Antifurto auto, quali sono disponibili sul mercato e come funzionano

Per proteggere la macchina da furti e scassi è importante scegliere il tipo di antifurto per auto giusto: alcuni consigli su come fare la scelta migliore

Foto di Manuel Magarini

Manuel Magarini

Giornalista automotive

Classe 90, ha una laurea in Economia Aziendale, ma un unico amore: la scrittura. Da oltre dieci anni si occupa di motori, in ogni loro sfaccettatura.

In Italia, il furto di vetture continua a essere un problema serio, con migliaia di veicoli rubati ogni anno. Per dormire sonni tranquilli, sai che cosa ti ci vuole? Un antifurto auto efficace. La scelta di un articolo di qualità ti consentirà di contrastare al meglio le pratiche dei malviventi. Resta da vedere cosa definisce un prodotto valido, perché a sentire le pubblicità delle aziende ciascuno lo è. Peccato che poi, alla prova sul campo, i veri valori vengano fuori e pentirsene poi è troppo tardi.

Inoltre, bisogna prendere in analisi vari altri fattori, tra cui le caratteristiche del mezzo e il budget. Un dispositivo avanzato comporterà, infatti, nel 99% dei casi un dispendio economico superiore, salvo particolari promozioni o sconti a tempo limitato. Grazie al progresso tecnologico degli ultimi anni, il mondo degli antifurto per auto ha conosciuto un evidente upgrade, con soluzioni all’avanguardia preposte a salvaguardare il mezzo dai tentativi di intrusione da parte di malintenzionati. Ciascun apparecchio possiede delle precise peculiarità e garantisce, perciò, un livello di sicurezza differente. Oggi, il panorama prevede tre macrocategorie: meccanico, elettronico e satellitare.

Meccanico

Uno meccanico blocca fisicamente una parte della macchina (volante, cambio, pedali). Si tratta di una protezione passiva, poiché non serve a impedire l’effrazione, quanto semmai a evitare che il ladro, una volta salito a bordo, possa guidare e allontanarsi. Il bullock ne è un esempio, molto diffuso e apprezzato grazie alla sua semplicità, robustezza e deterrenza. Ferma in contemporanea il volante e il pedale del freno, cosicché sia impossibile mettere in moto privi dell’apposita chiave. Per attivarlo è sufficiente inserire la chiave nella serratura e ruotare fino al blocco. La barra principale, realizzata in acciaio temprato di alta qualità resistente ai tentativi di scasso con seghe, trapani e mazze, si estende e si aggancia sia al volante sia al pedale del freno.

In commercio è disponibile pure la variante Bullock Pro, rinforzata mediante una barra principale più spessa e una serratura ancora più affidabile. In alternativa, esistono il bullock ergo, dal design ergonomico per un maggiore comfort durante l’utilizzo, e il chain, un modello con catena di acciaio dalla sicurezza superiore. Lo ricorda nel funzionamento il bloccavolante, che tuttavia arresta esclusivamente il volante, a cui va fissato tramite una barra metallica e una robusta serratura. A U o a bastone, con o senza leva di fissaggio, dispone talvolta di un sistema di allarme integrato che si attiva in presenza di scasso.

Il bloccapedale e il bloccacambio hanno modalità analoghe, dedicati ai pedali al cambio. Dadi e bulloni speciali prevengono, invece, il furto dei cerchioni, che necessitano di una chiave specifica relativa a montaggio e smontaggio. Infine, sono stati introdotte pure delle soluzioni inerenti a portiera, bagagliaio e capotte. Economici, semplici nell’uso ed efficaci contro i ladri “dilettanti”, tali dispositivi, reperibili a una cifra compresa tra 30 e 100 euro, hanno anche il rovescio della medaglia, rappresentato da ingombri, possibili vulnerabilità a tecniche di scasso sofisticate e l’assenza di allerta,tolte rare eccezioni.

Elettronico

Per quanto riguarda un antifurto auto elettronico, esso sfrutta sensori e sirene per segnalare un tentativo di furto o manomissione. I primi, perimetrale e volumetrico, rilevano l’apertura delle portiere, la rottura dei vetri o il movimento all’interno dell’abitacolo. I secondi emettono un suono dissuasivo, volto ad allertare il proprietario e le persone site nelle vicinanze. Il “direttore d’orchestra” è la centralina, che può includere anche l’avviso a distanza e l’immobilizzatore, preposto a impedire l’avviamento senza apposita chiave.

Quelli sofisticati sono collegati a una centrale operativa in modo da ricevere notifiche e sollecitare l’intervento delle Forze dell’Ordine. Inoltre, i migliori su piazza hanno i sensori di sollevamento, affinché il malintenzionato venga fermato anche se intende portare via la macchina con un carro attrezzi. Ravvisano la differenza di altezza da terra e avvertono la centralina. Gli apparecchi integrati con l’impianto CAN-BUS della vettura, che gestisce l’elettronica di bordo, sono preposti a monitorare diversi parametri, tipo l’apertura delle portiere, l’avviamento del motore, l’inclinazione del veicolo e il tentativo di traino.

Qualora vi sia una manovra di effrazione, la tipologia con doppio stato di allarme manda un avviso al proprietario tramite smartphone o telecomando. A intrusione effettiva, emette pure un potente allarme sonoro, in maniera da scongiurare allarmi e minimizzando il disturbo ai vicini. Provvisto di sistema antiscansione, protegge l’auto dalle incursione dei ladri tramite “code grabbing”, a intercettare il segnale della chiave elettronica. Se la chiave non è in prossimità o il segnale è stato compromesso, impedisce l’avviamento del motore. Un’ampia gamma di funzioni (sirena, immobilizzatore) e l’eventuale monitoraggio remoto determinano un costo superiore, che tende ad aggirarsi intorno ai 200 euro, in aggiunta al costo della manodopera laddove venga interpellato un professionista (non obbligatorio, ma preferibile). Sono potenzialmente vulnerabili ad attacchi elettronici.

Satellitare

Infine, un antifurto auto satellitare abbina tecnologia GPS e comunicazione mobile. Adibito a inviare il segnale GPS (o tecnologia equivalente, ad esempio CANOGLASS) a una centrale operativa, se attivo allerta gli agenti, fornendo la posizione del veicolo in tempo reale. I modelli di punta integrano pure la rete cellulare, così da permettere il rintracciamento del veicolo in caso di furto.

Le soluzioni più sofisticate annoverano telecamere integrate, in grado di registrare video e immagini all’occorrenza, al fine di fornire prove visive utili per le indagini delle forze delle Forze dell’Ordine e il recupero del veicolo rubato, per cui è stata introdotta una nuova tecnologia. Questa assicura la massima protezione, con la possibilità di avere monitoraggio costante e supporto in caso di furto all’estero. I contro? L’alta spesa, che arrivare a superare i 1.000 euro per le opzoini top di gamma, il canone mensile per il servizio di controllo e l’obbligo di installazione da parte di un professionista.

Cosa incide sul prezzo

Sul prezzo di un antifurto auto, l’affidabilità, le funzioni e il marchio sono tutti fattori cruciali. In via preliminare conviene definire un budget realistico di spesa, così come verificare l’effettiva compatibilità con la propria vettura. Il conseguimento delle certificazioni recenti attesta il rispetto delle condizioni di sicurezza più rigorose. E già che si può è una buona idea cercare in rete delle recensioni a riguardo.