Ludwig van Beethoven, uno dei compositori più influenti e celebri della storia della musica, è noto non solo per le sue straordinarie composizioni, ma anche per una devastante sordità che segnò la sua carriera. Morì a Vienna nel marzo 1827, dopo una lunga malattia, durante la quale annotò il desiderio che i dettagli delle sue sofferenze venissero resi noti al pubblico. Beethoven sperava che la sua sordità fosse compresa, non solo da un punto di vista umano, ma anche medico. Circa due secoli dopo, un gruppo di ricercatori ha deciso di esaudire il suo desiderio, analizzando il suo DNA per svelare i segreti della sua salute.
Il nuovo studio sul DNA dei capelli di Beethoven
Nel 2023 un team di scienziati guidato dal biochimico Johannes Krause, del Max Planck Institute for Evolutionary Anthropology, ha completato uno studio dettagliato sul DNA prelevato da ciocche di capelli attribuite a Beethoven. Lo scopo principale era di fare luce sui problemi di salute del compositore, in particolare sulla sua perdita progressiva dell’udito, che iniziò verso i vent’anni e lo portò a diventare sordo all’incirca a quarant’anni.
Nel 2007 un’analisi di una ciocca di capelli aveva suggerito che il piombo avesse contribuito alla sua morte, ma la nuova ricerca ha smentito questa teoria. Si è scoperto che i capelli analizzati nel 2007 non appartenevano a Beethoven, ma a una donna sconosciuta. Il nuovo studio ha esaminato diverse ciocche autentiche del compositore, svelando una nuova e inaspettata causa per la sua prematura scomparsa.
Perché Beethoven era sordo: la nuova ipotesi
I ricercatori non sono stati in grado di individuare una causa genetica per la sua condizione. Ciò significa che la sordità di Beethoven potrebbe non avere avuto origine da una mutazione genetica ereditaria, ma potrebbe essere stata il risultato di altri fattori, come infezioni o condizioni ambientali che rimangono difficili da verificare.
Secondo le lettere che Beethoven scrisse ai suoi fratelli, la sua perdita uditiva cominciò come un ronzio nelle orecchie, noto come acufene, che gradualmente peggiorò fino a impedirgli di tollerare suoni forti e, infine, a perderli del tutto nelle frequenze più alte. La sordità lo isolò enormemente, portandolo persino a pensare al suicidio in un momento di crisi. Malgrado tutto, Beethoven continuò a comporre, e alcune delle sue opere più apprezzate furono scritte quando ormai era completamente sordo.
Oltre alla sordità Beethoven soffriva di problemi gastrointestinali debilitanti. Dall’età di 22 anni si lamentava di dolori addominali e di attacchi di diarrea cronica, sintomi che lo accompagnarono per gran parte della sua vita. Purtroppo anche per questa problematica i ricercatori non sono riusciti a identificare una causa genetica certa. Lo studio ha rivelato un’altra patologia che probabilmente contribuì alla sua morte: l’epatite B.
La scoperta sulla famiglia di Beethoven
Oltre a svelare i segreti della salute del compositore, lo studio sul DNA di Beethoven ha portato alla luce un’altra scoperta sorprendente riguardante la sua discendenza. Analizzando il cromosoma Y dei capelli autentici di Beethoven e confrontandolo con quello dei suoi discendenti maschi attuali, i ricercatori hanno rilevato una discrepanza genetica, suggerendo un “evento di paternità extra-coniugale” nella linea paterna di Beethoven. In altre parole, in un punto tra il 1572, con la nascita di Hendrik van Beethoven, e il 1770, con la nascita di Ludwig van Beethoven, si verificò un’inaspettata interruzione nella linea di discendenza diretta.
Questo “evento” potrebbe indicare che uno degli antenati di Beethoven non fosse il figlio biologico di suo padre. Tristan Begg, un antropologo biologico dell’Università di Cambridge, ha spiegato che questo risultato potrebbe riflettere pratiche culturali o eventi familiari che restano un mistero, e che Beethoven stesso probabilmente non sospettava. Nonostante tutte le sue sofferenze, Beethoven continuò a comporre capolavori che lo resero immortale, superando persino il genio del suo rivale Mozart e lasciando un’impronta indelebile nella storia della musica.