Ducati, un 2023 da incorniciare tra MotoGP e Superbike

Una stagione da sogno per la Casa di Borgo Panigale, che chiude l’anno facendo incetta di titoli (piloti e costruttori) tra Motomondiale e Campionato delle derivate

Foto di Giorgia Guarnieri

Giorgia Guarnieri

Giornalista di MotoGP

Comunicazione e sport sono da sempre due fedeli compagni di viaggio: dalla scrittura alle immagini, mi piace raccontare storie ed eventi sportivi.

Quella che si appresta a chiudersi è stata un’annata semplicemente perfetta per Ducati. La Casa di Borgo Panigale, infatti, chiude il 2023 da assoluta dominatrice delle due ruote, conquistando tutti i titoli possibili in MotoGP e Superbike, oltre a quelli assegnati nel Campionato mondiale Supersport. 

Partendo dal Motomondiale, la prima corona è arrivata in Indonesia, dove Ducati ha ufficialmente conquistato il Mondiale Costruttori [il quarto consecutivo, ndr] con grandissimo anticipo. A questo si aggiunge il titolo piloti: la corsa è ancora apertissima [con Martín a soli 13 punti da Bagnaia, ndr], ma c’è la certezza matematica che a vincere sarà un pilota in sella a una Desmosedici. Non va poi dimenticato anche anche il titolo assegnato ai team: anche qui la sfida è tutta interna alla Casa di Borgo Panigale, con Prima Pramac che guida la classifica su Mooney VR46 e il team ufficiale. 

Sinfonia simile anche in Superbike, dove proprio lo scorso weekend Álvaro Bautista si è laureato Campione del Mondo [secondo titolo consecutivo per lui, ndr] in sella alla sua Ducati Panigale V4 R. Se il titolo piloti è arrivato solo all’ultimo, lo stesso non si può dire di quello Costruttori: qui Ducati ha largamente dominato, cogliendo ben 28 successi su 36 prove disputate e chiudendo la stagione con oltre 100 punti di vantaggio su Yamaha, seconda. Inoltre, da segnalare anche la conquista del Trofeo Indipendenti [dedicato ai piloti dei team satellite, ndr], vinto da Axel Bassani davanti a un altro ducatista, Danilo Petrucci. 

Infine, l’ultimo acuto è arrivato dal Mondiale Supersport, con Nicolò Bulega assoluto dominatore della categoria in sella alla sua Ducati Panigale V2, moto che ha fatto il suo esordio in questa categoria solamente lo scorso anno. E anche qui non è mancato il titolo costruttori, conquistato in anticipo rispetto alla fine della stagione.   

MotoGP, Ducati unica certezza 

Citando Ducati, non si può non parlare della splendida stagione della Casa bolognese. La Desmosedici si è rivelata ancora una volta la moto da battere, confermandosi al top per il quarto anno consecutivo. Il titolo Costruttori è arrivato ‒ con larghissimo anticipo ‒ al termine della Sprint Race del GP d’Indonesia, suggellato da un podio tutto Ducati [Martín vincitore davanti a Marini e Bezzecchi, ndr], ed è stata la chiusura perfetta di una stagione semplicemente stellare per Ducati. 

Ma, come detto, questo non è tutto. Per il titolo piloti, la matematica ha già dato il suo verdetto: a vincere sarà un ducatista. Si attende, invece, il responso della pista: a tre gare dal termine Francesco Bagnaia guida la classifica con 13 punti di vantaggio su Jorge Martín. Team ufficiale contro team satellite: una sfida tutta made in Panigale, ancora apertissima, che sulla carta vede tra i possibili vincitori anche Marco Bezzecchi, aritmeticamente ancora in corsa, anche se praticamente impossibile. Quel che è certo è che la lotta mondiale terrà tutti col fiato sospeso fino all’ultimo. Anche ‒ e soprattutto ‒ in quel di Borgo Panigale.

Dulcis in fundo, a coronare la stagione perfetta in MotoGP arriverà anche il titolo assegnato ai team. Un’altra sfida interna per Ducati, con Prima Pramac al momento in testa in questa speciale classifica con ben 96 punti su Mooney VR46 e 126 sul team Factory, quest’ultimo “penalizzato” dalla stagione in chiaroscuro di Enea Bastianini, a lungo infortunato. 

Superbike, Ducati-Bautista binomio perfetto (e vincente)

Dai prototipi alle derivate di serie, la musica non cambia: a trionfare è sempre e solo Ducati. Impressionante il dominio della Casa di Borgo Panigale nel Campionato mondiale Superbike in questo 2023: ventotto i successi conquistati nelle trentasei prove disputate, che significa oltre i tre quarti delle gare vinte.  

Anche in questo caso ad arrivare per primo è stato il titolo Costruttori, conquistato con ampio margine [oltre cento punti, ndr] su Yamaha, seconda classificata. Un trionfo a cui ha fatto seguito quello di Álvaro Bautista, laureatosi Campione dei Mondo nel corso dell’ultimo appuntamento stagionale a Jerez de la Frontera. Per lo spagnolo si tratta del secondo Mondiale consecutivo vinto in sella alla Ducati Panigale V4 R, un altro progetto vincente della Casa bolognese. 

E i successi non sono finiti qui: l’ultimo titolo conquistato è quello di Axel Bassani, vincitore per il secondo anno di fila del Trofeo Indipendenti [la speciale classifica dedicata ai piloti dei team indipendenti, ndr] davanti a un altro ducatista non ufficiale, Danilo Petrucci. Un en-plein che farà festeggiare a lungo gli uomini del reparto Corse di Ducati. 

Supersport, la ciliegina sulla torta  

E se MotoGP e Superbike rappresentano delle conferme, ecco che la grande novità arriva dal Campionato mondiale Supersport, dove è arrivato l’ennesimo trionfo per la Casa di Borgo Panigale. 

Una stagione dominata in lungo e in largo da un ritrovato Nicolò Bulega, trionfatore in sedici delle trentasei prove in calendario, conclusasi anche qui con un doppio titolo per Ducati (piloti e Costruttori). Un risultato che, in questo caso, fa impressione: la Panigale V2, infatti, ha esordito ufficialmente nel Campionato Supersport solamente un anno fa, nel 2022. Tanto è bastato per adattarsi alla categoria e dimostrarsi vincenti. E per chiudere in bellezza un 2023 da sogno.