Bloccasterzo auto, cos’è e come funziona

Il funzionamento del bloccasterzo come dispositivo di sicurezza, e come aumentarla con sistemi alternativi, essenziali per proteggere la propria auto dai furti

Foto di Maurizio Chiogna

Maurizio Chiogna

meccanico-elettronico automotive

La passione per i motori mi ha spinto, fin da quando avevo 16 anni, a dedicarmi alla riparazione delle auto, sviluppando una notevole esperienza nel settore automotive e diventando un meccanico elettronico. Dal 2020 ho iniziato a scrivere per il web, unendo così questa passione al mondo della divulgazione.

Pubblicato: 28 Settembre 2024 15:10

Il bloccasterzo dell’auto è un dispositivo di sicurezza essenziale che impedisce la rotazione del volante a motore spento. Oggi giorno, il furto d’auto rimane un problema preoccupante, con migliaia di veicoli rubati ogni anno. Il blocco del volante, insieme ad altre misure di sicurezza, può contribuire a ridurre il rischio di furto.

Il bloccasterzo e la sua evoluzione

Questo dispositivo, sebbene oggi sia una caratteristica standard di ogni automobile, ha una storia che risale agli albori dell’automobile stessa. Già, quando le prime auto iniziarono a circolare, i furti iniziarono a diffondersi. I ladri potevano semplicemente salire a bordo di un veicolo incustodito e allontanarsi. Per contrastare questo fenomeno, furono sviluppati i primi sistemi di bloccasterzo, inizialmente semplici meccanismi che bloccano il volante. Nel corso degli anni, questi sistemi si sono evoluti, diventando sempre più sofisticati e integrati nei sistemi di sicurezza delle auto moderne.

Cos’è e perché è importante

Il bloccasterzo è un dispositivo di sicurezza, meccanico o elettronico, che impedisce la rotazione del volante quando il veicolo è spento e la chiave è rimossa dal blocchetto (nel caso di blocco meccanico), o automaticamente nel caso di blocco elettrico. Questo impedisce ai ladri di guidare l’auto, anche se riescono ad accedere all’abitacolo. Sicuramente è un elemento essenziale per la sicurezza dell’auto e può fare la differenza in un tentativo di furto.

Come funziona e come si attiva

Come dicevamo ci sono due tipologie di sistemi di serie per il bloccaggio del volante:

  • meccanico: una volta estratta la chiave dal cilindro di accensione, un perno o una barra metallica si inserisce in un apposito alloggiamento del piantone dello sterzo, impedendo la rotazione del volante. Nel caso non dovesse succedere nell’immediato, a causa della posizione non corretta, alla rotazione del volante entrerà in funzione automaticamente. Per poterlo disattivare sarà necessario inserire la chiave e fare una leggera forza sul volante a destra e sinistra per poter ruotare la chiave. Questo tipo di bloccasterzo, pur essendo semplice ed efficace, richiede un’azione manuale da parte del conducente per essere attivato e disattivato;
  • elettronico: una volta spenta la macchina oppure quando la chiave non viene rilevata, un sistema elettronico blocca il motorino elettrico dello sterzo oppure fa scattare un perno che ferma la rotazione del volante. Il suo sblocco avviene soltanto al rilevamento della chiave o della scheda all’interno dell’abitacolo e premuto il pulsante di accensione. Tuttavia su alcune vetture sarà indispensabile premere il pedale del freno affinché questo avvenga. Il bloccasterzo elettronico offre il vantaggio di essere automatico, ma può essere più vulnerabile a tentativi di manomissione elettronica.

Blocca volante aftermarket

Per aumentare la sicurezza dell’auto, oltre ai sistemi montati di serie, in commercio si trovano delle soluzioni aggiuntive, vediamo quali i più comuni nel dettaglio:

  • bloccasterzo integrato: ormai presente di serie su tutte le auto moderne, offre comunque una protezione di base, ma comunque efficiente senza la necessità di dispositivi aggiuntivi;
  • aftermarket: dispositivo che può essere acquistato e installato separatamente. Offre un livello di sicurezza superiore, essendo visibile dall’esterno e spesso più robusto del bloccasterzo integrato di serie. Di queste soluzioni ci sono varie tipologie, vediamo le differenze:
  • a barra: una semplice barra che si estende tra il volante e il pedale del freno o della frizione, impedendo sia di schiacciare il pedale, ma anche di muovere il volante. Questo tipo di bloccasterzo è molto visibile e offre una buona protezione, ma può essere un po’ ingombrante da riporre quando non in uso;
  • a collare: si installa attorno al volante impedendo la rotazione. È meno visibile rispetto al bloccasterzo a barra, ma altrettanto efficace;
  • a pedale: un semplice staffa fissata su un pedale del freno o della frizione, impedendo cosi il suo utilizzo. Questo tipo di bloccasterzo è facile da installare e rimuovere, ma potrebbe essere meno efficace contro i ladri esperti.

Efficacia del bloccasterzo contro i furti

Il bloccasterzo rappresenta un ostacolo significativo per i ladri, in particolare per quelli opportunisti che cercano veicoli facili da rubare. L’impossibilità di manovrare il veicolo rende il furto molto più difficile e dispendioso in termini di tempo, aumentando le probabilità che il ladro desista dal suo intento.
Tuttavia, è importante essere consapevoli che nessun sistema antifurto è infallibile. I ladri più esperti potrebbero essere in grado di superare il bloccasterzo con strumenti specifici o tecniche particolari, come il “lock picking” (l’apertura di una serratura senza la chiave originale, utilizzando strumenti specifici che simulano la chiave) o il “bump key” (una chiave modificata che sfrutta un’onda d’urto per aprire la serratura). Inoltre, il bloccasterzo non offre protezione contro il furto dell’auto tramite carro attrezzi.

Altri sistemi antifurto per la tua auto

Oltre al bloccasterzo, esistono altri sistemi antifurto per proteggere la propria auto, alcuni montati di serie, mentre altri installbili successivamente o attivabili direttamente da casa madre:

  • immobilizer elettronico: questo sistema impedisce l’avviamento del motore, a meno che non sia presente la chiave originale inserita nel blocchetto oppure a bordo nel caso di chiavi elettroniche. Questo sistema è ormai di serie su quasi tutte le auto moderne e rappresenta una barriera importante contro i furti;
  • allarme satellitare: permette di localizzare la propria auto in caso di furto e inviare segnalazioni alle forze dell’ordine, così da evitare la perdita della macchina. Questo sistema è particolarmente utile per le auto di valore o per chi vive in zone ad alto rischio di furto. Su molte vetture è attivabile tramite casa costruttrice, mentre su altre va installato un sistema antifurto aggiuntivo;
  • dispositivi di tracciamento GPS: consentono di monitorare la posizione dell’auto in tempo reale tramite un’app o un sito web. Questi dispositivi possono essere utili per ritrovare l’auto in caso di furto, ma anche per tenere traccia dei propri spostamenti o per controllare l’utilizzo dell’auto da parte di altri. Questi sistemi sono utilizzati dalle assicurazioni o da flotte aziendali.

Un bloccasterzo, insieme ad altre misure preventive, può fare la differenza tra un’auto al sicuro e un furto evitabile.