Morta da un anno dopo aver chiesto aiuto a ChatGpt, il dramma di una 23enne in Gran Bretagna: chi era

Tragedia in Gran Bretagna, la 23enne Charlotte Leader è stata trovata morta dopo oltre un anno: il suo ultimo contatto sarebbe stato con ChatGpt

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È stata trovata senza vita dopo più di un anno Charlotte Leader, 23 anni, morta da sola nella sua abitazione in Gran Bretagna. Nessuno si era accorto della sua scomparsa e il suo ultimo contatto noto sarebbe stato con ChatGpt. La giovane soffriva di disturbi mentali e alimentari, ma restano ancora da chiarire le cause esatte della morte.

Tragedia in Gran Bretagna, morta una 23enne

Charlotte Leader, una 23enne che viveva a Bolton, in Gran Bretagna, è morta da sola nella sua abitazione dopo aver chiesto aiuto a ChatGpt.

La giovane donna viveva in solitudine dopo aver cessato i rapporti con la famiglia, con la quale gli ultimi contatti risalivano al 2021.

Morta ChatGpt Gran BretagnaiStock

L’ultima conversazione nota della donna è avvenuta con ChatGpt

Il corpo della 23enne è stato ritrovato nella sua casa dalla Forze dell’Ordine, che hanno fatto irruzione presso l’abitazione nel corso di un controllo di sicurezza. Secondo quanto riportato dalla stampa britannica, Leader sarebbe morta ad agosto 2024. Nessuno, per oltre un anno, si era però accorto del suo decesso.

L’ultima conversazione con ChatGpt

Poco prima di morire, Charlotte Leader aveva chiesto aiuto a ChatGpt: lo hanno rivelato le indagini sul cellulare della 23enne.

Secondo quanto riportato dai media della Gran Bretagna, infatti, la giovane avrebbe utilizzato l’Intelligenza Artificiale per l’ultima volta il 30 luglio 2024.

In tale occasione, Leader aveva conversato con ChatGpt dopo essersi procurata del cibo.

“Aiutami, sono andata di nuovo a procurarmi del cibo”, aveva scritto la giovane donna all’AI.

“Sembri indecisa sull’idea di prendere del cibo”, le ha risposto il chatbot, al quale Charlotte Leader aveva replicato: “È cibo che non volevo e questo è frustrante”.

Un passato di disturbi mentali

Le Forze dell’Ordine non sono riuscite a risalire alle esatte cause della morte di Charlotte Leader, ma hanno escluso abusi di droghe o farmaci.

Sembra che la 23enne, che da tempo soffriva di disturbi mentali, negli ultimi mesi della sua vita respingesse le persone, familiari e servizi sociali inclusi.

Gli ultimi contatti della donna sono quelli avuti con ChatGpt.

La sorella ha inoltre confermato che Leader “soffriva di disturbi alimentari, tra cui la bulimia, fin da piccola”.

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