"Entrato Papa e uscito cardinale", il passo indietro di Parolin dopo la conta dei voti

Il retroscena sul presunto passo indietro del cardinale italiano Pietro Parolin al Conclave per il nuovo Papa in favore di Robert Francis Prevost

Pubblicato:

Pietro Parolin è “entrato Papa e uscito cardinale” al Conclave per l’elezione del nuovo Pontefice. Dal momento dell’elezione di Robert Francis Prevost, ora Leone XIV, si sente ripetere questo celebre modo di dire riferito al cardinale italiano, che era considerato il grande favorito per raccogliere il testimone da Bergoglio. Parolin avrebbe fatto un passo indietro, una volta resosi conto di non avere una maggioranza di voti così granitica.

Il passo indietro di Pietro Parolin al Conclave

Stando alla ricostruzione dei fatti riportata dal Corriere della Sera, il Conclave per il nuovo Papa si sarebbe aperto con un numero consistente di preferenze per Pietro Parolin, ma non sufficienti da poter raggiungere una condivisione tale da poter affrontare le divisioni della Chiesa.

Alla luce di ciò, il cardinale italiano avrebbe fatto un passo indietro, con le preferenze che sarebbero state così “pilotate” verso il candidato in ascesa, Robert Francis Prevost, poi effettivamente eletto.

Pietro Parolin Papa Prevost Leone XIVANSA

Robert Francis Prevost, Papa Leone XIV.

C’è anche chi ipotizza che ci fosse proprio questo presunto passo indietro di Pietro Parolin dietro al grande ritardo con cui è apparsa la fumata nera al primo giorno di Conclave.

Quanti voti avevano Parolin e Prevost?

Sempre in base a quanto riferito dal Corriere della Sera, a mezzogiorno di giovedì 8 maggio sembra che Pietro Parolin avesse 49 voti, mentre Robert Francis Prevost si fosse fermato a 38 preferenze.

Nel pomeriggio, poi, diversi voti si sono spostati sul porporato americano, che è cosi riuscito a superare la cifra di 89 preferenze decisiva per l’elezione del nuovo Papa.

Chi ha votato per il nuovo Papa Leone XIV?

Robert Francis Prevost avrebbe beneficiato dello scontro sotterraneo al Conclave tra i cardinali del Nord America e quelli dei paesi sudamericani. Non solo: sarebbe stato favorito anche dell’eco della sua presa di posizione contro la scelta del presidente degli Stati Uniti d’America Donald Trump di cancellare più del 90% di aiuti internazionali gestiti da UsAid, scelta che è stata definita “criminale”.

La possibilità che Prevost raccogliesse il testimone lasciato da Bergoglio, poi trasformatasi in realtà con l’elezione di Leone XIV, sarebbe stata vista favorevolmente anche dai cardinali africani francofoni.

Infine, i cardinali più attenti alla tradizione hanno visto con maggiore benevolenza lui, in contrapposizione all’ipotesi di un outsider.

Pietro Parolin Papa ANSA