Decreto autovelox, multe senza foto e altre novità in arrivo

Il Garante per la Privacy approva le bozze dell’attesissimo decreto Autovelox: le multe arriveranno a casa, ma senza immagini delle auto e con i volti oscurati

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Alessandra Caraffa

Esperta di automotive

Laureata in filosofia, è SEO Copywriter e Web Editor. Si occupa principalmente di mondi digitali e prospettive future - anche in ambito di motori.

Il decreto interministeriale sugli autovelox, atteso sin dal 2010, sembra essere finalmente in dirittura d’arrivo: lo schema del decreto, infatti, è completo ed ha ottenuto l’approvazione del Garante della Privacy.

Non è ancora dato di sapere quando entreranno in vigore le nuove regole, ma possiamo dare un’occhiata ad alcune delle novità più importanti in materia di collocazione e uso degli autovelox: la prima, quella che segna un deciso cambiamento rispetto allo stato di cose presente, è che le multe arriveranno a casa senza la tradizionale fotografia del veicolo a corredo della sanzione.

Autovelox, multe senza foto per la privacy

Il Garante della Privacy ha dato il via libera allo schema di decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e del Ministero dell’Interno sulle modalità di collocazione e uso degli autovelox. Come si legge nella nota del Garante, “nella versione dello schema all’esame dell’autorità si è tenuto conto delle osservazioni fornite dall’ufficio del garante nel corso dell’istruttoria per rendere il decreto conforme alla normativa privacy”. Lo schema presentato al Garante, quindi, può andare avanti per il suo iter.

L’approvazione del decreto autovelox, una misura attesa da ben 14 anni, si avvicina. E conterrà delle importanti novità: prima di tutto, la multa arriverà a casa ma senza immagini del veicolo o del conducente, che violano la privacy. Come riporta il ‘Corriere della Sera’, multa e verbale di contestazione dell’infrazione stradale saranno inviate a casa, ma non avranno più a corredo la foto del veicolo (in cui dovrebbero vedersi bene targa e contesto dell’infrazione).

Le immagini, che costituiscono prova dell’avvenuta infrazione, verranno conservate dall’autorità che eleva la sanzione “per il tempo strettamente necessario”, e potranno essere richieste dall’automobilista in caso di ricorso al Giudice di Pace o al Prefetto. Anche in questa fase, però, l’autorità custode della foto dovrà garantire, spiega il Garante, “che siano opportunamente oscurati o resi irriconoscibili soggetti terzi e targhe di eventuali altri veicoli ripresi”.

Decreto autovelox, le altre novità di Salvini

Le rilevazioni frontali dei veicoli tramite autovelox saranno ancora consentite, ma a patto che le strumentazioni oscurino automaticamente i volti delle persone a bordo delle auto. Inoltre, secondo le indicazioni del Garante, i dispositivi di monitoraggio del traffico potranno memorizzare le immagini registrate solo ed esclusivamente in caso di violazione del Codice della Strada.

Soddisfatto Salvini, che ha più volte definito gli autovelox come “trappole del Far West stradale”: lo scorso anno, quando già si parlava da tempo di nuovo Codice della Strada, Salvini aveva spiegato che con la riforma “non sarà più possibile posizionare autovelox col limite che improvvisamente scende da 90 a 50 km/h per fare cassa”, e che “si lavorerà per mettere ordine nella giungla degli autovelox con un’omologazione nazionale per evitare gli autovelox fai da te che vengono piazzati per fare cassa come Comune”.

Le novità del decreto non si limitano alle foto dell’infrazione: secondo le bozze, si va incontro a una stretta piuttosto decisa: gli autovelox non potranno essere piazzati a meno di un chilometro dai centri abitati né dove il limite massimo di velocità è di 50 km/h. Inoltre, non potranno essere collocati sui tratti di strade extraurbane dove la velocità è già ridotta di 20 m/h rispetto alla norma. Per stabilire dove potranno essere collocati gli autovelox, potrebbero essere addirittura coinvolte le Prefetture.