferiore agli oltre 1,9 milioni registrati nel 2019.

Le cifre elaborate dall’UNRAE – commentate nella conferenza stampa odierna – sono indicative dello stato poco incoraggiante del settore automotive in Italia. E il dibattito in corso non aiuta: “Si parla di transizione sostenibile economicamente in toni catastrofistici, ma in realtà non è una minaccia bensì una opportunità di crescita per l’industry e tutto l’indotto”, ha sottolineato il Presidente dell’UNRAE Michele Crisci. Il quale ha ricordato che “la transizione significa anche creare nuovi posti o riconvertire quelli esistenti, attrarre investitori esteri e nuovi impianti produttivi”.

L’UNRAE chiede di riportare al 2024, per le prime due fasce di emissione (0-20 e 21-60 g/Km), i fondi inutilizzati per incentivi alle autovetture, oltre 600 milioni di euro, modificando le attuali inefficaci regole con opportuni correttivi (tra l’altro: inclusione di tutte le persone giuridiche, aumento price-cap e aumento dei contributi unitari per le elettriche e plug-in), con le quali nel 2024 potrebbero essere incentivate circa 300.000 auto da 0-60 g/Km, senza avanzo di fondi. Anche per i veicoli commerciali va rivisto lo schema incentivi, eliminando l’obbligo di rottamazione per l’acquisto di veicoli elettrici, ed estendendo l’incentivo ad alimentazioni diverse dall’elettrico. Non solo, l’UNRAE ha anche sottolineato la necessità che venga previsto dal Governo un fondo ad hoc pluriennale per il rinnovo del parco dei veicoli industriali, elevando il contributo per l’acquisto di veicoli a 0 emissioni. Analoga misura andrebbe adottata anche per accelerare la sostituzione degli autobus più anziani e inquinanti, sia per il TPL che per il turistico.