La sonda sovietica Kosmos 482 passerà due volte sull'Italia sabato 10 maggio prima di cadere: l'orario
La sonda sovietica Kosmos 482 si schianterà su un luogo imprecisato del pianeta. Per gli esperti le probabilità che possa causare danni sono basse
Dopo oltre mezzo secolo in orbita, la sonda sovietica Kosmos 482 rientrerà in atmosfera con una traiettoria incontrollata. In altre parole, non si sa ancora con precisione matematica dove andrà a schiantarsi. I rischi per cose e persone in Italia, viene puntualizzato dalla Protezione civile, sono piuttosto bassi. Le autorità hanno inoltre reso noto gli orari e i luoghi dai quali la sonda sarà visibile.
Il lancio della sonda Kosmos 482
La sonda Kosmos 482 venne lanciata dall’Unione Sovietica il 31 marzo 1972 con l’obiettivo di raggiungere Venere, ma il modulo fu vittima di un guasto subito dopo il lancio, rimanendo intrappolato in un’orbita terrestre di tipo ellittico. Oggi, a distanza di 53 anni, la sua lunga permanenza nello spazio sta per concludersi.
Il modulo di Kosmos 482 pesa circa mezza tonnellata ed è stato progettato per resistere all’ambiente estremo di Venere.
Fonte foto: 123RF
I due passaggi sull’Italia secondo i dati diffusi dall’Agenzia Spaziale Italiana
È quindi ragionevole pensare che non si disintegrerà completamente durante il rientro atmosferico, a differenza della maggior parte dei detriti spaziali.
Inoltre, il paracadute di bordo, dopo oltre cinque decenni nello spazio, è considerato inutilizzabile.
Sonda sovietica in caduta sulla Terra
Secondo le ultime stime fornite dallo Space Debris Office dell’Esa (Agenzia Spaziale Europea), il rientro del modulo avverrà nella giornata di venerdì 10 maggio, con una finestra temporale compresa tra le 3:17 e le 12:57 ora italiana.
Il momento più probabile individuato dagli esperti è attualmente attorno alle 8:26, ma l’orario preciso resta soggetto a variazioni dovute a molteplici fattori, tra cui la densità atmosferica, il vento solare e le interazioni gravitazionali.
Rischi minimi per l’Italia
Le proiezioni radar attuali prevedono due passaggi potenzialmente rilevanti sopra l’Italia:
- il primo (in rosso nel disegno) avverrà tra le 5:03 e le 5:04, interessando porzioni della Sardegna e del Centro Italia;
- il secondo (in verde nel disegno) si verificherà tra le 11:06 e le 11:08, coinvolgendo alcune aree di Calabria, Sicilia, Piemonte e Liguria.
Gli esperti sottolineano che le probabilità che frammenti del satellite impattino effettivamente su suolo italiano sono quantificabili in appena una su un milione.
Lo Space Debris Office ha reso noto che il punto di impatto col suolo potrebbe essere nel Golfo del Bengala tra India e Myanmar. Ma si tratta di stime preliminari che potrebbero essere del tutto stravolte dallo sviluppo degli eventi.
Le autorità, tuttavia, invitano alla calma: oltre il 70% della superficie terrestre è ricoperto da oceani, e gran parte del resto è disabitata o scarsamente popolata. Questo, unito al continuo monitoraggio internazionale, riduce ulteriormente il rischio che il rientro possa causare danni o feriti.
Ulteriori aggiornamenti e monitoraggi in tempo reale sono disponibili sul portale europeo Eusst (EU Space Surveillance and Tracking) all’indirizzo: www.eusst.eu.
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