L’universo della mobilità è in continua espansione. Sempre più spesso si registrano scoperte, innovazioni e soluzioni pensate per rendere il modo di muoversi, su gomma o meno, più ecologico e sostenibile. Se fino a poco tempo fa sembrava impossibile avere a che fare con un’automobile alimentata solamente dall’energia del sole, presente in Italia più che da altre parti, adesso non è più così. Proprio nel Belpaese nasce un’autovettura alimentata dai raggi solari, la quale ha fatto il suo debutto ufficiale niente meno che a Maranello, nel Museo della Ferrari. Non male come inizio.
Indice
Onda Solare e il suo prototipo
Non è una citycar, l’auto solare è una vettura abbastanza voluminosa, anche perché deve dare asilo a ben cinque metri quadrati di pannelli fotovoltaici sopra al tetto che, a loro volta, forniscono l’energia giusta per alimentare due motori elettrici integrati nelle ruote. Questa vettura, oltre a essere un orgoglioso laboratorio su quattro ruote, nasce per strabiliare. L’ambizione insita dietro alla sua carrozzeria avveniristica è di vincere la Bridgestone World Solar Challenge, la più importante competizione al mondo di auto solari.
Finora non abbiamo menzionato il nome, ma questo gioiellino della tecnica è stato battezzato Emilia 5. Non è un caso, infatti questo è il quinto prototipo in ordine temporale di vettura sviluppata da Onda Solare, una realtà che comprende studenti e docenti dell’Istituto di Istruzione Superiore Ferrari. A collaborare al progetto anche Università di Bologna e MOST, il Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile.
L’auto solare: com’è fatta
Il nuovo prototipo Emilia 5 è una vettura a quattro posti che appartiene alla classe Cruiser, con il telaio e la quasi totalità dei componenti realizzati in materiali compositi a base di fibra di carbonio. Le caratteristiche tecniche comprendono anche due motori elettrici in grado di spingere il veicolo fino a 120 km/h. Il peso della vettura è comunque leggero, perché sulla bilancia si parla di 460 kg.
Il team che si è occupato dello sviluppo della nuova Emilia 5 ha le idee chiare, molto ambiziose: la vettura è già decisa a partecipare a una grande avventura, infatti sta per affrontare la South Africa Solar Challenge, in programma a settembre, anche se il vero obiettivo – come anticipato – è la vittoria nella Bridgestone World Solar Challenge, la più rilevante competizione al mondo di auto solari.
Finanziato dall’Unione Europea
Un ruolo importante nello sviluppo di Emilia 5 è quello dell’Unione Europea. Il progetto GreenWave MOST, dal quale è poi nata la vettura, è finanziato infatti dall’UE, nell’ambito del Piano Nazionale Resistenza e Resilienza (PNRR). Dunque, questo strabiliante progetto beneficia del supporto della politica continentale, sempre molto attenta alle tematiche green e proiettata a un futuro della mobilità che sappia coniugare l’utilità con il rispetto del pianeta. Per questa ragione è lodevole l’impegno di chi cerca di studiare nuove soluzioni per il trasporto su gomma, ma lo è altrettanto chi materialmente dà un sostegno (anche di tipo economico) a coloro che hanno una visione che sappia sviluppare qualcosa di alternativo e di pionieristico, che ancora non c’è. Proprio come la Emilia 5, l’auto solare tutta italiana.