Torre dei Conti crolla ai Fori Imperiali di Roma durante ristrutturazione, ancora un operaio sotto le macerie

Crollata una parta della Torre dei Conti ai Fori Imperiali, nel pieno centro di Roma: operaio estratto vivo da sotto le macerie

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Lunedì 3 novembre, intorno alle 11:30, una parte della Torre dei Conti ai Fori Imperiali, attualmente in ristrutturazione, è crollata in largo Corrado Ricci, nel pieno centro di Roma. Immediato l’intervento dei vigili del fuoco e degli agenti della polizia locale del I Gruppo Centro. Il traffico è stato chiuso, così come il transito ai pedoni. Da sotto le macerie è stato estratto vivo un operaio, trasportato in ospedale in codice rosso con un trauma cranico. Un secondo starebbe rispondendo ai soccorritori, ma dopo il secondo crollo si teme per lui. Altri due colleghi sono stati soccorsi dai pompieri, feriti in maniera lieve. Poco prima delle ore 13, un altro crollo. Aperta un’inchiesta per lesioni colpose.

Operaio in codice rosso

Secondo Adnkronos, l’operaio estratto vivo dalle macerie sarebbe stato portato in codice rosso all’ospedale San Giovanni. Il 64enne, secondo ANSA, avrebbe riportato un trauma cranico.

Il momento del crollo

Qui il momento del primo crollo:

Soccorsi altri operai

I pompieri sono intervenuti con tre squadre, due autoscale e nuclei speciali.

Altri 2 operai che erano al lavoro sulle impalcature di sostegno alla Torre, rimasti bloccati dopo il crollo, sono stati recuperati dai vigili del fuoco con un’autoscala.

Sarebbero lievemente feriti ma avrebbero rifiutato il trasporto in ospedale.

Un altro, ancora sotto le macerie, starebbe rispondendo ai soccorritori.

In tutto, riporta Adnkronos, quelli al lavoro al momento del crollo erano 11.

Il sindaco Gualtieri e il ministro Giuli sul posto

Il sindaco, Roberto Gualtieri, si è recato sul posto.

Con lui anche Alessandro Giuli, ministro della Cultura.

Indagini dei carabinieri, aperta un’inchiesta

La Procura di Roma ha aperto un’inchiesta per lesioni colpose.

A occuparsi delle indagini sono i carabinieri del Comando di piazza Venezia e della compagnia Centro, che hanno circoscritto l’area.

Sono affiancati dal Nucleo ispettorato del Lavoro dei carabinieri e ai tecnici dell’Asl.

L’ipotesi principale è quella del cedimento interno.

Il boato raccontato dalla testimone

La titolare del bar in largo Corrado Ricci, davanti alla Torre dei Conti, ha raccontato all’Adnkronos di aver "sentito un boato intorno alle 11:20. Un rumore sordo, a cui però ci eravamo abituati in queste settimane per il cantiere. Poi abbiamo capito che era molto più forte e diverso. Ci siamo precipitati all’esterno e abbiamo visto la Torre staccarsi. La prima cosa a cui ho pensato sono stati gli operai, nostri clienti, che vengono qui ogni giorno".

Altri hanno detto di aver visto "un operaio cadere".

Il secondo crollo: operaio ancora vivo

Poco prima delle ore 13, un secondo crollo parziale: ANSA racconta di un’altra valanga di calcinacci caduta dal tetto.

Ha provocato una nuove enorme nube di polvere.

Travolta la squadra dei vigili del fuoco impegnata nel soccorso dell’ultimo operaio rimasto sotto le macerie.

Dopo il nuovo cedimento, si teme per la vita del secondo operaio, anche se il prefetto, Lamberto Giannini, ha assicurato che è ancora vivo: "C’è in corso ogni sforzo per cercare di salvarlo che è la priorità, ma è un’operazione complessa. Il rischio di crollo è altissimo. Ci proveremo in tutte le maniere. Arriveranno altri mezzi. Ha dato cenni di vita ma non sappiamo le condizioni".

Un vigile del fuoco, secondo ANSA, è stato trasportato dal 118 all’ospedale Oftalmico: avrebbe riportato un’irritazione agli occhi.

La ristrutturazione coi fondi del Pnrr

La ristrutturazione della Torre è stata resa possibile dallo stanziamento di 6,9 milioni di euro coi fondi del Pnrr.

Il progetto è partito l’1 giugno 2022, la fine è fissata per il 30 giugno 2026.

Questa la nota del Comune di Roma:

"Gli interventi saranno propedeutici alla valorizzazione del bene e alla sua fruizione da parte del pubblico (cittadini e turisti), in particolare come sede museale dedicata alle fasi più recenti dei Fori Imperiali e Centro Servizi dell’Area Archeologica Centrale. Dal 2006 (anno dello sgombero degli uffici pubblici) la Torre, infatti, non è stata più utilizzata né manutenuta, motivo per il quale essa versa in uno stato di totale abbandono, causa del suo degrado sia all’esterno che all’interno".

La Torre dei Conti, da Petrarca a Mussolini

La Torre dei Conti parzialmente è conosciuta anche col nome di Tobrre Maggiore o Torre Secura e risale al IX secolo.

Come riassunto da AGI, è una elle case-torri della Roma medievale in cui vivevano famiglie baronali e autorità ecclesiastiche.

Era stata fatta ampliare nel 1203 da Papa Innocenzo III per la sua famiglia, i conti di Segni.

Alta 29 metri, in origine avrebbe dovuto superare i 50-60 metri, ma fu danneggiata da tre terremoti tra il 1348 e il 1644.

Francesco Petrarca l’aveva definita "unica al mondo"

Si affaccia su largo Corrado Ricci, la strada che ha preso il posto della vecchia piazza delle Carrette, così chiamata perché sostavano i carri al limite del Foro Romano, allora zona di mercato.

Nel 1937 venne donata da Benito Mussolini alla Federazione nazionale arditi d’Italia, che vi rimase fino al 1943.

All’interno si trova il salone del Tempio della Pace che nel 1938 fu trasformato in Mausoleo degli Arditi e vi è tuttora sepolto in un sarcofago romano il presidente della federazione, Alessandro Parisi, morto in quello stesso anno in un incidente stradale.

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