Frecciata di Matteo Bassetti dopo le minacce alla figlia di Giorgia Meloni: "I medici le ricevono da 4 anni"
Matteo Bassetti ha parlato delle minacce alla figlia di Giorgia Meloni, sottolineando la disparità di percezione rispetto a chi viene minacciato
L’infettivologo Matteo Bassetti, nel corso di una intervista, ha parlato della vicenda delle minacce alla figlia di Giorgia Meloni, esprimendo tutta la sua solidarietà per la premier, ma allo stesso tempo sottolineando la disparità di percezione delle intimidazioni a seconda di chi le riceve: “Sono anni che riceviamo insulti e minacce sui social, ma nessuno li condanna”.
- L’intervista a Matteo Bassetti
- Le minacce alla figlia di Giorgia Meloni
- La frecciata dell’infettivologo
L’intervista a Matteo Bassetti
L’infettivologo e direttore del reparto Malattie infettive dell’ospedale policlinico San Martino di Genova, Matteo Bassetti, ha rilasciato una intervista ad AdnKronos.
Nel corso del suo intervento, Matteo Bassetti ha parlato della vicenda delle minacce alla figlia della premier Giorgia Meloni, inviatele via social da un professore di tedesco.
Fonte foto: ANSA
Quanto accaduto ha suscitato indignazione e una trasversale condanna del gesto, con lo stesso docente che ha pubblicamente presentato delle scuse, e ha anche tentato il suicidio a causa della valanga di odio ricevuta.
Le minacce alla figlia di Giorgia Meloni
Il terribile messaggio, pubblicato sui social, augurava alla figlia della premier “la sorte della ragazza di Afragola”, ovvero Martina Carbonaro.
Una frase terribile e gravissima, che ha in qualche modo compattato destra e sinistra in una unanime critica al gesto e a questo tipo di linguaggio.
Anche Matteo Bassetti ha parlato di quanto accaduto, affermando che sia “giusto che tutti si siano indignati e abbiano dato solidarietà alla premier Meloni per quanto accaduto rispetto alle minacce alla figlia. L’ho fatto anch’io”.
La frecciata dell’infettivologo
Matteo Bassetti ha però continuato il suo discorso, non limitandosi alla solidarietà: “Come tanti altri medici, sono 4 anni che riceviamo insulti e minacce sui nostri profili social, ci augurano la morte ogni giorno o affermano di volerci aspettare sotto casa. Nessuno li condanna? Il punto è che questo fenomeno è generato anche da una campagna d’odio messa in piedi da alcune forze politiche”.
“Non accorgersene vuol dire che c’è qualcosa che non va nella politica – ha poi chiarito Bassetti – C’è una Commissione parlamentare che ha messo nel mirino i vaccini, evidentemente si continua a fare politica dietro i vaccini”.
“Ci dovrebbe essere una condanna unanime contro chi minaccia i medici: se il politico è minacciato c’è una condanna unanime, mentre degli operatori minacciati non interessa a nessuno – ha poi concluso l’infettivologo – essere vituperati senza che nessuno si indigni è anni luce distante da quello della politica. Così non va bene e il divario sta aumentando. Ma i cittadini se ne accorgono e infatti non vanno a votare”.
