Esplode il fegato a un 55enne di Torino, era rimasto schiacciato in un silos: è stato operato quattro volte
Schiacciato da una pala in un silos, un 55 è stato sottoposto a 4 operazioni per il fegato. Ha avuto il trapianto. La moglie: "Un angelo"
Un agricoltore 55enne della provincia di Cuneo è stato salvato all’ospedale Molinette di Torino dopo un grave incidente sul lavoro. Il suo fegato era “esploso”. Operato diverse volte, è stato sottoposto a un trapianto in super-urgenza nazionale. Ora è cosciente e in ripresa.
Incidente in azienda agricola
L’incidente risale al 2 aprile, quando il 55enne stava lavorando nel silos della sua azienda agricola a Fossano, in provincia di Cuneo. È stato schiacciato nella parte destra dell’addome contro il braccio di una pala meccanica.
Trasportato in codice rosso all’ospedale di Cuneo, è stato sottoposto a un primo intervento per una gravissima emorragia: il fegato è stato “impacchettato” per contenere la perdita di sangue.
© 2024 OpenMapTiles | © 2024 OpenStreetMap contributors | © 2024 TomTom | Tuttocittà
Il paziente è tornato due volte in sala operatoria e sembrava poter essere trasferito in reparto, ma undici giorni dopo l’emorragia è ripresa. Dopo quattro operazioni e il peggioramento delle condizioni, si è reso necessario un trapianto urgente.
Trasferimento e operazioni
Dopo l’allarme lanciato da Cuneo, il paziente è stato trasferito alla Terapia Intensiva Centralizzata delle Molinette di Torino. Qui il direttore del Centro Trapianto di Fegato Renato Romagnoli e l’epatologa Silvia Martini hanno valutato il caso e disposto l’iscrizione alla lista in super-urgenza nazionale.
Dopo sole 18 ore, è stato individuato un fegato compatibile grazie alla segnalazione del Centro Nazionale Trapianti. Il trapianto è stato definito “ai limiti dell’impossibile”: il fegato spappolato è stato rimosso e. dopo due ore senza organo, il sangue ha ripreso a circolare nel nuovo fegato.
Dopo altri interventi, il paziente è stato trasferito in area semintensiva. Ora è cosciente: “Grazie a tutti”, ha detto dopo il risveglio.
Come funziona la “super-urgenza nazionale”
Il sistema della super-urgenza nazionale consente di dare priorità immediata a pazienti in pericolo di vita a causa di insufficienze epatiche gravi, come in questo caso.
La richiesta viene inoltrata dal centro trapianti al Centro Nazionale Trapianti, che coordina in tempo reale la disponibilità degli organi a livello nazionale. In sole 18 ore è stato trovato un donatore compatibile in un’altra regione. La famiglia dell’uomo ha ribattezzato “angelo” il donatore, che ha salvato la vita al 55enne.
La moglie Claudia ha parlato di un “miracolo di Pasqua”, lodando l’impegno dei medici e ricordando l’importanza della donazione di organi: “Da una vita che viene a mancare possono risbocciare altre vite”.
