Scoperto bracconaggio ad Aversa con tecnica crudele, utilizzate femmine di Cardellino: blitz e denuncia

Un uomo è stato denunciato a Caserta per uccellagione e maltrattamento di animali: 22 cardellini sono stati liberati grazie a Polizia e LIPU.

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22 cardellini sono stati liberati dalla Polizia di Stato e dagli attivisti della LIPU che hanno agito contro il bracconaggio a Caserta. Un cittadino italiano è stato colto in flagranza mentre catturava illegalmente uccelli protetti, utilizzando trappole e animali vivi come esche.

Operazione congiunta tra Polizia e LIPU

Stando alle informazioni pubblicate sul sito della Polizia di Stato, l’intervento è stato il risultato di una stretta collaborazione tra gli agenti del Commissariato di P.S. di Aversa e i membri della Lega Italiana Protezione Uccelli (LIPU) di Napoli. La sinergia tra le due realtà ha permesso di sorprendere un uomo mentre era intento in attività di uccellagione, una pratica illegale che consiste nella cattura di uccelli con strumenti vietati dalla legge.

Le modalità del reato: trappole e animali vivi come esche

L’uomo, secondo quanto accertato dagli investigatori, aveva predisposto trappole e utilizzava femmine di Cardellino “imbragate” per attirare i maschi e imprigionarli. Questa tecnica, considerata una delle forme più crudeli di bracconaggio, sfrutta il richiamo naturale degli animali per intrappolarli, violando le normative a tutela della fauna selvatica.

Il controllo e il sequestro degli animali

Gli agenti, dopo aver fermato l’uomo in flagranza, hanno esteso i controlli alla sua abitazione. Qui sono stati rinvenuti e sequestrati 22 cardellini (Carduelis carduelis), tutti costretti in minuscole gabbie. Gli uccelli, appartenenti a una specie protetta, erano detenuti in condizioni incompatibili con il loro benessere, aggravando la posizione dell’indagato.

Denuncia per uccellagione e maltrattamento di animali

Al termine delle verifiche, il cittadino italiano è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per i reati di uccellagione e maltrattamento di animali. Le accuse contestate riflettono la gravità delle condotte accertate, che hanno messo a rischio la sopravvivenza di una specie protetta e violato le leggi nazionali sulla tutela della fauna.

La liberazione degli uccelli e il ruolo dei veterinari

Grazie all’intervento tempestivo della Polizia di Stato e della LIPU, i 22 cardellini sono stati affidati alle cure dei veterinari dell’ASL di Aversa. Dopo le necessarie visite mediche, gli animali sono stati immediatamente restituiti alla natura e liberati in un’area protetta, garantendo così il loro ritorno all’habitat naturale.

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Il presente articolo è stato redatto con l’ausilio di sistemi di intelligenza artificiale e con una successiva verifica e valutazione umana.