Chiara Zardo morta nel sonno a 18 anni a Treviso dopo aver preso un antinfiammatorio: aveva solo mal di gola
La Procura di Treviso apre un fascicolo sul decesso di Chiara Zardo, morta nel sonno a soli 18 anni: poche ore prima aveva preso dell'ibuprofene
La Procura della Repubblica di Treviso ha aperto un fascicolo sulla morte di Chiara Zardo. La giovane ragazza, 18 anni, è morta nel sonno dopo aver assunto dell’ibuprofene per un mal di gola. La sua salma si trova attualmente presso l’obitorio di Montebelluna, sotto sequestro giudiziario. Verrà disposta un’autopsia completa per stabilire quali siano state le cause del decesso, apparentemente avvenuto per cause naturali ma per il quale la madre, Elisa Ciannillo, chiede verità.
18enne morta nel sonno
I fatti risalgono alla notte tra venerdì 24 e sabato 25 ottobre. Secondo Repubblica Chiara Zardo, 18 anni e residente a Pederobba (Treviso), era uscita con alcuni amici per passare la serata in compagnia. Quel giorno la ragazza accusava un mal di gola e per questo la madre, Elisa Ciannillo, le aveva somministrato una compressa di ibuprofene.
Chiara era rientrata a casa intorno alla mezzanotte. L’indomani mattina la madre, insospettita dal fatto che la ragazza non fosse ancora in piedi, era entrata nella sua camera. La figlia giaceva priva di vita sul suo letto.
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La madre aveva subito composto il numero delle emergenze e sul posto sono intervenuti i sanitari del Suem 118. Purtroppo non è stato possibile far altro che constatare il decesso della 18enne.
Oggi Elisa, la mamma, chiede che venga fatta luce sulla morte della figlia. Treviso Today scrive che nella sua stanza non sono stati trovati elementi sospetti, ma soprattutto si esclude che Chiara Zardo assumesse sostanze stupefacenti. La 18enne, inoltre, non aveva problemi di salute né sul suo corpo sono stati rinvenuti segni di violenza.
Le indagini della Procura di Treviso
Come anticipato, la Procura di Treviso ha aperto un’inchiesta per far luce sulla vicenda. Repubblica scrive che il pubblico ministero ha incarico l’Ulss (Unità Locale Socio Sanitaria) di eseguire un esame autoptico esterno. Qualora i risultati ottenuti non fossero sufficienti non si esclude la possibilità di procedere con l’autopsia completa.
La salma si trova sotto sequestro giudiziario presso l’obitorio di Montebelluna, a disposizione delle autorità. Tra le ipotesi considerate dagli investigatori, scrive Repubblica, c’è quella del malore dovuto a una reazione avversa al farmaco. Non si esclude, tuttavia, la presenza di una patologia non diagnosticata. Non è dato sapere se Chiara Zardo avesse assunto ibuprofene in occasioni precedenti.
Lo sfogo della madre di Chiara Zardo
Elisa Ciannillo, parlando con la stampa locale, ha riferito che la figlia “era sanissima” e per questo “voglio sapere perché mia figlia non c’è più”.
Poi ha precisato: “Escludo in modo assoluto qualsiasi legame con droghe o comportamenti a rischio”. Recentemente un’altra giovanissima, si è spenta nel sonno: Adele Baldassarre aveva solo 16 anni.
Facebook Elisa Ciannillo / IPA