Intelligenza artificiale alla Camera, l'IA aiuterà i politici sulle leggi: da Norma a Depuchat, le piattaforme

Arrivano alla Camera tre intelligenze artificiali che aiuteranno i politici con le nuove leggi: Norma, MSE e Depuchat sono i nomi delle piattaforme

Pubblicato:

Si muove qualcosa nel campo dell’innovazione tecnologica per le Istituzioni: l’intelligenza artificiale arriva alla Camera, con tre piattaforme sperimentali che aiuteranno i politici con le nuove leggi. Si tratta di Norma, MSE e Depuchat, strumenti IA sviluppati da università e centri di ricerca, che permetteranno ai deputati di scrivere emendamenti, interrogare dati legislativi e migliorare la trasparenza verso i cittadini.

L’intelligenza artificiale al servizio della Camera: cos’è Norma

La Camera dei deputati ha presentato i primi tre prototipi basati sull’Intelligenza Artificiale, usata come strumento innovativo “a supporto dei lavori parlamentari, della trasparenza istituzionale e del dialogo con i cittadini”.

Il primo dei modelli presentati è Norma, è un assistente virtuale nato dalla collaborazione tra il Politecnico di Milano e l’Istituto Einaudi, che permetterà ai deputati di interrogare l’Osservatorio sulla legislazione con linguaggio naturale, ottenendo informazioni su leggi, iter parlamentari ed emendamenti tramite testi, grafici e tabelle.

Intelligenza artificiale cameraANSA
L’Intelligenza Artificiale arriva alla Camera: tre piattaforme sperimentali aiuteranno i parlamentari con le nuove leggi

Il modello linguistico di Norma risponde esclusivamente attingendo dagli archivi ufficiali della Camera, e dovrebbe garantire la restituzione di dati certificati e verificabili.

MSE, la “Macchina scrittura emendamenti”

Altro sistema di IA è MSE (Macchina Scrittura Emendamenti), che è stato sviluppato dal consorzio Alma Human AI — Università di Bologna, LUISS, CNR, Verona e Torino — per assistere i parlamentari nella redazione degli emendamenti.

Integrato con le fonti interne della Camera, MSE incrocia testi di legge e audizioni per generare proposte emendative già formattate secondo i requisiti tecnici parlamentari.

Si tratta di un supporto volto a migliorare velocità e precisione del lavoro legislativo, non a sostituire l’azione umana. L’obiettivo è quello di renderlo operativo entro la fine del 2025.

DepuChat, il chatbot per monitorare l’attività parlamentare

Tra le applicazioni di Intelligenza Artificiale che verranno utilizza alla Camera c’è anche DepuChat, che è invece una piattaforma destinata alla cittadinanza, sviluppata da Università di Roma Tre e Firenze.

Il chatbot consente agli utenti di interrogare informazioni ufficiali su deputati, come proposte di legge, interventi e attività commissionali.

Le risposte sono limitate esclusivamente all’attività istituzionale, escludendo contenuti personali e fonti non verificate. Il sistema è in fase sperimentale e sarà reso pubblico dopo test di affidabilità e sicurezza aggiuntivi.

parlamento 123RF