Tesla Cybertruck, il bizzarro pick-up elettrico è arrivato

Il pick-up elettrico Tesla Cybertruck è finalmente sbarcato, infatti sono state consegnate le prime 25 unità, in attesa di una maggiore produzione

Foto di Tommaso Giacomelli

Tommaso Giacomelli

GIORNALISTA AUTOMOTIVE

Nato e cresciuto a Lucca, laureato in Giurisprudenza a Pisa, sono riuscito a conciliare le due travolgenti passioni per auto e scrittura. Una grande fortuna.

Il pick-up elettrico Tesla Cybertruck ha fatto rumore fin dal primissimo istante di vita. Sono già trascorsi quattro anni da quando Elon Musk, patron e fondatore dell’azienda americana, provava la robustezza del suo nuovo e avveniristico veicolo. Fallendo. Tutti si ricordano di come quei vetri infrangibili si ruppero di fronte al lancio di una biglia d’acciaio. Archiviato quel momento, dopo tanto peregrinare e mille peripezie, la versione definitiva del Cybertruck è pronta a colpire gli automobilisti mondiali. Dalla sede di Austin, in Texas, i primi esemplari del bizzarro mezzo elettrico sono stati consegnati ai rispettivi proprietari. Un nuovo capitolo della storia di Tesla è pronto a essere scritto.

Una linea fuori dagli schemi

Musk è un personaggio estroso e, a suo tempo, definì il Cybertruck come un anello di congiunzione tra un modello “Blade Runner” e la “Wet Nellie“, un veicolo anfibio ispirato alla Lotus Esprit, del film “La spia che mi amava” appartenente alla saga di James Bond. Insomma, un mezzo fantasioso e diverso dal coro. Il processo di produzione è stato lento, ha subito molteplici rallentamenti, dovuti alla pandemia e a un calo della domanda verso tutto il mondo delle quattro ruote, elettrico o meno. Adesso, questo pick-up grigio come il metallo e spigoloso oltre misura, è pronto per colonizzare le strade del pianeta.

Tesla Cybetruck, concorrenti e produzione

Rendere accessibile il Cybertruck è la sfida più difficile secondo Musk, perché non è così semplice assemblarlo. L’obiettivo, comunque, resta quello di raggiungere la produzione di 250.000 unità entro il 2025, un traguardo ambizioso, forse difficilmente raggiungibile, ma Tesla è abituata a sorprendere la platea mondiale. Certamente, il segmento dei pick-up elettrici è già affollato nel Nord America, mercato di riferimento e dove questo tipo di veicoli va per la maggiore.

I concorrenti del Cybetruck sono formati dalla varie proposte garantite da General Motors, Ford, Volkswagen (l’Amarok è il pick-up dell’anno) oltre che da Rivian. L’Ovale Blu ha lanciato lo scorso anno l’F-150 Lightning, versione alla spina del suo modello più venduto negli Stati Uniti. Per capire meglio, nel corso del 2022, i tre modelli più venduti nel mercato degli Stati Uniti sono stati dei pick-up, guidati dalla serie F di Ford con oltre 650.000 unità immatricolate. Tesla vuole intromettersi in questo scenario con un oggetto che inizialmente sarebbe dovuto costare sui 39.900 dollari ma che, con ogni probabilità, non andrà a meno di 50.000 dollari. Praticamente al pari dei suoi rivali. La sua forza e la sua debolezza, risiedono però nella sua immagine, diversa dalle altre.

Autonomia tra i 400 e i 600 km

La produzione del Tesla Cybertruck entrerà a pieno regime tra non meno di 18 mesi, quando le linee di produzione verranno adattate alla specifica architettura di questo veicolo. La sua efficacia sarà anche nell’autonomia, con una percorrenza garantita tra i 400 e i 600 chilometri, un range buono per svariate situazioni. In questo modo, il pick-up più squadrato del mondo mostrerà la sua natura versatile. A questo bisogna aggiungere la sua straordinaria capacità di traino: 6 tonnellate, a seconda del modello. Vedremo gli sviluppi nei prossimi mesi, ma l’era del Tesla Cybertruck è finalmente scoccata.