Nuove accise carburanti, la benzina scende e il diesel sale dopo il decreto del Governo Meloni

Col nuovo decreto del Governo Meloni cambiano le accise sui carburanti, riallineate: quando scende la benzina e quanto sale il diesel

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Nuove accise sui carburanti, calano quelle sulla benzina e aumentano quelle sul diesel. La variazione, in entrambi i casi, è di 1,5 centesimi al litro. Il riallineamento, previsto da un decreto all’interno della riforma fiscale del Governo Meloni, comporterà ovviamente conseguenze nelle tasche degli italiani, a seconda della tipologia di vettura a disposizione. Il Codacons ha stimato un aumento di 364,5 milioni di euro per gli automobilisti a gasolio e una riduzione di 374,5 milioni di euro per chi viaggia con la verde.

Quando Meloni parlava di tagliare le accise

Nel 2019, quando Fratelli d’Italia era all’opposizione e secondo i sondaggi si attestava tra il 6% e il 7%, Giorgia Meloni aveva pubblicato un video diventato virale sul tema delle accise.

L’attuale premier, nel filmato girato in auto a un distributore, diceva testualmente: “Su 50 euro, 15 vanno alla benzina e al benzinaio, mentre 35 vanno allo Stato tra Iva e le famose accise sulla benzina (…). È una vergogna“.

Nel gennaio 2023, poi, il Governo Meloni non ha rinnovato il taglio delle accise deciso dall’Esecutivo Draghi: “Sono ancora convinta che sarebbe ottima cosa tagliare le accise sulla benzina, il punto è che si fanno i conti con la realtà con la quale ci si misura”, era tornata a promettere Meloni, stavolta da Palazzo Chigi. “Sono convinta che prima o poi riusciremo a fare un taglio strutturale delle accise”.

Il taglio, al terzo anno da premier, non è ancora arrivato: il Governo ha optato per il riallineamento.

Cosa vuol dire “riallineamento delle accise”

Nell’ottobre 2024, il Ministero dell’Economia aveva anticipato che il Governo “è tenuto ad adottare misure volte a ridurre i sussidi ambientali dannosi (Sad)” e “in questo contesto, rientrano anche le minori accise che gravano sul gasolio rispetto a quelle sulla benzina, e pertanto è allo studio un meccanismo di allineamento tra i livelli delle rispettive accise. In ogni caso, l’intervento non si tradurrà nella scelta semplicistica dell’innalzamento delle accise sul gasolio al livello di quelle della benzina, bensì in una rimodulazione delle due“.

prezzi carburantiFonte foto: ANSA

Circa 7 mesi dopo, quindi, il riallineamento delle accise è diventato realtà, dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale nella serata di mercoledì 14 maggio.

Cosa cambia per benzina e diesel con le nuove accise

Ma cosa cambia per gli automobilisti che hanno vettura a benzina o diesel?

Il decreto stabilisce quanto segue:

  •  benzina: l’accisa scende di 15 euro per mille litri (quindi scende di 1,5 centesimi al litro) passando a 713,40 euro per mille litri (la vecchia aliquota era di 728,40)
  • diesel: l’accisa sale di 15 euro per mille litri (quindi sale di 1,5 centesimi al litro) a 632,40 per mille litri (la vecchia aliquota era 617,40)

Le conseguenze secondo il Codacons

Il Codacons, attraverso una nota, ha ragionato sulle conseguenze di questo riallineamento.

Agli automobilisti che hanno vetture diesel costerà in tutto 364,5 milioni di euro all’anno.

Per chi invece viaggia a benzina ci sarà in totale un risparmio di 374,5 milioni di euro all’anno.

La differenza è data ovviamente dal numero di auto, in Italia:

  • circa 17 milioni viaggiano a benzina
  • oltre 16,6 milioni sono diesel

La posizione di Assoutenti

Polemica la posizione di Assoutenti dopo il riallineamento delle accise.

L’associazione, infatti, ha sottolineato che oggi, tra Iva e accise, le tasse sul carburante pesano per il 61,1% sulla benzina e per il 57,2% sul diesel:

“Solo nel 2023, ultimo dato ufficiale disponibile, della spesa totale di 70,9 miliardi euro per i carburanti, ben 38,1 miliardi sono finiti nelle casse dello Stato a titolo di Iva e accise. Una tassazione che porta i listini alla pompa di benzina e gasolio in Italia a essere tra i più alti in Europa: il nostro Paese si piazza infatti oggi al 6° posto nella classifica Ue dei Paesi con il gasolio più costoso, e al 7° posto per il prezzo della benzina.. Se però si considerano i listini al netto delle tasse, l’Italia scende al 17° posto per il prezzo della benzina, e addirittura crolla al 22° posto per il diesel”.