Vergilius: come funziona il sistema alternativo al Tutor

Vergilius è il nuovo sistema di rilevamento della velocità dei veicoli che si affianca al Tutor e che troverà spazio non solo sulle autostrade italiane

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Fabio Lepre

Giornalista

Appassionato di motori e narratore delle storie dell'industria dell'auto. Sempre alla ricerca di notizie sul mondo delle 4 ruote e delle novità normative.

Con Vergilius siamo davanti alla dimostrazione dei progressi tecnologici nel campo della sicurezza stradale ovvero del rilevamento della velocità. Questo sistema, il cui impiego è concentrato sulle autostrade ma con l’intenzione di andare progressivamente ben oltre, ha l’obiettivo dichiarato di incoraggiare una guida prudente e responsabile. In pratica a ridurre incidenti e decessi stradali.

Cosa è Vergilius

Vergilius è la nuova generazione di sistemi di misurazione della velocità sulle autostrade e sulle strade italiane. Questa tecnologia avanzata, evoluta rispetto al sistema preesistente, è in grado di calcolare non solo la velocità media tra due portali utilizzando un metodo simile a quello del Tutor, ma anche la velocità istantanea sotto il portale dove sono installate le fotocamere, funzionando come un tradizionale autovelox.

Con un limite di tolleranza del 5%, Vergilius si posiziona come il successore diretto del Tutor, distinguendosene per la sua maggiore precisione nel sistema di monitoraggio. Questo avanzamento tecnologico consente alle autorità non solo di identificare la velocità media lungo un tratto stradale, come già possibile con il Tutor, ma anche di rilevare la velocità istantanea al passaggio sotto le videocamere, replicando il funzionamento di un autovelox tradizionale. L’utilizzo di Vergilius permette di acquisire una comprensione dei punti critici lungo le tratte stradali dove è installato il sistema, fornendo dati preziosi per la gestione della sicurezza stradale e la prevenzione degli incidenti.

Cosa cambia rispetto al Tutor

Vergilius e Tutor sono due sistemi di monitoraggio della velocità operanti sulle autostrade italiane, caratterizzati da diverse funzionalità e applicazioni. Mentre il Tutor si concentra sul calcolo della velocità media del veicolo lungo un tratto di strada, Vergilius offre una gamma più ampia di capacità, misurando sia la velocità media sia la velocità istantanea del veicolo.

La distinzione tra i due sistemi va cercata nella capacità di Vergilius di rilevare la velocità istantanea, consentendo così il monitoraggio preciso delle velocità in punti specifici lungo il percorso stradale. In pratica Vergilius riesce a identificare e segnalare un eccesso di velocità in tempo reale, oltre a fornire dati sulla velocità media su un determinato tratto di strada. E se il Tutor è presente sui tratti autostradali gestiti da Autostrade per l’Italia e altre società concessionarie, Vergilius ha una più ampia copertura, estendendosi ai tratti gestiti dall’Anas. Entrambi i sistemi, Vergilius e Tutor, adottano una tolleranza del 5%, garantendo una misurazione affidabile e accurata della velocità dei veicoli in transito.

Cosa cambia rispetto agli autovelox

Anche quando si parla di autovelox occorre utilizzare il plurale in quanto le tipologie sono differenti. Le più diffuse sono gli autovelox a fotocellula, i telelaser e quelli con apparecchiatura video. Gli autovelox a fotocellula sfruttano due o più fotocellule per rilevare con precisione la velocità dei veicoli che attraversano l’area di rilevamento. Questi dispositivi, comunemente definiti fissi, possono essere trasferiti da una postazione all’altra secondo necessità.

I telelaser sono dispositivi maneggiati dagli operatori e mirati direttamente sui veicoli in transito. La velocità del veicolo viene calcolata mediante l’emissione di un raggio laser che viene riflesso dal veicolo stesso e poi rilevato dal dispositivo.

Infine, gli autovelox con apparecchiatura video analizzano i filmati catturati da telecamere, solitamente collocate all’interno delle auto della Polizia stradale. Utilizzando algoritmi avanzati, sono in grado di elaborare i dati visivi e calcolare la velocità dei veicoli in transito. Tra queste tipologie, gli autovelox a fotocellula sono tra i più comuni sulle strade, seguiti dai dispositivi telelaser e quelli con apparecchiatura video, che tendono ad essere utilizzati in situazioni specifiche o per scopi di controllo più mirato.

Dove trovare il sistema Vergilius

Vergilius, il sistema di rilevamento della velocità avanzato, è stato implementato in varie località italiane per monitorare e garantire il rispetto dei limiti di velocità sulle strade. In particolare, Vergilius è stato inizialmente installato sulla SS1 Aurelia nel Lazio, nei segmenti ai chilometri 11+950, 15+700 e 23+450; sulla SS7 quater Domitiana in Campania, nei tratti ai chilometri 44+580 e 54+300; e sulla SS309 Romea in Emilia-Romagna, nei segmenti ai chilometri 1+680 e 7+080. Questi sono tratti stradali con un limite di velocità di 90 km/h.

A partire dal 18 luglio 2014, il sistema Vergilius è stato esteso anche alla galleria Santa Maria di Pozzano lungo la SS145 Sorrentina in provincia di Napoli, dove il limite di velocità massima consentita è di 60 chilometri orari. Quindi dallo stesso giorno Vergilius è stato attivato anche sul tratto salernitano dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria, compreso tra gli svincoli di Salerno e Sicignano-Potenza, dove la velocità massima consentita è di 130 chilometri orari. Infine, dal primo aprile 2015, Vergilius è operativo anche sul tratto salernitano della nuova autostrada Salerno-Reggio Calabria, tra Sicignano degli Alburni e Padula Buonabitacolo, mantenendo il limite massimo di percorrenza a 130 chilometri orari.

Per ulteriori dettagli sulle localizzazioni esatte e le ultime informazioni è possibile consultare il sito della Polizia di Stato.

Quali sono le multe previste

Le sanzioni per il superamento dei limiti di velocità, come stabilite dall’articolo 142 del Codice della Strada, variano in base alla gravità dell’infrazione.

Superare il limite di velocità di meno di 10 chilometri orari può comportare una multa che va da 42 a 173 euro, mentre superarlo da 10 a 40 chilometri orari può portare a una sanzione economica da 173 a 694 euro. Nel caso di un eccesso di velocità compreso tra 40 e 60 chilometri orari, la multa può essere di 543 a 2.170 euro, con la conseguente sospensione della patente da uno a tre mesi.

Se il superamento del limite di velocità è superiore ai 60 chilometri orari, la multa può variare da 845 a 3.382 euro, accompagnata dalla sospensione della patente da sei a dodici mesi. In tutti i casi di eccesso di velocità, sono previste decurtazioni di punti dalla patente. Le sanzioni sono ancor più severe se l’infrazione è commessa da conducenti di autotreni, autoarticolati, autosnodati, autobus di massa superiore a otto tonnellate, autocarri di massa superiore a 3,5 tonnellate, veicoli adibiti al trasporto di merci pericolose e mezzi d’opera. In tali casi, le sanzioni pecuniarie e le decurtazioni di punti vengono raddoppiate.

Come fare ricorso contro il sistema Vergilius

L’annullamento delle multe emesse per via del rilevamento della velocità del sistema Vergilius può essere richiesto mediante un ricorso presentato all’ufficio del giudice di pace competente per il territorio in cui è stata commessa l’infrazione. Anche se non obbligatorio, è consigliabile avere un avvocato per assistere durante il processo di contestazione.

Il ricorso deve essere redatto seguendo un modello reperibile nello stesso ufficio del giudice di pace o, in alcuni casi, scaricabile online dal sito dell’ente competente. Nel ricorso bisogna riportare informazioni dettagliate, come il proprio nome, cognome, codice fiscale, residenza ed eventuali recapiti Pec, e-mail o fax. Vanno essere precisati i motivi sia di fatto che di diritto per i quali si contesta la validità della multa emessa. E occorre indicare chiaramente la richiesta, che può essere l’annullamento o la dichiarazione di nullità della multa.

Il ricorso, firmato in originale, deve essere depositato insieme ad almeno tre copie al giudice di pace, oppure inviato tramite raccomandata con ricevuta di ritorno. Non bisogna dimenticare di allegare al ricorso almeno quattro copie della multa contestata, insieme all’eventuale originale, e ogni altro documento utile a supportare le ragioni del ricorrente.

Per validare il ricorso serve il pagamento di un contributo unificato, che varia a seconda dell’importo della multa contestata. Va versato entro e non oltre 30 giorni dalla data di ricevimento della multa.