Scippa due donne ad Avellino, trascina un’anziana a terra e fugge su un'auto rubata: preso a Mercogliano

Un uomo di Mercogliano è stato arrestato dalla Polizia di Avellino per furto d’auto, scippo e rapina ai danni di donne anziane.

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Furto d’auto, scippo e rapina sono i reati contestati a un uomo di Mercogliano, arrestato in flagranza dalla Polizia nella mattinata di ieri. L’uomo, già noto alle forze dell’ordine, è stato fermato dopo una serie di colpi messi a segno tra il centro di Avellino e i comuni limitrofi, ai danni soprattutto di donne anziane. L’operazione è stata condotta dagli agenti della Squadra Mobile e dell’U.P.G.S.P. della Questura di Avellino, che hanno agito in coordinamento con la Procura della Repubblica. Secondo quanto si legge sul sito della Polizia di Stato, l’arresto è stato eseguito dopo una rapida attività investigativa che ha permesso di ricostruire la sequenza dei fatti e assicurare alla giustizia il presunto responsabile.

La sequenza dei reati: furto d’auto, scippo e rapina in poche ore

Come indicato dal portale ufficiale della Polizia di Stato, tutto ha avuto inizio con la segnalazione di un furto di un’autovettura di colore nero, avvenuto nella mattinata di ieri. Gli equipaggi della Volante e della Squadra Mobile si sono immediatamente messi sulle tracce del veicolo, monitorando i passaggi dell’auto attraverso le telecamere di videosorveglianza presenti in diverse aree cittadine.

Poco dopo, una nuova nota è giunta alla Centrale Operativa: stavolta si trattava di uno scippo avvenuto in una via del centro cittadino. La vittima, una donna, ha raccontato agli agenti di essere stata avvicinata da un uomo di corporatura robusta e molto alto, che le ha strappato la borsa prima di darsi alla fuga. Gli agenti hanno collegato rapidamente questo episodio al precedente furto dell’auto nera, sospettando che potesse trattarsi dello stesso autore.

Non erano passati che venti minuti quando un’altra segnalazione ha allertato le forze dell’ordine: questa volta si trattava di una rapina ai danni di un’anziana signora, avvenuta in un’altra via della città. La donna, raggiunta immediatamente dagli agenti, ha riferito che un uomo molto alto e robusto, vestito di scuro, aveva tentato di strapparle due borse che portava a tracolla. Nel tentativo di resistere, la vittima è stata trascinata a terra e ha dovuto infine cedere le borse all’aggressore, che si è poi allontanato a bordo di un’auto nera, facendo perdere le proprie tracce.

L’indagine e la cattura: il ruolo delle telecamere e il coordinamento tra le pattuglie

Le pattuglie, già dislocate sul territorio, hanno intensificato le ricerche, ipotizzando che l’autore dei reati potesse essere lo stesso individuo che aveva rubato l’auto nera. Gli agenti hanno quindi esteso le ricerche anche ai comuni limitrofi, nella convinzione che il sospetto potesse tentare la fuga fuori città.

Dopo poco tempo, nel comune di Mercogliano, l’auto ricercata è stata individuata in sosta nel piazzale di un distributore di carburanti. A bordo si trovava un uomo già noto agli uffici di polizia, che stava per ripartire. Gli agenti hanno riconosciuto che l’uomo corrispondeva perfettamente alle descrizioni fornite dalle vittime: molto alto, robusto e vestito di scuro.

L’uomo è stato immediatamente bloccato e sottoposto a controllo. Fin da subito ha mostrato segni di nervosismo e ha iniziato a insultare gli agenti, assumendo atteggiamenti sempre più aggressivi. La situazione ha richiesto l’intervento di ulteriore personale di supporto per garantire la sicurezza dell’operazione.

La perquisizione e il riconoscimento degli oggetti rubati

Durante la perquisizione personale e dell’autovettura, gli agenti hanno rinvenuto sul sedile anteriore un telefono cellulare, che è stato successivamente riconosciuto come appartenente a una delle vittime dei reati. Questo elemento ha contribuito a consolidare il quadro indiziario a carico dell’uomo, permettendo agli investigatori di ricostruire con precisione la dinamica dei fatti.

L’immediata prosecuzione delle indagini ha portato alla dichiarazione di arresto in flagranza per l’uomo, che è stato condotto in Questura per le formalità di rito. Il Pubblico Ministero di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Avellino ha disposto la traduzione dell’indagato in carcere, in attesa dell’udienza di convalida.

Le misure cautelari e i precedenti dell’arrestato

Nel corso degli accertamenti è emerso che l’uomo era già sottoposto a un provvedimento di divieto di avvicinamento alla casa familiare, in seguito a precedenti episodi. Il Tribunale di Avellino aveva infatti emesso un’ordinanza di aggravamento della misura cautelare, sostituendo l’allontanamento e il divieto di avvicinamento con la custodia cautelare in carcere. L’immediata traduzione in carcere è stata quindi disposta anche in relazione a questo provvedimento.

Le attività investigative e le misure adottate sono state coordinate dalla Procura della Repubblica di Avellino, con l’obiettivo di rafforzare la tutela delle fasce deboli della popolazione e di proteggere le persone in condizioni di vulnerabilità, come donne e anziani, spesso vittime di reati predatori.

Polizia repertorio IPA

Il presente articolo è stato redatto con l’ausilio di sistemi di intelligenza artificiale e con una successiva verifica e valutazione umana.