Xiaomi sfida Tesla: ecco la nuova auto con la super autonomia

Xiaomi presenta il suo primo modello della gamma: la SU7, una berlina di grandi dimensioni (quasi 5 cm di lunghezza), avanzata e con un’autonomia di 800 km

Foto di Manuel Magarini

Manuel Magarini

Giornalista automotive

Classe 90, ha una laurea in Economia Aziendale, ma un unico amore: la scrittura. Da oltre dieci anni si occupa di motori, in ogni loro sfaccettatura.

È tempo di salpare le ancore. Da mesi (pardon, anni) si rincorrevano le voci circa il debutto di Xiaomi nell’industria dei motori con un’auto tutta sua. Restava da capire come sarebbe stata. Spesso le indiscrezioni vengono disattese, a maggior ragione quando un marchio è sul punto di nascere.

Benché l’azienda cinese esista da tempo, fino a oggi ha basato le proprie fortune sui prodotti di elettronica, ma il gruppo dirigente ha pensato di ampliarne le vedute. In un settore soggetto a continui cambiamenti, si sono convinti ad avallare lo sbarco nel comparto delle vetture elettriche.

Il capitolo iniziale del romanzo è scritto e ha un “titolo”: Xiaomi SU7. Dotato di un powertrain a zero emissioni, come detto poc’anzi, si tratta di una berlina di fascia alta, avente l’obiettivo di rivaleggiare con modelli affermati quali la Tesla Model S e la Porsche Taycan (passata da poco al restyling).

Annunciata nel 2021 con la promessa di un lancio nel 2024, ribadisce le ambizioni dal colosso asiatico. Che, stando ai programmi annunciati, investirà un totale di 10 miliardi di dollari entro il 2031, con una prima tranche di 1,5 miliardi di dollari.

Una grande berlina, in tutti i sensi

Invece di cavalcare il trend galoppante dei SUV, la SU7 sfoggia una carrozzeria da berlina di “taglia forte”. Lunga quasi 5 metri (4.997 mm, a voler essere precisi), larga 1.963 mm, alta 1.455 e con un passo di 3 m tondi tondi, le dimensioni generose si traducono in un abitacolo spazioso e confortevole.

Altrettanto degna di rilievo è l’aerodinamica, curata in maniera maniacale, tale da consentire un coefficiente di resistente aerodinamica (Cx) di appena 0,195. Il segreto, se così si può chiamare, è da ricercarsi nell’ala posteriore attiva. La tavolozza cromatica conta nove tinte, affinché i consumatori abbiano modo di personalizzarla in base ai loro gusti.

Arriva il primo modello della gamma Xiaomi, la berlina SU7
Fonte: Getty Images
Xiaomi svela il primo modello della sua gamma: la berlina SU7

Persino i detrattori dell’avanzata cinese (la task force UE medita il contrattacco) converranno su un punto: la loro capacità nello sviluppo dei software è impressionante. Grazie a una campagna di lungimirante, hanno maturato un know-how tecnico da far impallidire le realtà tradizionali. Questo strapotere è declinato sulla Xiaomi SU7 nelle tecnologie ausiliarie alla guida, meglio note con l’acronimo ADAS: tra 11 telecamere, Lidar e radar, la macchina ha un arsenale di assoluto rispetto.

Per la gestione dei contenuti multimediali, al centro della plancia troneggia il maxi-display da 16,1 pollici di diagonale, basato sul sistema operativo HyperOS di Xiaomi. Sotto lo schermo figura una fila di tasti fisici, mentre il volante vanta numerosi comandi, nonché due satelliti rotondi tramite cui definire le impostazioni di guida.

Non mancano poi la strumentazione digitale, l’head-up display e due monitor dedicati ai passeggeri posteriori. La capienza del vano bagagli è, invece, di 517 litri, a cui se ne aggiungono i 105 del vano anteriore.

I motori

Disponibile in diverse varianti, la Xiaomi SU7 raggiunge il picco delle performance nella Max, mossa da un doppio motore elettrico HyperEngine V8 da 495 kW (673 CV) e 838 Nm di coppia. Da 0 a 100 km/h scatta in soli 2,78 secondi e sul tachimetro arriva a toccare i 265 km/h.

In cinque minuti, la batteria da 101 kWh recupera 220 degli 800 km di autonomia complessiva in cinque minuti e 390 km in dieci. Più avanti ne conosceremo anche il prezzo.